o piano: un ll l ervitore,/ a la corlò, chi mmre, muoreno (sotto cuilegi di clasTE pero «vocino» era p

o piano: un ll l ervitore,/ a la corlò, chi mmre, muoreno (sotto cuilegi di clasTE pero «vocino» era p IN VIA DEL PLEBISCITO Palazzo o piano: unpero «voc Il re, la Corte, il teatrino e il circo il luogo Filippo CeccareHi ROMA Ni UOVI poteri toponomastici: via del Plebiscito. Già il no�me evoca, con il dovuto ec�cesso, un evento minaccioso o so�gnato, comunque connesso a Sil�vio Berlusconi. Se si pensa che la prima sede di Forza Italia venne impiantata in via dell'Umiltà, sopra un ristoran�te cinese, e che fino al 1996 il Cavaliere abitava a via dell'Anima, in un appartamento delizioso, ma cos�piccolo da costringere i colla�boratori ad appollaiarsi sugli sga�belli della cucina durante i vertici, ecco, si converrà che dall'Umiltà al Plebiscito passando per l'Anima i nomi delle strade di Roma offrono indubbi spunti, tanto simbolici quanto narrativi. E comunque il nuovo potere abita oggi in un palazzo bello, ma non bellissimo, incastonato com'è tra il magnifico palazzo Doria e lo splendido palazzo Altieri. Di fron�te, si vedono le mura marroncine di palazzo Venezia, girato l'angolo del quale c'è la porticina attraver�so cui veniva introdotta Claretta Petacci al cospetto del Duce. Cento metri a destra,' ecco piazza del Gesù; inentre per il cafiè c'è a sinig® il bar «NSapoleon», d'inver�no ritrovo di vigili intirizziti, che si chiama cosi parche inserito in pa�lazzo Bonaparte, dove mor�la ma�dre di quel gran sovrano. Ieri, a via del Plebiscito, c'è stato un comprensibile va e vieni di auto, fin dalle prime ore del mattino. A mezzogiorno il sole era a picco sulle telecamere e il marcia�piede bolhva e veniva da pensare a quella misteriosa «Guida di Roma all'ombra» che, come in un raccon�to di Borges, forse neppure esiste, o ne esistono solo due o tre copie che in ogni caso permetterebbero ai viandanti estivi di muoversi per l'Urbe attraverso vicoli e cortili, senza mai avere caldo. In mancanza della guida-fanta�sma, l'unico refrigerio resta l'om�brosa e signorile portineria di pa�lazzo Berlusconi. Qui, sotto lo stem�ma caprino dei Grazioli (Laute della Rovere), c'è da qualche setti�mana coincidenza elettorale la riproduzione d�una piccola scultu�ra. L'originale è poggiato da qual�che secolo sul cornicione del primo piano, all'angolo, proprio sotto la finestra di Marinella Brambilla, la segretaria del Cavaliere. TANTOVAIA GATTA L'animaletto di marmo, saòro agli Egizi, venne trovato durante gli scavi dell'antico tempio di Iside, e piazzato sul cornicione durante uno dei tanti rifacimenti, con tutta probabilità senza troppo soffermar�si sul suo valore psico-simbolico d�astuzia, libertà e femminea indeci�frabilità. Costruito dal Della Porta, il Palazzo nasce infatti Ercolani, poi diventa Gottifredi, quindi Grazioli e adesso Berlusconi, anche se il Cav. occupa solo il piano nobile. Gli altri condomini oltre a diversi Grazioli e agli eredi del nobile Pupetta d�Sirignano, già «imperatore di Ca�pri», ci sono l'economista Paolo Savona, un Fondo interbancario e l'isle (istituto di scienza e tecnica della legislazione) devono essersi ormai rassegnati. Ma non è stata facile, e anzi il bello, ma anche il brutta comincia adesso. Nel cortile, sempre più congestionato di auto�mobili, è ormai difficile distinguere il fico dalle magnolie. In più, dopo la visita del premier svedese, si sono posti problemi protocollari di acco�glienza e congedo. Quando esce una macchina e ci sono i giornalisti, schiacciati