Cornigliano riapre la questione-acciaio

Cornigliano riapre la questione-acciaio BRANDÌ INDUSTRIA CONTRARIA ALU^^ Cornigliano riapre la questione-acciaio Settore in affannò, pesano costi dell'energia e nome ambientali scenari Flavia Podestà PER i genovesi che hanno perso il ricordo di cortei e tafferugli dalla messa in fuori gioco dei camalli è, forse, solo un assaggio d quello che potrebbe riservare loro il prossi�mo futuro, con il GB e lo scottan�te dossier ambientale. Per il patron dell'Uva è un rebus larga�mente annunciato, perché la co�keria d Comigliano è davvero inquinante e l'ira montante dei genovesi che abitano nella zona è antica almeno un quindicen�nio: risale a quando l'Uva stava ancora sotto il cappello dell'Iri/ Finsider. Per Claudio Scajola, ministro degli Interni ancora in attesa d fiduda (come, del resto, tutto il governo), è invece un bentorna�to al fulmicotone della sua regio�ne (la Liguria, appunto) d cui tutti lavoratori, ambientalisti, lavoratori d�Comigliano, magi�strati sembrano dare la respon�sabilità ad Emilio Riva, l'imprendtore siderurgico che è riusdto nel miracolo di riportare l'Uva in attivo. Sul banco degli imputati viene messa, infatti, la minaeda deU'imprendtore d mettere in mobibtà tutti i 1200 lavoratori d Comigliano se la cokeria ver�rà fermata. «Un ricatto», dcono lavoratori e autorità locali. Si tratta, invece, d ima necessità. Riva non è, infatti, in grado d alimentare altrimenti l'altofor�no genovese: non lo può alimen�tare dall'estero perché il gioco non varrebbe la candela sul pia�no economico; non lo può nemmeno alimentare da Taranto do�ve ha investito 500 miliard per rinnovare la mega cokeria pu�gliese (che è al servizio del cen�tro siderurgico più grande d'Eu�ropa) ma dove gliene serviranno altrettanti, e almeno due anni d lavoro per completare l'opera su cui veglia, con i fucili puntati, la locale municipalità. Le paternità deU'inghippo che ora governo, enti locali, sindacati e lo stesso Riva sono costretti a risolvere 'a tambur battente, sono invece multiple. C'è, probabilmente, una duplice responsabilità deU'imprendto�re per aver troppo a lungo rinviato gli investimenti per risolvere ilproblema deU'impatto ambientale e, una volta presa la'decisione con l'accordo d programma, per aver concorda�to tempi troppo stretti di rientro daU'inquinamento. Alvioa j C'è.péi^/iimànzituttoil^ra; to del pHésidènte ' della're|}oS!e Sandro Biasotti (Forza Itaba) di dar sagrato aU'accordo d pro�gramma che, con la benedizione deU'ammitìistrazione divista, prevedeva là costruzione dell'al�toforno elettrico: si dee che Biasotti vogUa recuperare l'area per far spazio agb spedzionieri. C'è, forse, la mancanza d corag�gio deUe autorità genovesi e igure d decretare la morte dell'acddo neU'area d Comigliano piazzata a mezza strada tra il porto e l'aeroporto. E, infine, c'è il rifiuto della politica e deUa magistratura di capire che l'impatto ambientale è un problema per tutti i siderur�gici del mondo e che il rinnovo degli impianti che producono accido non si può fare con tra colpo d bacchetta magica: Thyssen Krupp che, sotto il profilo della sdvaguarda ambientale, è il benchmark del settore, per rinnovare completamente la gi�gantesca cokeria che alimenta gli dtofomi d Dortmund, ha messo sul tavolo 1700 miliard d investimenti che richiedono 4 arali d lavoro. I gud deU'Uva che tormenta�no Genova, hanno avuto il pre�gio d riportare il dossier accido a Uyello nazionde, riaccenden�do i riflettori su un segmento di industria pesante che è tuttora essenzide per U Paese. U consu�mo d acciaio in Italia ha raggiun�to i 32 milioni d tonnellate, mentre la produzione non supe�ra i 26 miliom d tonneUate e i produttori naziondi rischiano d essere messi fuori gioco da due fattori: dd costi dell'energia che sono doppi d quelli dei concor�renti, e daUe geometrie mutanti delle norme suU'impatto ambientde. Su quest'dtimo punto, in particolare, i signori defle ferrier re' temono la devolution che prevedendo U trasferimento d competenze ambientali dallo sta�tò die Regioni è foriera d disparità d trattamento da una zona all'altra del Paese. ' Consapevoli che la penalizza�zione dell'acciaio nazionale avrebbe conseguenze dsastroàe sdla competitività dell'indù�stria meccanica (ancora òggi là prima del Paese come concorso d ftl), gli industridi siderurgici, marted�mattina d Four Seasons, hanno presentato il loro Cahier de doléances ad Antorao D'Amato perché, nei paura d presidente della Gonfindustria, si faccia interprete deUe loro esigenze con il nuovo governo. La richiesta d fondo è che là gestione dell'impatto ambienta�le (e, durique, deUe norme in materia) resti centralizzata.

Persone citate: Biasotti, Claudio Scajola, Emilio Riva, Flavia Podestà, Krupp, Riva, Sandro Biasotti, Thys

Luoghi citati: Antorao D', Dortmund, Genova, Italia, Liguria, Taranto