Da 22 anni in un carcere della Florida: è innocente

Da 22 anni in un carcere della Florida: è innocente Era stato condannato nel 1979 per sei omicidi e una violenza carnale che non aveva mai commesso Da 22 anni in un carcere della Florida: è innocente Scarcerato un afroamericano minorato dopo la prova del Dna Maurizio Moiinari corrispondente da NEW YORK «Siamo fuori». Il grido liberatorio dello zio Frank Jones alla guida di una Chrysler dorata all'uscita dal centro correzionale di Folk, Florida, ha segnato la fine dell'odissea di Jerry Frank Townsend, minorato mentale di 49 anni, da 22 in cella a causa di sei omicidi ed una violenza carnale che non aveva commesso. Il giudice Scott Silverman della Contea di Miami-Dade aveva deciso venerd�promeggio la sua scarcera�zione ma le autorità del penitenzia�rio hanno voluto controllare e ricon�trollare ancora la fedina penale di Townsend, per verificare l'esistenza di altri carichi pendenti, rinviando fino alla mezzanotte d�sabato la liberazione. E' stata questa l'ultima puntata della «terribile tragedia» come l'ha definita il giudice Silverman iniziata nel 1979 quando Townsend mentre stava camminan�do in pieno giorno in una strada del centro di Miami verme fermato per un braccio da una persona che disse di averlo riconosciuto come l'autore di uno stupro avvenuto poco prima a due isolati d�distanza. Poche ore dopo anche la vittima allora incin�ta dello stupro lo riconobbe e con lei un'altra donna che testimoniò sotto giuramento di aver rotto in testa a Townsend una bottiglia du�rante la violenza. Una volta arresta�to Townsend, un afroamericano la cui maturità è pari a quella di un bambino di otto anni, venne interro�gato dalla polizia di Miami su sei omicidi che erano stati commessi nelle Contee di Miami-Dade e Broward. I due detective responsabili dell'indagine, James Boone e Bra�ce Robertson, lo tennero sotto una lampada per quattro giorni e Town�send confessò non solo i sei omicidi ma altri 19 commesri in Florida e Califomia. Gh avvocati difensori sostennero da subito che Townsend era un minorato mentale, suggestionabile, capace di fare e dire qualsiasi cosa per far contento chi gh rivolgeva una domanda nonché impossibilita�to ad esercitare il diritto a non autoincriminarsi, garantito dalla Co�stituzione americana. I processi s�svolsero rapidamente e Townsend fin�nel braccio della morte. A riapri�re il caso è stato un detective di Fort Lauderdale, John Curdo, che nello scorso anno incominciò a indagare su alcuni vecchi omicidi compreso quello d�una tredicenne Sonja Yvet�te Maruon, per il quale venne proces�sato Townsend. Ma dal nuovo esa�me del Dna emerse che l'assassino era un altro uomo, Eddie Lee Mosley, 54 anni, ricoverato in un ospe�dale psichiatrico dal 1988. Nel giro di pochi mesi Townsend è stato scagionato da due omicidi e sono cadute anche le accuse sugli altri quattro perché i giudici della Florida hanno considerato «non vali�de» le sue confessioni. Le nuove indagini hanno portato alla luce i video degh interrogatori del 1979 costellati di domande, seguite da pause nella registrazione e quindi da ammissioni. L'ultima imputazione che pendeva sul suo capo è stata annullata venerd�dal giudice Silverman. Due giorni prima prima lo sceriffo della Contea di Broward, Ken Jenne, si era recato nella cella di Townsend per chiedergh scusa degh errori commessi dalla giusti�zia. Jenne si è impegnato pubblica�mente a cambiare le norme sull'arre�sto d�psicolabili ed ha annunciato che i suoi investigatoli rivedranno �casi di tutti i 29 condannati a morte detenuti nella Contea di Broward. Townsend ha compreso solo di esse�re tornato in libertà ed ha dato incarico ai legali di trasmettere il suo ((grazie» a «investigatori, avvoca�ti e giornalisti» che lo hanno aiutato. Al momento si trova in un hotel della Florida riunito assieme alla famiglia. Per i legali la sua vicenda conferma che «alla fine la giustizia vince sempre» ma il procuratore della Contea d�Miami-Dade, Kathe�rine Femandez Rundle, non ha dige�rito la sconfìtta, si è lamentata della «immotivata liberazione» arrendepdosi in aula solo perché ((vittime degh stupri e testimoni non sono più rintracciabili». Fino all'ultimo il procuratore della Contea di MiamiDade si è opposto alla sua liberazione «E' immotivata» Carcerati in un penitenziario americano