ai muri, lo staff di Forza Italia li avverte, caritatevolmente: «Attenti ai piedi!». Persson è stata ospitata per una conferenza stam�pa in un locale al piano terra, detta «il Parlamentino» perché a forma di emiciclo, il cui arredamento tutta legno chiaro, drappeggi, colonne e pomi d'ottone lucidatissimo è un po' l'appetizer dello stile palatino berlusconiano. VORREI MA POSSO Sottinteso: arredare come è oppor�tuno per fare bella figura. Ora, le .scale sono abbastanza decorose, a ^parte ima terrificante testona d�bisonte fulvo con enormi coma. E la sistemazione dello spazio, affida�ta all'architetto Gioirlo Pes, non è male. Ma nei singoli pezzi di mobi�lio e nella loro distribuzione, il sospetto ispiratore è quello del�l'imitazione artificial-istituzionale, tipo mini-Palazzo Chigi, con il relativo sovrappiù di caotico am�mucchiamento: obelischi, arazzi, pomposità varie, bei quadri accan�to a croste, porcellane e trofei del Milan. Una soglia ideale stabilisce il confine tra gli uffici della presi�denza di Forza Italia e la residenza privata del Cav. In entrambi le sezioni vige un rigido culto anti-fumo, con sensori che, nel caso, faimoimbaccano del diavolo. Rive�lata di recente la presenza di un giardino d'inverno; negata quella di una palestra; in forse quella di un pianoforte a coda. Deve esserci poi ma qui la riservatezza è d'obbligo un corpo d�guardia, per la scorta. E' a via del Plebiscito che venne trovata la celebre «cimice», ma poi si scopr�che Berlusconi ne aveva fatte piazzare altre, di sua iniziativa, per beccare chi spiffera�va notizie ai giornali. DAL TEATRINO ALCiRCO Ma le inesauste suggestioni della Roma politica si colgono anche fuori dal portone. Palazzo Grazioli è in uno dei punti più rumo�rosi di Roma: ciac\k son, fischi, campa�ne, sirene varie, motorini smarmittati, autobus sbuf•' ? fanti, perfino le orri�de grida dei gabbiani ^ sul tetto del Gesù. Ta1 le degna colonna sono�ra accompagna da mesi sul marciapiede, a tutte le ore, un'umahitàmolta parti�colare che va ben oltre la con�sueta cornice di poliziotti, giorna�listi, autisti, curiosi e turisti. Pro�prio Berlusconi, cos�reattivo ri�spetto al «teatrino della pohtica», si ritrova un circo sotto casa. Se il suo intenso magnetismo porta vo�ti, è anche vero che attira molti personaggi eccentrici, d�cui la Sicurezza tiene conto, aggiornan�do le Tietv enfTy. Il militante rutelliano vestito da coniglio è ormai un ricordo, ma ora a via del Plebiscito c'è il calabrese a piedi nudi che inveisce, c'è l'avvocato azzima tissìmo detto «Erpomatay), l'architet�ta bislacco con sombrero arancio�ne in testa, l'instancabile profeta del condom, il «fotomane» (ossia un signore che fotografa tutto e tutti, per ore) e l'altro giorno s'è fatta viva anche una signora che Un ritratto di Gioachino Belli, che viveva più o meno da queste parti e in questo Palazzo ha ambientato almeno un palo di sonetti sostiene di essere la fidanzata del Cav. e che all'intimazione, invero brusca, «Ma chi te conosce?», pare si sia sollevata la maglietta dicen�do: «Però Lui queste le conosce!». Di notte tutto diventa ancora più favoloso. Durante un vertice con Fini, di colpo si è aperto il portone ed è entrata una meravighosa Bentley gialla decappottabile. Un paio d'ore dopo, come in una visione felliniana, è transitata una nutrita e vociante comitiva di turisti americani vestiti da antichi romani, non s'è ca�pito se reduci o in�vitati a un togaparty. ROMABELUANA La città, del resto, ne ha sempre viste di tutti i colori. Giusep�pe Gioachino