SCUDETTO DA RECORD di Roberto Beccantini

SCUDETTO DA RECORD SCUDETTO DA RECORD Roberto Beccantini TUTTI in piedi: la Roma si laurea campione d'Italia per la terza volta in un delirio di ugole e di cuori, 3-1 al Parma e 75 punti, nuovo record assoluto. Franco Sensi e Fabio Capello l'hanno letteralmente trasforma�ta. Più vittorie e più gol degli avversari, al comando, salvo una fuggevole parentesi, sin dal�l'inizio: serve altro? Capitale di nome e di fatto, anche nel cal�cio: dalla Lazio alla Roma, mai successo che in riva al Tevere si posassero due scudetti consecu�tivi. E' un segno dei tempi che scompiglia le gerarchie, è un juanto di sfida che il Nord farà Dene a raccogliere in fretta, a cominciare dall'irriducibile Ju�ventus, seconda come un anno fa e già a caccia di rivincite, senza Ancelotti e Inzaghi. Ancelotti non meritava l'esonero: ha costretto la Roma a superarsi. Tocca a Lippi: è un ritomo all'antico che, come tale, mesco�la nostalgia e mistero. Se Roma comanda e se la Juve si contorce fra rimpianti e rimorsi, le milanesi si leccano le ferite. Il «sorpassino» dell'Inter a spese del Milan rappresenta un tenero spot. Si riparte da Cuper e da Terim: ma da colma�re c'è un abisso, di punti e di progetti. Dopo il Bari, dalla serie A che ha appena riabbracciato il Toro scendono anche Vicenza e Napo�li. In compenso. Reggina e Vero�na vanno agli spareggi. E' stato un finale tutt'altro che limpido, in coda. Il Napoli era appena risalito. Corbelli e Feriamo han�no fatto terra bruciata. I miraco�li, oggi, riescono al Chievo, non più a San Gennaro.

Persone citate: Ancelotti, Cuper, Fabio Capello, Franco Sensi, Inzaghi, Lippi, Napo, Terim

Luoghi citati: Italia, Lazio, Roma, Vicenza