«Perché ho deciso di entrare in politica»

«Perché ho deciso di entrare in politica» ALLA TV DI SPAGNA IL PAESE DOVE E' STATO CINQUANTANNI IN ESILIO «Perché ho deciso di entrare in politica» L'ex sovrano: voglio preparare il Paese a entrare nell'Ile intervista AtinaBbéiph «Informe Semanai», newsmagazine televisivo di «Tve-1 », la prima rete statale spagnola, è stato l'unico team tv che è riuscito ad intervistare a fondo nel suo Palaz�zo di Wrana, a Sofia, l'ex re Simeone II di Bulgaria, Ne ripro�duciamo un ampio estratto, SOFIA AESTÀ, come è andata la campagna elettorale? l«É stato un impegno che ha richiesto moltissima forza d'animo e resistenza, anche se mi ero prepa�rato. Fisicamente sono molto stan�co perchè sono stato sotto tensione per molto tempo e mi sono occupa�to di moltissimi temi, E poi c'era una quantità di gente che voleva incontrarmi, vedermi, raccontarmi cose. Risultato: dormo 5 ore scarse a notte». Si aspettava che i bulgari, per strada, la volessero toccare, abbracciare? «Li ringrazio di cuore, anche se ciò ha comportato ulteriori, notevoli responsabilità. Un affetto, d'altron�de, che mi circondò già nel '96, quando tomai per la prima volta in Patria. Comunque bisogna essere pazienti, rispettare la gente affin�ché si foimi idee proprie. Dopo 50 anni di sistema totalitario non sa�rebbe stato giusto agire precipitosa�mente». Lei non ha affatto agito in modo precipitato. Il redime comunista cadde 12 anni fa. Lei, nelle ultime politiche del '97, chiese esplicitamente che nessun partito utilizzasse il suo nome. Adesso, invece, Si�meone di Bulgaria ha prestato il suo nome a una formazione politica, ha fatto campagna elettorale. Perchè? «Un anno e mezzo fa, durante un pranzo con eurodeputati a cui parte�cipai, si parlò delle legislative in un Paese ex-sovietico. L'astensione fu quasi del BO'to. Uno degh eurodepu�tati disse: "Quel popolo non ha capito e non gli interessa la demo�crazia, è nostalgico del passato". Io' pensai tra di me: "Nel 2001 abbia�mo le politiche e non sarà certo il migUor biglietto da visita per entra�re nella Uè se diranno lo stesso di noi". Fu proprio in quel momento che decisi di scendere in campo. Anche perchè, in questi anni, per quanto sia stato molto prudente e rispettoso delle istituzioni, c'erano gruppi e movimenti monarchici. Ma la gente diceva: "Sono personag�gi che approfittano di Simeone, che portano il suo nome". Allora mi dissi: se scendo in politica diretta�mente, con un movimento, ci sarà molta gente che voterà, decisa, contro di me. Ma voterà. E altri, forse, lo faranno a mio favore». Ma lei ha 64 anni, ha vissuto la quasi totalità della sua vita in esilio, gode in Occidente di una posizione sociale ed econo�mica privilegiata. Che cosa l'ha spinta a entrare in politi�ca? «L'amor patrio, anche se suona come un concetto vetusto (però V affetto per i miei compatrioti è attualissimo). Per cambiar vita, in�fatti, bisogna essere molto motiva�ti. Ciò che mi dà forza è la speranza di operare positivamente per la mia Patria. Ambizioni politiche non ne ho. Altre, neppure. Sono tornato, ho una famiglia meravigliosa, tanti altri privilegi, non ho bisogno di niente. L'unica cosa che mi stimola è poter fare qualcosa di nuovo e differente, che contribuisca a prepa�rare la Bulgaria per entrare nel�l'Unione europea», Lei dice che non ha ambizioni politiche. Ma il suo partito, ■nei sondaggi, è il primo, ed a un passo calla maggioranza assoluta. E c'è chi dice che Simeone voglia diventare pre�mier e presidente della Repub�blica. «Sì, lo dicono, anche se non capisco perchè. Prima bisogna aspettare i risultati delle urne. A volte ci sono soiprese, altre volte manipolazio�ni». Lei scarta o no la possibilità di ricoprire una carica pubblica? «Il tribunale ccstituzionale ha stabilito, e io ne rispetto le decisioni, che non avendo vissuto negli ultimi 5 anni in Patria non posso presentar�mi alle presidenziah di novembre. Ma io sono un cittadino bulgaro. E non mi è vietata alcuna carica pubblica». Forse, in futuro, potrebbe con�correre alla presidenza della Repubbica? «Chi lo sa, chi lo sa». E a re di Bulgaria? «Questo è un tema più complicato. La nostra società adesso vive in modo traumatico. La transizione ancora va avanti con difficoltà, con grandi differenze sociah ed econo�miche. In tutti i partiti, nessuno escluso, ci sono repubblicani e mo�narchici. Quindi se improvvisamen�te, oltre alle divisioni che ci sono già, se ne aggiungesse un'altra, sarebbe completamente inopportu�na e persino spropositato prospet�tarla. Perchè né il Pil né il prezzo dei beni primari dei miei concittadi�ni mighorerebbero se, ora, comin�ciassimo una discussione filosifica su monarchia e repubblica». Come ha mantenuto i contatti con il Paese durante l'esilio? «Con la teoria delle tre "t": pazien�za, lavoro e tolleranza, tre parole che in bulgaro cominciano per "t". Mia madre mi insegnò ad impegnar�mi sempre per il Paese. Con un titolo come il mio il minimo è sposarsi con la Patria per sempre». Che ricordi ha di questo palaz�zo in cui visse l'infanzia? «Il 21 gennaio scorso vi passai la prima notte dopo l'esilio. Da solo. Me ne ero andato nel '46. Ma sono sentimentahsmi che non importa�no, anche se mi emozionano spesso. E' bello chiudere un ciclo e tornare nella propria casa. Comunque prefe�risco pensare al futuro della Bulga�ria, non al passato». Trovo lo stesso affetto che mi circondò già nel 1996, quando tornai per la prima volta in Patria. Bisogna essere pazienti, rispettare la gente affinché si formi idee proprie. Dopo 50 anni di sistema totalitario non si può essere precipitosi j Ciò che mi dà forza è la speranza di operare positivamente per la mia Patria. Non ho ambizioni politiche, l'unica cosa che mi stimola è fare qualcosa di nuovo e differente. La monarchia? Ci sono già troppe divisioni, spropositato parlarne ni ÌHmHlìtft Poster elettorali dell'Unione delle forze democratiche in una via di Sofia

Luoghi citati: Bulgaria, Sofia, Spagna