Aznar a Bush: anche noi nel G8 E il Presidente non pone veli

Aznar a Bush: anche noi nel G8 E il Presidente non pone veli : 1—; : :—: . 7LA RICHIESTA DI MADRID E' ARRIVARE A UN IPOTETICO G9: PRIMI SONDAGGI A GENOVA? Aznar a Bush: anche noi nel G8 E il Presidente non pone veli retroscena Maurizio Moltnari Inviato a BRUXELLES IL patto di ferro fra Stati Uniti e Spagna suggellato fra i pini della tenuta di José Maria Aznar nei pressi di Toledo ri�schia di causare qualche gratta�capo al neo-premier italiano Silvio Berlusconi quando ospite�rà a Genova in luglio i lavori del summit del G8. Durante la prima parte dei colloqui con Bush, avvenuti mar�tedì, Aznar è stato ricco di rassi�curazioni, offrendo su un piatto d'argento alla Casa Bianca la sponda della Spagna per fare breccia in Europa sulla difesa antimissile ed ha smorzato pur ammettendoli i contrasti sul�l'ambiente. Tanta apertura ha rassicurato Bush, trasformando Madrid in un trampolino di lan�cio per il delicato viaggio euro�peo. E' stato in quel momento, quando i due leader terminato il pasto si scambiavano battute in inglese e spagnolo, avviandosi a tornare assieme in elicottero a Madrid, che Aznar ha gettato sul piatto della bilancia la richiesta della Spagna di entrare a far parte del Club dei Grandi (di cui fanno oggi parte Usa, Gran Breta�gna, Francia, Germania, Italia, Canada e Giappone più la Rus�sia). Non è certo una novità. Da anni Madrid tenta di essere am�messa nel G8: Aznar ha vinto due campagne elettorali prometten�do di riuscire a centrare l'obietti�vo. La crescita economica degli ultimi anni, la capacità di gareg�giare con gli Stati Uniti sugli investimenti in America Latina e l'invio di soldati nelle missioni di lace sono le tre carte che Aznar la tentato di giocare più volte in passato per convincere Bill Clin�ton che anche la Spagna era uno dei grandi Paesi industrializzati. Ma la passata Amministrazione ha sempre esitato a toccare i delicati equilibri del G8. Bush invece, durante il lungo incontro a Los Quintos de Mora non è stato colto di sorpresa ed ha mostrato grande attenzione per la richiesta della Spagna, da lui definita «un grande Paese ed un fedele alleato». Il GB a Madrid è un tema tabù ma la promettente reazione di Bush è stata registrata con un ottimismo che alcuni portavoce spagnoli non sono riusciti a na�scondere, mentre dagli ambienti della delegazione americana arri�vavano rassicurazioni sulla legit�timità di Madrid di essere seduta al tavolo degli Otto. Il caso-Spagna è ora entrato nell'agenda ufficiosa dell'Ammi�nistrazione americana ed Aznar si è detto convinto con alcuni suoi collaboratori che sin dal summit di Genova il presidente Bush potrebbe iniziare a sondare gli altri partner sull'ipotesi di trasformare il GB in un «G9». Uno dei Paesi che negli ultimi cinque anni si è maggiormente opposto all'ammissione della Spa�gna è l'Italia. Ultima entrata nel Club dei Grandi al tempo di Bettino Craxi ed assieme al Cana�da l'Italia guidata dal centrosi�nistra ha ostacolato il progetto di Aznar per due ragioni: ir timore di veder ridotto il prestigio e l'influenza di unica nazione del�l'Europa del Sud nel G-8; il rischio di ripercussioni negative sul progetto di riforma del Consi�glio di Sicurezza dell'Onu; la rivalità di schieramento politico con i popolari spagnoli. Ora do�vrà essere il neo premier Silvio Berlusconi a confrontarsi con la domanda di ammissione. Fra i diplomatici di Madrid c'è chi assicura che proprio la vittoria elettorale della Casa delle Liber�tà ha fatto pensare ad Aznar che il nuovo governo guidato dal�l'amico Berlusconi non metterà più ostacoli alla candidatura. Bush a Washington e Berlu�sconi a Roma sono agli occhi di Aznar un'accoppiata vincente, capace di consentirgli di coro�nare il suo vero sogno intema: zionale. Ma per Berlusconi la questione non è facile da risol�vere. Accettare e portare per mano Aznar nel «G9» farebbe compiere un salto di qualità ai, rapporti bilaterali, renderebbe inossidabile l'alleanza politica mediterranea e l'amicizia perso�nale fra i due. Si tratterebbe tuttavia di una brusca rottura con le scelte di politica estera fatte da Palazzo Chigi e Farnesina in' passato e, soprattutto, creerebbe un nuovo equilibrio di influenza nel Medi�terraneo. Se Bush (o altri) porrà la questione sul tavolo a Genova Berlusconi sarà chiamato a sce�gliere fra il rapporto politico e personale con Aznar e quegli equilibri intemazionali che, fino�ra, la diplomazia ha identificato con gli interessi del Paese. L'Italia si è sempre opposta: ora il Cavaliere cosa farà con il governo «alleato»? Da arihi la Spagna pone il quesito, ma Bill Clinton aveva rinviato la questione A destra l'incontro dell'altro ieri a Madrid fra Aznar e il presidente americano Bush, a sinistra Bill Clinton