Assemblea Tdeioiiv un giorno di accuse e difesa

Assemblea Tdeioiiv un giorno di accuse e difesa Assemblea Telecom, un giorno di accuse e difesa Colaninno risponde ai dubbi della Consob: è tutto in regola Marco ZaHerin TORINO Appena finito di leggere le tredici cartelle di risposta ài dubbi della Consob, Roberto Colaninno si ferma un attimo a prendere il fiato, poi riparte con la solita imienza: «Ecco quello che abbiamo fatto bene, quel�lo che abbiamo fatto male, e quello che faremo in futuro». Prima d�lui il rappresentante del collegio sindaca�le ha offerto agli azionisti la sua versione della replica alla Commis�sione di Borsa, 59 pagine di numeri e dati, un'illustrazione puntigliosa durata tre ore. «Un'operazione di trasparenza senza precedenti» sug�geriscono gli uomini Telecom Italia. Del resto non c'era scelta. Dopo le tante indiscrezioni di stampa, le polemiche sui consiglieri dimissio�nari, e la certezza di essere nel mirino della magistratura, la hol�ding ex monopolista non poteva che mettere nero su bianco tutta la verità. La richiesta della Consob è giun�ta il 6 giugno scorso, pratica numero 1045286. Era una mossa che tutti, presto o tardi, si attendevano. I commissari di Luigi Spaventa invita�vano a mettere a disposizione del�l'assemblea in programma per il 12 giugno una memoria che rispondes�se a tre domande precise: quali sono le ricadute dei problemi di Telekom Serbia sui conti del gruppo? C'è stato conflitto di interesse per Cola�ninno ed Emilio Gnutti nell'acquisi�zione di Seat? Sono state commesse irrejgolarità nell'assegnare la stock option aiyamministratore delegato delle Pagine Gialle, Lorenzo Pellicioli? M , ""La Télècom'ha"reagito con 72 pagine di dettagli e verbali di consiglio, aprendo ieri l'adunata degli azionisti come mai s'era visto. La linea di difesa è che su Telekom Serbia non ci sono problemi; che il conflitto di interessi non c'è stato perché gli obblighi di legge sono stati rispettati; e che sulla stock option non c'era obbligo di informa�zione in quanto «la pattuizione non è parasociale». Sull'ultimo punto tiene il giudizio sospeso il collegio dei sindaci, che prima di dire la sua vuole attendere che tutti gli asjjetti giuridico-societari ed economici ine�renti il progetti Seat-Tin.it siano resi noti. Quando s'è cominciato a discute�re il primo argomento all'ordine del giomo, un pezzo del pomeriggio era già andato via. E alle ventuno e trenta, dopo undici ore di dibattito anche colorito, fra i "j'accuse" delle truppe radicali e le osservazioni di soci un po' naif («Dottor Colaninno, lei paga le tasse?), era stato approva�to solo il primo punto. Nei vellutati locali di Via Bertela, tutti si prepara�vano a far notte, come ai vecchi tempi del Lingotto, quando a furia di domande al presidente Rossignolo si chiuse alle quattro del matti�no. Ma a Colaninno tutto ciò sarà sembrato soltanto faticoso. La parte dura era quella della Consob, archi�viata in avvio di assemblea. In quattro capitoli. L'operazione Seat-Tin.it. Se�condo il consiglio di amministrazio�ne di Telecom l'acquisizione della Seat, di cui erano azionisti indiretti Emilio Gnutti e Roberto Colaninno, è avvenuta «nella piena legittimità e correttezza formale». Nella riunio�ne del CdA Telecom del 15 marzo 2000, che ha approvato in via defini�tiva il progetto di integrazione tra Tm.it e la Seat, sia Gnutti che Colaninno informarono gli altri membri del consigho di un «teorico conflitto di interessi» e si astennero al momento della votazione della proposta, approvata «unanimemen�te e senza riserve». Colaninno e Gnutti, insieme, avevano 1*11,8296 della Hopa e quindi possedevano indirettamente, una quota comples�siva del 0,080Zo della Seat, poi acquisi�ta da Telecom Itaha. Le opzioni di Pellicioli n consi�gho di Telecom ha difeso la regolari�tà dell'opzione miliardaria concessa e sfruttata da Pellicioli, e della quale non era stato mai informato diretta�mente. A sostenere la tesi di Tele�com c'è anche una perizia, ritenuta opportuna anche dal collegio sinda�cale, consegnata due giorni fa alla società dal professor Pier Gaetano Marchetti, ija perizia, ha detto Cola�ninno, «conforta quanto esposto nel�la memoria della società sia sotto il profilo decisionale intemo sia sotto il profilo della comunicazione ester�na». Le opzioriierano state concesse a Pellicioli in funzione della creazio�ne di valore della Seat dai preceden�ti soci della società, e non avevano nulla a che fare con la successiva fusione con Tinit. La compravendita di azioni Tim. Tra marzo e aprile del 2000 Telecom Italia ha comprato a più riprese azioni Tim per un controvalore di 1700 miliardi. Il CdA viene informato solo il 10 agosto, due consiglieri di amministrazione scri�vono a Colaninno esprimendo il proprio «disagio sui meccanismi di formazione di alcune. decisioni di grande rilevanza». Il comitato di controllo interno affidato a Angelo Benessia, che si è poi dimesso, chie�de una modifica delle nonne sulla govemance della società. Colaninno ha una delega che gli consente di approvare operazioni fino a 500 miliardi, e la modifica chiesta dal comitato «serve a evitare che una pluralità di decisioni, ciascuna infe�riore alla sogha demandata al consi�glio, di fatto la superi per effetto del cumulo». Per Colaninno è un semphee pro�blema di ripartizione delle deleghe operative, che secondo il collegio sindacale «è stato già affrontato concretamente dalla società». Telekom Serbia. Il consigho di amministrazione della Telecom li�quida il caso con poche righe: «Si conferma che non sono state indivi�duate situazioni di rischio suscettibili di generare in futuro passività potenziali». Sotto il faro della Con�sob è l'operazione di acquisto, avve�nuta nel 1997, della partecipazione del 290Zo in Telekom Serbia da parte di Stet International Netherlands (Sin). Dopo il conflitto nell'ex Jugo�slavia, sono stati parecchi i guai finanziari, aggravati dell'esproprio della rete kosovara, tanto che la partecipazione è già stata svalutata due volte e il suo valore di bilancio è stato portato da 907 a 378 miliardi. La Commissione di Spaventa chiede�va che fosse fatta luce sui possibili effetti sui conti. Colaninno dice che va tutto bene. Il collegio dei revisori aggiunge la correttezza dell'informa�tiva resa al mercato nei bilanci dal 1997 al 2000. Fine della puntata. «Il conflitto d'interessi su Seat era "teorico", ma Colaninno e Gnutti si sono astenuti Telekom Serbia non pesa sui conti LaStdck-option 0 di Pellicioli? Nessuna norma violata» Il presidente della Telecom Italia Roberto Colaninno. A centro pagina, il numero uno della Seat Pagine Gialle Lorenzo Pellicioli

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