«Sconfitti i comunisti», e la Francia si irrita di Ugo Magri

«Sconfitti i comunisti», e la Francia si irrita «Sconfitti i comunisti», e la Francia si irrita Ma poi Berlusconi minimizza Ugo Magri INVIATO A GOTEBORG Silvio Berhisconi è sceso in campo quando 1» cena dell'altra sera volgeva ormai alla frutta. Tutta quella discussione che s'era svolta fin lì, coi francesi in prima fila a phiedere un dietro�front dell'America sui «protocol�li di Kyoto» è George W. Bush a difendere il suo no, l'aveva lasciato interdetto. «Lavoriamo su ciò che ci unisce, anziché su quanto ci divide», ha dunque esortato il nòstro premier, men�tre il presidènte americano an�nuiva col capo. Berlusconi s'è sentito incoraggiato a premere sull'acceleratore. Ha iniziato a parlare di se stesso e della sua lotta contro il comunismo. «So�no un uomo felice», ha racconta�to col cuore in mano, «perché ho appena sconfitto una coali�zione che comprendeva comuni�sti, ex-comunisti e post-comuni�sti...». Alla fine della cena, se�condo fonti ivicine al cavaliere. Bush era talmente entusiasta di quelle parole che l'ha perfino abbracciato. Non solo: gli ha pure annunciato che verrà in visita a Roma prima de! prossi�mo G8. I francesi, a sentire le stesse fonti, quella «mediazio�ne» pro-Bush sull'ambiente se la son legata al dito. E sarebbe-, ro stati loro a far esplodere il primo caso intemazionale del secondo governo Berlusconi. A dar fuoco alle polveri è stata senza dubbio l'agenzia France Presse. Nel pomeriggio ha lanciato una ricostruzione della cena che presenta Berlu�sconi colile un gaffeur. La sua peroracene anticomunista avrebbe «sorpreso e irritato» i leader europei presenti alla ce�na, a tal punto che qualcuno gli avrebbe chiesto di tagliar corto e di cedere la parola. La France Presse non ha indicato la fonte delle sue informazioni, ir,, la delegazione italiana ha e jduto di individuarla in ambienti vici�nissimi al governo d'Oltralpe. Ne è scaturito un ping-pong di smentite e contro-smentite che si è ingigantito col trascorrere delle ore. A tarda sera è dovuto intervenire il presidente di tur�no dell'Ile, Goran Persson, per definire «tutta falsa» la ricostru�zione dell'agenzia. In altre paro�le, stando a Persson, non è vero che Berlusconi sarebbe stato invitato a tagliar corto. E' fuori discussione, invece, che qualche sconcerto c'è stato, nonostante Berlusconi garanti�sca di aver trovato tra i partner un clima «estremamente cordia�le e simpatico». Lionel Jospin, premier francese, ha i comunisti nella sua maggioranza, e certi toni non potevano fargli piace�re. Ma anche i tedeschi l'hanno presa parecchio storta a giudica�re da una battuta di Joschka Fisher, ministro degli Esteri: «Un giudizio su Berlusconi? Po�trei darlo, ma non voglio...». In generale, tutti i paesi gover�nati dal centro-sinistra, che in Europa sono 11 su 15, si sono sentiti in qualche misura toccati dal discorso berlusconiano. Non per nulla, ieri pomeriggio c'è stata una specie di gara a chi prima e meglio confermava l'in�cidente. Hanno cominciato i por�toghesi a far filtrare che, sì, Berlusconi s'era davvero espres�so in quei termini, lasciando senza parole un commensale del calibro di Romano Prodi, già leader dell'Ulivo e oggi presiden�te della Commissione Uè. I greci s'interrogavano coi cronisti su come mai Berlusconi avesse fat�to una simile filippica. Il pre�mier olandese, Wim Kok, confer�mava pubblicamente di aver udito la frase incriminata. Addi�rittura, secondo quanto hanno raccontato fonti danesi, tra il presidente francese Jacques Chirac e il premier di Danimarca Poul Nyrup Rasmussen sarebbe andata avanti per l'intera gior�nata una simpatica gag della serie «lei non sarà mica comuni�sta, vero?». Berlusconi ha reagito dappri�ma negando («E' tutto falso. basta chiedere ai partecipanti della cena»), poi lasciando più correttamente intendere trami�te il portavoce e sottosegretario, Paolo Bonaiuti, che la smentita non riguardava la professione di fede anticomunista, bens�la pre�sunta reazione dei presenti. Non solo non si sarebbero offesi, ma sarebbero stati prodighi di com�plimenti. I collaboratori del no�stro premier a sera derubricava�no l'intera vicenda come il tenta�tivo, escogitato dalla sinistra intemazionale, di sminuire il successo raccolto da Berlusconi durante i primi giorni del sum�mit. A riprova che nulla di vera�mente irreparabile è accaduto nella cena del summit, viene citato il lungo incontro che Ber�lusconi ha avuto ieri mattina con Tony Blair. Vorrebbe dire, garantiscono dalle parti del Ca�valiere, che il campione del labu�rismo britannico, almeno lui, non si sente sfiorato dagli attac�chi al «comunismo». : Silvio Berlusconi con il re di Svezia. A destra: il premier francese Lionel Jospin

Luoghi citati: America, Danimarca, Europa, Francia, Goteborg, Roma, Svezia