Un nuovo bon ton per le «donne schiave» di Maria Corbi

Un nuovo bon ton per le «donne schiave» Un nuovo bon ton per le «donne schiave» In un libro di Sotis le regole per le e lui Maria Corbi ROMA «Il colore del tèmpo» è il nuovo libro di Lina Sotis, giornalista, jraffiante interprete dei vizi, dele virtù e dei vezzi moderni. Il colore del tempo è quel particola�re modo di essere che identifica un'epoca, sono le abitudini, i ri�chiami di appartenenza, lo stile. «La vernice che ci avvolge non è una moda spiega l'autrice nella prefazione ma un modo di affron�tare la vita». Perchè, se è vero che gli uomini e le donne dentro di sé sono sempre gli stessi, è anche vero che sono cambiate le regole. Anche il vecchio e caro «bon ton» dev'essere riscritto nelle nuove nuance di colore che questa socie�tà offre. E tutti noi dobbiamo adeguarci, cercando la giusta chia�ve di lettura nelle nuove mappe del viver comune. Dicevamo che sono cambiati i protagonisti. Gli uomini scarseg�giano, spiega la .Sotis con la solita sottile cattiveria, oppure scappa�no e quando ci sono risultano solo una sbiadita fotocopia dell'uomo di un tempo macho e padrone. Poveretti, verrebbe da dire. Ma chi li ha ridotti così? Naturalmen�te le donne, che adesso, però, piangono sulla tomba della virili�tà perduta. Secondo la Sotis, in realtà questa trasformazione in zerbini è spio una tattica di attesa dei mas'ehi' prima'd�rifare un bottihp di schiave. E la:strada tìeUqpyjp^ non sarebbe molto lunga visto che, nota l'autrice nel libro edito da Rizzoli, qualche «lei» è già pronta ad arrendersi pur di rivedere in facciai un vero uomo. «Queste padrone che sogna�no solo di essere schiave hanno rotto il giocattolo più bello della loro vita e adesso sperano di rincollarlo», scrive. E parliamo di «lei», di loro, le nuove amazzoni che, affilate le armi non sanno contro chi usarle. Mancano le prede in pantaloni: «Le riserve maschili sono piene di riciclati. Ormai, vista la penuria tutto va bene: divorziato, separa�to, pentito, con conto scoperto e rancori aperti». Caccia aperta e disperata nonostante in questa epoca lo status sociale delle signo�re non dipende più dal marito ma dalla posizione professionale. E quando la giornata va bene e si riporta a casa un esemplare il tam tam nel gruppo è immediato. Pec�cato che in questa rivoluzione non sia annegata la voglia di patire per amore che continua a essere, dice la Sotis, il passatempo preferito delle donne. Più difficile separarsi dall'indole lagnosa che da un mari�to. Anni difficili, questi, per l'amo�re: nell'era della liberalizzazione del sesso e dei rapporti a due ci scopnamo a non sapere amare. Finito il pribizionismo, dilagano separati, divorziati, riaccoppiati e il calo del desiderio e delle passio�ni è evidente. Anche tra gay, che, sollevati dal pregiudizio, si scopro�no orfani del peccato. Cos�i veri eccentrici del nuovo millennio sono le coppie forti. Anche se quello di coppia è, in realtà, un concetto antico, perchè il colore di questo tempo vuole che spesso le mogli siano due, una di diritto e una di fatto che condivi�dono lo stesso uomo e si spartisco�no equamente soldi, vacanze, ca�se. Vittorio De Sica docet. L'«altra» ormai è la «terza». La trasformazione di uomini e donne ha naturalmente cambiato le mamme e i papà. Se prima era poco chic fare molti figli (prolifi�che erano le contadine), oggi la mamma Lupa che, uno via l'altro, sforna 5 o 6 bambini è un perso�naggio da upper class. E, queste devote della maternità rifuggono da tate e cameriere, abnegandosi alla prole, mentre i papà fanno le mamme. Risultato: il pupo di solito, come nota la Sotis, è maleducatissimo. In questa nuova geografia dei rapporti cambiano anche le regole della buona educazione. Se prima era assolutamente inconcepibile darsi del tu senza un'amicicizia di vecchia data, oggi chi usa con disinvoltura questo pronome per�sonale segnala di appartenere al�l'upper class. Ma quando si incon�tra una vera «faccia da lei» è meglio tornare alle vecchie abitu�dini. E attenzione, perchè il «tu» non cancella differenze sociali e livelli professionali: rende solo il confine tra le parti invisibile, dunque più pericoloso. Anche le parolacce sono state sdoganate a patto che siano dette nel momento e con il tono giusto: s�in un momento di entusiasmo o di scon�forto, no quando uno si è arrabbia�ti con qualcuno che non sia se stesso. Insomma, il colore della società è cambiato e la tonalità, perdendo il calore della tradizio�ne, è diventata spesso acida, come quei colorini dei vestiti di moda difficili da portare. «Non a caso scrive la Sotis ogni epoca ha il colore che si meritano i suoi protagonisti». Cadono i pregiudizi contro separati e divorziati e i veri eccentrici diventano le coppie forti E' sempre più chic fare molti figli COME CAMBIA IL GALATEO lem Si mandavano lettere e si poteva rispondere dopo qualche giorno ::: ^ OGGI* ^Si devono inviare e-mail e si deve rispondere subito "Ci s�dava del lèi SI riceveva in salotto. Si davano grandi feste, con tantissimi inviicati Le case erano piene diógg^É edi mobili Meglio darsi del tu a molto upper cla|s) j Si |iceyQ;in cucina i organizzano ; cenecohs rsone sedute a un tavolo, possibilmente tondo !h casa trionfa la semplicità: più s�e ricchi , e più si ha la casa vuota, con magari ih solo oggetto preziosissimo

Persone citate: Lina Sotis, Sotis, Vittorio De Sica

Luoghi citati: Roma