«No alla globalizzazione selvaggia» di Mario Baudino

«No alla globalizzazione selvaggia» LA NOBEL AMERICANA « BISOGNA ISOLARE I VIOLENTI» «No alla globalizzazione selvaggia» Toni Monison: fermiamo la grande finanza intervista Mario Baudino Inviato a ALBA Che cosa rappresenta, in questi gior�ni particolarmente «caldi», la globa�lizzazione economica per uno scrit�tore che si è sempre schiarato dalla parte delle minoranze? Toni Morri�son, Nobel nel 1992 per la letteratu�ra, ieri al Castello di Grinzane Ca�vour per ricevere l'omonimo pre�mio, non sta dalla parte degli apocalittici: ma sente il bisogno di distin�guere. E anche di lanciare un allar�me. «La Globalizzazione ci dice ha ovviamente due aspetti: da una parte è una minaccia per le culture minoritarie, i linguaggi, la stessa gente, dall'altra offre nuove oppor�tunità importanti, nel campo della comunicazione, della salute, dello sviluppo economico. C'è del buono e del cattivo, esattamente come ac�cadde per l'Illuminismo: da una parte la libertà, lo sviluppo della ragione, e dall'altro sul piano socia�le la codificazione.del razzismo e della schiavitù». II tema, ovviamen�te, le è caro in modo particolare. I suoi romanzi, da «Sula» a «Paradi�so» Itutti pubblicati in Italia per Frassinelli) raccontano lotte e spe�ranze della comunità nera america�na, cui appartiene, e hanno al centro il tema della tolleranza. D nuovo mondo dei commerci mondiah pare sospeso su un bilico molto incerto fra libertà e tolleran�za, regole e garanzie. «La reale minaccia infatti è l'assenza di rego�le, anche se io resto abbastanza ottimista». Lo dice da americana (che non ama per nulla il presidente Bush) e da americana particolare, che ha sentito sulla sua pelle il peso del razzismo e dell'emarginazione. «La finanza intemazionale che cer�ca di controllare ogni cosa, le fusioni tra aziende serùpre più grandi, tutto questo rappresenta un pericolo, non c'è dubbio. Non mi piacerebbe vive�re in un mondo dove ci sono in tutto due giornali. Però dall'altro lato c'è la coscienza, sempre più difiusa tra la gente, che sono necessarie regole e controlli. Non credo che in questo scontro siano già decisi i vinti e i vincitori». Pensa al cosiddetto «popolo di Seattle»? «Anche. Negli Usa abbia�mo avuto molte mamfestazioni di protesta al momento dell'insedia�mento del presidente Bush, ignorate per lo più dai grandi media. Manife�stazioni assolutamente pacifiche». Mentre quelle contro la globalizza�zione lo sono molto meno. «Guardi, gran parte della violenza sembra essere, a giudizio di osservatori neu�trali, il risultato delle reazioni della polizia. Dopodiché non nego Che ci siano piccoli gruppi di violenti, in mezzo alla folla. li abbiamo avuti alle nostre manifestazioni america�ne per i diritti civili negli Anni Sessanta e Settanta, sono i provoca�tori di sempre. Ma io, ripeto, sono relativamente ottimista. Penso che si possa arrivare a porre,regole che rendano più giusta la globalizzazio�ne, anche in campo economico». Oltretutto a volte la liberalizza�zione selvaggia non paga, scherza Toni Morrison. Lei per esempio doveva arrivare in Piemonte vener�dì, con un volo da New York su un aereo della «vecchia, cara, conforte�vole Swiss Air». Invece è successo il finimondo, racconta. C'erano 60 per�sone la cui prenotazione era stata accettata, ma per le quali non esiste�va un posto (è il fenomeno dell'overhooking). Ha rinunciato, sceghendo di viaggiare il giorno dopo, e arrivan�do al premio molto provata, all'ulti�mo minuto. «Sa che cosa ho letto sul New York Times, durante il viag�gio? Che la compagnia ha seri proble�mi perché una fusione o un accordo con gli americani sta funzionando malissimo». «Ci sono però degli aspetti positivi che vanno promossi Anche l'Illuminismo aveva luci e ombre» La scrittrice statunitense Toni Morrison Nobel nel'92 perla Letteratura

Persone citate: Bush, Frassinelli, Sula, Toni Morri, Toni Morrison

Luoghi citati: Italia, New York, Piemonte, Seattle, Usa