BeUi è na�to non lontano di qui. A parziale riequilibrio del�l'esoterica gatta, a Palazzo Grazioli c'è una Madonnella, che è la stessa vanamente invocata in un sonetto da un popolano per un condannato alla fucilazione con ignominia. Ma ecco che la moglie del condannato corrompe i gmdici per ottenere la ghigliottina, ritenuta meno infamante. «Da tut�to annota BeUi si cava in Roma un soggetto di mance». Sempre da queste parti è ambientato un sonet�to, straordinario fin dal titolo: «Chi va la notte va a la morte». E' la triste storia di un poveraccio che durante un temporale scivola, ca�de e batte la testa; mentre se ne sta a apiagne a vita mozza» più o meno dietro l'attuale casa di Berlu�sconi, gli passa accanto una «car�rozza da signore». E' la sua unica speranza: «."Ferma!" gridò a un ervitore,/ Ma un a la corazza/ je lò, chi mmore mo�re, muore: cinico no (sotto cui il poe�ilegi di classe»). TE pero «vocino» era probabil�mente quello di un ecclesiastico di Curia. A Roma il dna del potere resta quello dei Papi, la monarchia avendo resistito poco più di settant'anni. Eppure il modello berlu�sconiano che si respira à Via del Plebiscito si manifesta come indub�biamente regale, al massimo azien�dale, ma pur sempre temperato dal clima capitolino; e più die di Cu�ria, o oltre che di Curia si deve legittimamente parlare di Corte. I due canoni sono comunque e in qualche modo rappresentati in lo�co dal Gran Ciambellano Letta, di orientamento curiale, e da Paolo Bonaiuti, laico Maestro di Palazzo. A loro, specie al secondo, (Letta è un orafo individualista del coman�do) fanno capo un numero cospi�cuo di operatori che confermano, anche per disciplina e professionalità, il potenziamento del ruolo e del rango degli apparati di comuni�cazione nella politica di oggi. Tre persone, guidate dall'ottimo Gasparotti, provvedono alla regia. Fanno i sopralluoghi, studiano i fondali, fissano le luci, studiano le inquadrature, costruiscono insom�ma quell'insieme di premesse simboliche e cognitive entro le quali andrà in scena il berlusconismo vivente. H sovrano detto dai suoi (di Dottore» dispone del cuoco Michele e del maggiordomo Pezzet�ti, che lo rifornisce anche di barzel�lette (in questo coprendo antichi ruoli della rappresentazione corti�giana). Grazie anche a loro Berlu�sconi nutre, nel senso che come i sovrani di un tempo dà letteral�mente da mangiare ad alleati, ami�ci e più in generale a coloro che sono ammessi. Quando non si è più ammessi, al telefono o a tavola, si è caduti in disgrazia. Le gerarchie coincidono con la vicinanza al re, che da oggi è presidente incaricato. Chiunque abbia un ricordo di come andavano le cose anche solo dieci anni fa, può farsi una passeggiativa a via del Plebiscito per constatare quanto vertiginosamen�te sono cambiate. A «casa Grazioli» c'è anche un maggiordomo che rifornisce di barzellette il padrone di casa La sistemazione degli spazi, affidata all'architetto Pes, ne fa una specie di Palazzo Chigi in miniatura Nel cortile intasato di auto è difficile distinguere il fico dalle magnolie Al piano terra è stato creato un Parlamentino in legno chiaro ^r-::!y^^}:^.-'h'^i''^^^'^^!*''rf-' Qui sotto Paolo Bonaiutl, futuro sottosegretario alla presidenza del Consiglio e, a destra, Marcello Dell'Utrl: quest'ultimo quando scende a Roma dorme a Palazzo Grazioli ^^ CiRCO estioni a si ori \k •' ? i ^ a1 no�mesi utte le ta parti�tre la con�ziotti, giorna� ii, ped è entratatley gipaioutoparl'esotGraziolih è l Palazzo o piano: un

Luoghi citati: Roma, Sirignano, Urbe, Venezia