Per colmare i vuoti Madrid importa soldati dal Sud America di Gian Antonio Orighi

Per colmare i vuoti Madrid importa soldati dal Sud America Nonostante la massiccia campagna pubblicitaria gli spagnoli non rispondono all'appello. Ecco allora i figli degli emigrati Per colmare i vuoti Madrid importa soldati dal Sud America La fine della «naja» crea scompensi: già arrivati i primi 304 da Argentina e Uruguay Gian Antonio Orighi MADRID In difficoltà per il flop dei concorsi pubblici di arruola�mento di soldati professionisti, che nelle previsioni avrebbero dovuto sostituire i militari di leva dal 31 dicembre prossimo, quando finisce la «naja», il mini�stero della Difesa di Madrid è ricorso ad un escamotage che si sta rivelando un grande succes�so: l'importazione di cittadini latino-americani per arruolarli nelle sue forze armate. Ma l'of�ferta non è aperta a tutti: biso�gna essere figli di emigranti spagnoli. Il pruno contingente, 304 tra uomini e donne, è arriva�to in aereo, ieri sera, all'aereoporto di Madrid -Barajas. Prove�nienza: Argentina e Uruguay. L'annuncio dell' medito im�port era stato annunciato, lo scorso marzo, dal ministro del�la Difesa Federico Trillo. La situazione del reclutamento, in un Paese che ha sempre detenu�to il primato dell'obiezione di coscienza in Europa (e quello della disoccupazione: il 130Zo), era disastrosa. Nonostante la massiccia campagna pubbhcitaria multimediale, benché le tre armi fossero aperte alle donne da 12 anni (con discreto succes�so: le soldatesse sono già il 7,807o contro il 7,170Zo della Gran Breta�gna e il S^S1?*) della Francia), mancavano 9 mila soldati per riempire i buchi e arrivare alle fatidiche 90 mila unità. Ecco che Trillo ha avuto la grande idea: i figli degb immigrati. Un vivaio immenso: secondo il censo, ben 90 mila persone. E destinato a rimpinguare la scar�sa voglia dei giovani spagnoh ad arruolarsi. Il ministero della Difesa si è dato subito da fare. Dove? Per cominciare in Argen�tina e Uruguay, in cui risiedono le colonie più folte di figli e fighe di connazionali emigrati, rispettivamente 27 mila e 7 mila. Due Paesi con una situa�zione economica che lascia po�che speranze per il futuro ai giovani (in Argentina la disoccu�pazione è al IS1}*)). L'opzione di arruolamento è arrivata via let�tera. Intitolata: «Cerchi una op�portunità?» Le missive erano firmate da Gregorio Lopez Iraola, direttore generale del reclutamento. Le condizioni richieste: età tra i 18 e i 27. anni, altezza tra gli 1,55 d i 2,03 metri, compilazione del formulario allegato, partecipa�zione (in loco) alla selezione. L'offerta economica: 600 dolla�ri al mese netti, vitto compreso, per un periodo di tre anni rinnovabili, alloggio e indumen�ti gratuiti, previdenza sociale e un mese di ferie. In più, un regalo ambitissimo per giovani che non vedono l'ora di scappa�re dalla miseria e dalla mancan�za cronica di lavoro: facilitazio�ni per acquisire, a chi non ce 1' avesse già, la nazionalità spa�gnola. Alle prove di selezione, tra argentini ed uruguaiani, sono accorsi in 2000 (il 350Zo erano donne). Ma solo 340 hanno passato l'esame. «Ho sempre avuto la vocazione militare. Dopo aver studiato in un con�vento di monache, stavo fre�quentando l'università di giuri�sprudenza quando cercai di en�trare nella polizia federale spiega Noelia Diaz Colombo, una moretta ventenne di Bue�nos Aires -. Ma eravamo 2000 mila donne per 5 posti. Venni scartata. Ed allora mi arrivò a casa la lettera del ministero della Difesa di Madrid: una benedizione». L'offerta spagnola non è an�data giù a tutti. «Poiché la Spagna ha eliminato il servizio militare obbligatorio, adessso ha bisogno di reclutare i nostri povani, volgari mercenari, nele colonie», si è lamentato il senatore conservatore urugua�iano Jorge Larranaga. Ma Ema�nuel Bolanos, 21 anni, argenti�no, ribatte: «Ogni giorno cerca�vo lavoro ma non trovavo mai niente. Le forze armate spagno�le sono un'opportunità che vor�rebbero tutti». I nuovi «soldados», donne comprese, finiran�no nelle truppe speciali come la «Legione» o gli «Incursori». Alle prove di selezione sono accorsi in duemila, uomini e donne Non a tutti, però, l'idea piace: «Sono mercenari»

Persone citate: Aires, Bolanos, Federico Trillo, Gregorio Lopez Iraola, Jorge Larranaga, Noelia Diaz Colombo, Trillo