A Torino l'inchiesta accelera

A Torino l'inchiesta accelera LE INDAGINI DELLA PROCURA SU GOVERNANCE ETRASPARENZA A Torino l'inchiesta accelera Nel registro degli indagati i vertici dell'azienda? retroscena Alberto Caino TORINO N! EI giorni scorsi, a Pa�lazzo di giustizia, c'era stato un discreto ma visibile andirivieni di legali vicini ai manager del colos�so telefonico italiano. E, ieri, dopo l'assemblea degli azionisti, il tam tam è ripar�tito. Altre indiscrezioni, che riguardano non un salto di qualità dell'inchiesta pena�le torinese, ma la possibile formalizzazione delle ipote�si di reato sulle quali sta lavorando il pool del procu�ratore aggiunto Bruno Tin�ti: false comunicazioni so�ciali, per cui potrebbero es�sere stati iscritti nel regi�stro degli indagati il presi�dente e amministratore dele�gato Telecom Roberto Cola�ninno, il consigliere Emilio Gnutti, l'amministratore de�legato Seat Lorenzo Pellicio�li e due noti avvocati di uno studio legale che avrebbe collaborato all'architettura della fusione fra Seat e Tin. it. In più, si indagherebbe sui soli Colaninno e Gnutti in relazione al conflitto di interessi dei due rispetto alla stessa operazione e su Pellicioli per la stock option da 168 miliardi. Avere conferme ufficiali non è stato possibile, né era pensabile. Lo stesso Tinti, da noi interpellato, ha rispo�sto con chiarezza: «Non pos�so né smentire né conferma�re. La Procura della Repub�blica non può essere conside�rata una fonte per informa�zioni riservate e coperte da segreto istruttorio». In sera�ta l'azienda telefonica com�menta: «Telecom Italia di�chiara di non avere alcuna evidenza che amministrato�ri della società siano stati iscritti nel registro degli indagati della Procura di Torino nell'ambito delle in�dagini riguardanti operazio�ni oggetto di recenti articoli di stampa. In merito a tali .operazioni, Telecom Italia ribadisce di avere sempre agito nel pieno rispetto del�la legge, nell'interesse di tutti gli azionisti, in modo trasparente e in coerenza con le norme di corporate govemance che si è data». Da settimane, al quinto piano del Palazzo di giusti�zia non si nasconde la preoc�cupazione che i rumors sul�l'inchiesta possano nuovamente avere riflessi sulle oscillazioni dei titoli Tele�com e Seat, con altri danni per gli azionisti, in particola�re per i piccoli azionisti. Le prime indiscrezioni (sulla deposizione dell'avvocato Angelo Benessia, ex presi�dente del Comitato audit di Telecom) avevano probabil�mente stoppato perquisizio�ni e altre operazioni a sor�presa della magistratura. Questa volta la convoca�zione dell'altro consigliere dimissionario, Domenico Si�niscalco, è rimasta segreta per più giorni. Nulla di più è trapelato sull'interrogato�rio dell'ex rappresentante del Tesoro nel consiglio di amministrazione, ma si può ritenere che l'economista ab�bia condiviso le perplessità di Benessia sulla conduzio�ne della fusione Seat-Tin.it e sul «teorico» conflitto d'in�teresse di Colaninno e Gnut�ti. Tinti e i pm Roberto Furlan e Paolo Storari aveva�no già a disposizione i verba�li dei consigli di amministra�zione e del Comitato audit per l'intero 2000, il periodo temporale cui si fanno risali�re gli accertamenti della Procura della Repubblica to�rinese, e sulle prese di posi�zione dei due consiglieri. E' da un anno che gli stessi magistrati si occupa�no di Telecom e di Seat. Per dare il parere, prima, sul�l'omologa della fusione fra Seat e Tin.it.: un'operazione che non li ha convinti e li ha portati ad esprimersi negati�vamente sul concambio del�le azioni. Lo stesso pool, nei mesi scorsi, è stato investito di una nuova indagine che riguarda Telecom, sia pure per una precedente gestio�ne, quella che ha definito l'acquisizione del 29 per cento di Telecom Serbjia. Le dimissioni di Benessia dal consiglio di amministra�zione e le relative notizie di stampa avevano riacceso l'interesse dei pm sulla fu�sione. Oggi c'è la sensazione che ne sappiano di più e che siano alla ricerca di riscon�tri su più operazioni: l'ac�quisto del 30 per cento del portale Internet Globo.com per 800 milioni di dollari, l'analoga acquisizione di Jet Multimedia, quella della tedesca Telegate da parte di Seat in cui ha avuto un'onerosa parte Telecom (la ga�ranzia dei 499 miliardi). Benessia ha loro parlato delle perplessità del Comi�tato audit per la fretta con cui sono state condotte più operazioni finanziarie, in particolare l'acquisto effet�tuato da Telecom nella pri�ma settimana dell'aprile 2000 di 50 milioni di titoli Tim per un controvalore di 1230 miliardi. Sugli interro�gativi sollevati da consiglie�ri di amministrazione di�missionari anche la Consob sta svolgendo accertamenti per individuare chi ha ven�duto quei pacchetti di azio�ni. Un'informazione utile per capire meglio lo scena�rio in cui si sta muovendo il vertice Telecom nell'ultimo anno e mezzo. La holding precisa: «Non abbiamo ricevuto comunicazioni Abbiamo sempre rispettato la legge» Emilio Gnutti, consigliere di amministrazione di Telecom Italia

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