Conflitto a boto a Gela Un bambino in fin di vita

Conflitto a boto a Gela Un bambino in fin di vita Colpito al capo dalla pallottola di un poliziotto Conflitto a boto a Gela Un bambino in fin di vita Antonio Ravidà GELA Un bambino di 12 anni è stato ferito gravemente alla testa da un colpo di pistola nel centro di Gela durante un conflitto a fuoco tra poliziotti ed un immi�grato clandestino kosovaro ar�mato di fucile. Il bambino è moribondo nell'Ospedale Civi�co di Palermo dove è stato ricoverato in nottata nel repar�to di neurochirurgia dopo esse�re stato trasferito d'urgenza con un elicottero. In un primo tempo il bambi�no era stato por�tato nell'Ospeda�le Cervello, ma da l�è stato dirot�tato nel «Civico» dove le attrezza�ture della divi�sione neurochi�rurgica sono al�l'avanguardia. Alle 21 di ieri sera Giuseppe (questo il nome del bambino) era in auto con il padre, proprieta�rio di un negozio di generi alimen�tari, con il quale si era attardato sino all'orario di chiusura. Stavano rientran�do a casa quando sono rimasti coinvolti nella sparatoria. Pochi minuti prima del feri�mento una pattuglia di agenti del commissariato di i polizia avevano fermato per controlli il clandestino kosovaro. L'uo�mo aveva fornito generalità e altri dati che non avevano per nulla convinto gli agenti. Poi, all'improvviso, aveva imbrac�ciato un fucile con le canne mozze e, minacciando gh agen�ti, aveva cercato di scappare. Ne era nata una sparatoria attraverso i vicoli attorno a via Tevere e via Verga, dove in quel momento passava l'auto con il padre e il bambino. Il fuggitivo, ferito a una gamba, è stato catturato, ma uno dei proiettili ha raggiunto anche il bambino sull'autovettura. I soccorsi sono stati quasi imme�diati e il bambino è stato portato alla stanteria dell'ospeSpartra glie un clakosoarmdi fua canne toria agenti ndestino varo ato cile mozze dale «Vittorio Emanuele». Di�sperato il pianto dei famihari e dei tantissimi amici che, ango�sciati, hanno atteso invano nella una buona notizia, una rassicurazione che i medici purtroppo non sono stati in grado di dare. Attivato il soccorso sanita�rio del 118, dal piccolo eliporto dell'ospedale gelose è comincia�to il volo verso Palermo perché Giuseppe potesse essere opera�to d'urgenza. Le sue condizio�ne sono però giudicate dispera�te dai medici che, grazie alla Tac, hanno indi�viduato la pallot�tola all'interno della scatola cra�nica, deducendo�ne che il proietti�le era partito dal�la pistola di uno degli agenti. , A Gela è'giunto il questore di Caltanissetta Santi Giuffrè per le indagini che sono state subi�to avocate dal procuratore del�la repubblica An�gelo Ventura. Gli agenti dell'autopattuglia sono stati lungamen�te interrogati. Quello di ieri sera è l'ennesi�mo episodio di violenza che insanguina Gela, dove si verifi�cano, tra l'altro, tre-quattro attentati in media alla settima�na. Gli inquirenti sostengono che numerosi attentati non sono attribuibili al racket, ma a regolamenti di conti, a picco�le vendette personali. Il poten�ziamento degli apparati di sicu�rezza, con rinforzi aggiunti ai contingenti locali di polizia, carabinieri e guardie di finan�za non hanno finora sortito effetti apprezzabili. Gela, tra gli anni ''80 e '90, fu teatro di una sanguinosa faida mafiosa con 110 morti e oltre 150 feriti in un triennio, lotte senza quartiere fomentate dai contra�sti tra malavitosi delle campa�gne e della città, tra rapinatori, spacciatori di droga e ladri e boss di Cosa Nostra che spadro�neggiavano sugli appalti. Sparatoria tra gli agenti e un clandestino kosovaro armato di fucile a canne mozze

Persone citate: Antonio Ravidà, Santi Giuffrè, Ventura

Luoghi citati: Caltanissetta, Gela, Palermo