«I conti pubblici? Possibili delle sorprese» di Maurizio Tropeano

«I conti pubblici? Possibili delle sorprese» «I conti pubblici? Possibili delle sorprese» Marzano conferma la Supertremonti e raccoglie consensi Maurizio Tropeano TORINO «Era previsto un disavanzo di 15-20 mila miliardi che deriva dal differenziale tra cassa e inde�bitamento della pubblica ammi�nistrazione. La verifica è in cor�so. Dal confronto di queste due grandezze mi sembra che stiano saltando fuori delle sorprese». Di più, Antonio Marzano, mini�stro delle Attività Produttive, non si lascia sfuggire anche perché «su questi argomenti bi�sogna pronunciarsi quando ab�biamo un dato verificato perché influenzano i mercati». Per l'economista di Forza Ita�lia è la prima uscita pubblica come ministro. Davanti alla pla�tea degli industriali di Torino chiamati a raccolta dal loro lea�der, Andrea Pininfarina, e con in prima fila il presidente della Fiat, Paolo Fresco, vuole lancia�re un segnale di «responsabilità, impegno e speranza». Spiega: «Il rallentamento delle principali economie occidentali e la situa�zione dei conti pubbhci possono interagire negativamente. Si ri�schia un circolo vizioso. Il no�stro impegno è spezzarlo prima ancora che parta». Lo strumen�to? «Tra i primi interventi del governo ci sarà una nuova edi�zione della legge Tremonti, este�sa anche alle piccole e medie imprese, agli artigiani ed ai com�mercianti e ad investimenti im�materiali, come quelli per infor�mazione e ricerca». Dunque, la «superTremonti» si farà e sarà uno degli strumen�ti per «portare prosegue Marza�no il tasso di sviluppo italiano al di sopra delle attuali previsio�ni, probabilmente già quest'an�no. Sicuramente il prossimo». Le reazioni non si fanno attende�re. Cos�da Roma il senatore Gianni Agnelli, prima di entrare a Palazzo Madama per il voto di fiducia al Governo Berlusconi, si dice convinto che «più presto si fanno le riforme, prima si rilan�cia l'economia». E da Monza, Marco Tronchetti Provera, vice�presidente di Confindustria, fa sapere che «una nuova legge Tremonti dovrebbe permettere di agevolare gli investimenti e quindi le aspettative sono tutte positive». Plaudono anche le associazio�ni degli artigiani. Luciano Petracchi, presidente di Confartigianato, sottolinea come «per essere ancora più utile alle picco�le imprese, la nuova misura dovrà essere accompagnata da un provvedimento a carattere permanente». Per Bruno Menini (Cna) il provvedimento dovreb�be però avere un carattere strutturale, «durare per non meno di cinque anni ed essere rivolto prevalentemente alla detassa�zione degli utili reinvestiti nella new economy». Sulla stessa li�nea anche Giacomo Basso (Casartigiani). E se il presidente dell'Unione Industriale, Andrea Pininfarina, non si sbilancia nel commentare le dichiarazioni di Marzano, dal�la sua relazione, e dalle risposte del ministro emerge un'eviden�te «sintonia». Un esempio? A Pininfarina che sottolinea il fat�to che «sembra mostrare i suoi limiti il modello del "made in Italy", caratterizzato dalla picco�la impresa che in passato ha dato un grande contributo al nostro export» e per questo chie�de al Governo imo «sforzo effica�ce per aiutare a crescere le imprese minori liberandole dai vincoli che ne hanno impedito per anni lo sviluppo e la cresci�ta». Fa eco Marzano: «Alle volte la piccola impresa è una dimen�sione ottimale, ma la sensazione è che nella maggior parte dei casi si è piccoli perché si è costretti. Esistono dei disincenti�vi a crescere che dobbiamo aboU. re gradualmente. In più va inten�sificata l'azione di venture capi�tal per dare dimensioni maggiori alle imprese: finché non c'è finanza non è possibile lo svilup�po». E il ministro annuncia an�che «interventi per liberalizzare il mercato dell'energia elettrica. In Italia abbiamo i costi più alti d'Europa. Privatizzare non ba�sta anche un oligopolio privato è la stessa cosa d�un oligopolio pubbhco». Aggiunge che il Go�verno si impegna per «mighorare il tasso di flessibilità del mercato del lavoro», per favori�re la creazione di «un portale web dove si possano incontrare là domanda e l'offerta d�impie�go». Infine conferma che «l'am�biente non può essere usato strumentalmente per bloccare le opere pubbliche di natura strategica». Secondo Marzano si tratta d�«interventi che produrranno si�curamente un effetto positivo d�natura psicologica. Il migliora�mento delle aspettative dovreb�be avere un'influenza sul tasso di sviluppo già a partire dal secondo semestre di quest'anno quando diverranno evidenti gli effetti strutturali della nostra azione». Azioni che permetteran�no al «nostro governo d�affron�tare al meglio le sfide della globalizzazione. Il nostro compi�to conclude è quello d�garantire la competitività al no�stro sistema produttivo e di organizzare un saggio welfare statale perché nella globalizza�zione non sempre si vince. A volte c'è chi perde». . Il ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano

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