Una felce che vive di solo arsenico

Una felce che vive di solo arsenico BOTANICA Una felce che vive di solo arsenico UNA PIANTA RUSTICA E RESISI ENTE, UTILISSIMA PER BONIFICARE ACQUE E TERRENI INQUINATI DAL VELENO Rosa Camoletto LI ARSENICO è una so» stanza tossica normal�mente presente in molti terreni e nelle acque di alcuni bacini, ma può essere diffuso anche come sot�toprodotto dell'estrazione di diversi metalli e come residuo di insetticidi, erbicidi, fungici�di. Certi paesi, come il Messi�co, l'Argentina, il Cile, sono particolarmente ricchi di que�sta sostanza, che è molto vele�nosa per l'uomo e, se accumu�lata, può scatenare cancro e malattie del sangue. L'anno scorso l'Organizza�zione mondiale della Sanità ha segnalato ad esempio che in Bangladesh ben 77 milioni di persone dono lentamente avve�lenate dall'arsenico presente nell'acqua utilizzata per bere e cucinare. Di recente alcuni ricercato�ri americani hanno scoperto che una felce, la Pteris vittata, è in grado di accumulare in fraudi quantità l'arsenico, lierando cos�le acque e il terreno in cui vive. La coltiva�zione di questa felce, robusta, di rapida crescita, resistente alla luce solare, potrebbe risol�vere il problema del disinqui�namento delle acque inquina�te dalle attività umane é di quelle che sono naturalmente ricche di arsenico e pertanto risultano di difficile utilizzo per le popolazioni locali. La Pteris vittata è una pianta che vive in terreni preferibilmen�te calcarei e produce un appa�rato radicale molto esteso. Le spore di questa felce sono particolarmente durevoli e possono mantenere la possibi�lità di germinare anche dopo una decina di anni, se. conser�vate disidratate e a basse temperature. La sua distribuzione allo stato spontaneo comprende moltissime aree, tra cui Sud Africa, Madagascar, Asia, Giappone, Malaysia, Nuova Guinea, Australia. Presente al�lo stato spontaneo anche in Campania, Calabria e Sicilia, ma considerata rara e vulnera�bile in Italia per la riduzione degli ambienti di vita, questa felce è di facile coltivazione ed è presente in molti Orti botani�ci italiani. Mantenuta in serra nelle regioni con inverni molto rigi�di, come il Piemonte, questa felce produce comunque ab�bondanti spore fertili e si riproduce spuntando in modo imprevedibile anche nei picco�li spazi di terreno libero. La Pteris vittata concentra l'arsenico fino a 200 volte ,; rispetto alla quantità presente nel suolo. L'arsenico non viene accumulato nell'apparato radi�cale, come nella maggior parte delle piante, ma circola e si ferma nelle fronde, che sono grandi ed abbondanti, pertan�to è possibile asportare perio�dicamente le fronde lasciando vive le piante nel bacino di depurazione. Ovviamente le fronde sono tossiche e devono essere accumulate in discari�che dove l'arsenico non possa più essere ceduto alla falda acquifera. Ulteriori studi potrebbero permettere di isolare i geni che catturano l'arsenico, al fine di trasferirlo in altre pian�te da utilizzare come filtro naturale ed economico per le acque inquinate. E' interessan�te a questo punto notare come le felci, compagne di vita dei dinosauri, comparse sul no�stro pianeta prima delle pian�te a fiore, sono state in passato un po' trascurate dagli agrono�mi e dai botanici in genere, ma attualmente godono dT una particolare attenzione degh studiosi perché alcune specie, oltre all'indubbio valore orna�mentale, stanno rivelando ca�ratteristiche che non sono mai state sfruttate a fondo per una gestione più naturale del terri�torio, come per il controllo dell'erosione dei terreni marginali e per la produzione di cibo e sostanze medicinali.

Persone citate: Camoletto, Terreni