D'Ambrosio: no, non risolve nulla di Francesco Manacorda

D'Ambrosio: no, non risolve nulla L PROCURATORE PI MJLANÒ «L'ELETTORATO SAPEVA. ..» D'Ambrosio: no, non risolve nulla intervista Francesco Manacorda MILANO aUE STA reazione alle parole del senatore Contestabile mi stupisce un po'. L'eletto�rato sapeva quali erano i program�mi delle forze politiche quando le hanno votate e adesso non capi�sco che cosa ci sia da lamentarsi». Non è ironia, ma amarezza, quella del procuratore capo di Milano Gerardo D'Ambrosio, mentre le agenzie di stampa battono le di�chiarazioni di Domenico Contesta�bile sull'opportunità di un'amni�stia che serva anche a chiudere un ((periodo nero della giustizia italia�na». E la proposta di amnistia, cos�come la richiesta di una com�missione d'inchiesta su Tangentopoli dice ancora D'Ambrosio «sono dettate da una situazione contingente molto singolare per il nostro paese e che riguarda solo questo paese», dove «ci sono depu�tati che sono imputati o che han�no riportato condanne». E' stato un «periodo nero» pei la giustizia, dottor D'Ambro�sio? Naturalmente penso l'esatto oppo�sto. E' stato un periodo in cui la magistratura ha assunto una grande credibilità. Credibilità che forse ha perso in seguito perché i processi si trovavano in un collo di bottiglia che ha consentito di portare a giudizio definitivo pochissimi cash). Un perìodo comunque finito... «Prima gli imprenditori collaboravano, adesso fanno muro. I processi per corruzione ormai sono faticosissimi. E pensare che Tangentopoli ha crea�to una voragine nel debito statale, con i prezzi delle opere pubbliche, talvolta inutili, che aumentavano enormemente. Questo si tende a di�menticarlo con troppa facihtà». E il suo giudizio sull'amnistia? «La mia opinione l'ho detta il 6 luglio scorso, quando dopo un'invocazione del Papa fiorirono le proposte in questo senso. Allora spiegai che un'amnistia per reati fino a cinque armi accompagnata da un indulto di tre anni avrebbe provocato non solo la scarcerazione di circa 18 mila detenuti, ma anche il vanificarsi complessivo di oltre 80 mila senten�ze passate in giudicato e non ancora eseguite. La sicurezza è stata un cavallo di battaglia di questa campa�gna elettorale, specie da parte del Polo, e qualsiasi provvedimento di indulto avrebbe un impatto assoluta�mente negativo sulla sicurezza dei cittadini». Ma una misura come quella proposta da Contestabile risol�verebbe i problemi della giusti�zia o no? «L'amnistia è solo un palliativo, non risolve i problemi alla radice. L'obiet tivo è avere una giustizia rapida eo efficiente e il precedente governo si era già mosso in questo senso con la rifonna del giudice unico che ha dato buoni risultati». Pensa che un provvedimento di questo tipo possa passare in Parlamento? «Quella del senatore Contestabile è solo una proposta, e ritengo che i primi problemi andranno risolti all'interno della coalizione di gover�no, con chi ha fatto la sua campa�gna elettorale sulla sicurezza e con forze come la Lega, che quando Mani pulite era attaccata veniva a fare i cordoni di protezione attomo al Palazzo di Giustizia. Da cittadi�no ritengo comunque che sarebbe molto grave se un'eventuale amni�stia non fosse accompagnata da una radicale riforma delle norme che consentano una lotta più effica. ce a corruzione e riciclaggio». Contestabile parla anche del�l'amnistia come alternativa a una commissione d'inchiesta su Tangentopoli Lei che ne pensa? «Noi di timori sulla commissione d'inchiesta non ne abbiamo proprio. Certo, non accetteremmo di essere processati perché sarebbe un attenta�to alle regole della democrazia e all'indipendenza della magistratura. Ma noi magistrati che ci siamo occu�pati di corruzione non abbiamo nulla da temere dalla commissione. I timo�ri li devono avere altri». All'epoca del decreto Biondi il pool di Milano minacciò di chie�dere il trasferimento in massa. Potrebbero esserci reazioni del�lo stesso tipo se passasse un'amnistia? «L'amnistia riguarda innanzitutto la maggioranza che la propone, poi il Parlamento e i cittadini che lo hanno eletto e solo per ultima la magistratu�ra, che non può non applicare le leggi. Ma certo non posso escludere reazioni singole e perfettamente comprensibili sul piano umano». ta.l.m.l «Un provvedimento del genere avrebbe un impatto molto negativo sulla sicurezza dei cittadini» «La Commissione su Tangentopoli? Noi magistrati non abbiamo nessun timore, solo non accetteremmo di essere processati» Gerardo D'Ambrosio procuratore capo di Milano

Persone citate: Contestabile, D'ambro, D'ambrosio, Gerardo D'ambrosio

Luoghi citati: Milano