Pantani e Cipollini: dovevamo fermarci di Giorgio Viberti

Pantani e Cipollini: dovevamo fermarci Pantani e Cipollini: dovevamo fermarci «Non contestiamo i controlli, ci offende il modo» Giorgio Viberti inviato a SANREMO La grande bici rosa è deragliata. Dopo la grottesca perquisizione di mercoled�notte negli hotel di Sanremo che ospitavano le squa�dre del Giro, ieri è stata annullata l'attesa 18" tappa sulle montagne piemontesi per l'ammutinamen�to dei corridori. Prima avrebbero voluto sospendere definitivamen�te la corsa, poi si sono ammorbidi�ti: oggi ripartiranno da Alba diret�ti a Busto Arsizio. L'aveva anticipato. Pantani, dopo l'incontro carbonaro di mer�coled�notte con l'altro «capopo�polo» Cipollini: «Incredibile. Ma domani ne vedrete delle belle». Cos�è stato ieri, con i corridori riuniti dalla prima mattinata in un salone dell'Hotel Astoria a meditare vendette e strategie di lotta. Contro chi? Non certo con�tro l'antidoping, da loro stessi accettato come unico strumento per sconfiggere i recidivi del cicli�smo chimico e farmaceutico. Il modo in cui è stata portata a termine l'operazione antidoping ha scosso e indignato �corridori. Proprio Pantani e Cipollini sono stati i portavoce del gruppo. Davvero il Giro ha rischiato per la prima volta nella sua storia di essere sospeso? CIPOLLINI: «Certo, volevamo tornarcene tutti a casa perché non si trattano cos�le persone. Alle 4 di mattina c'erano ancora dei corridori che firmavano i vertali dei Carabinieri b d^lla Finanza. Il giomo dopo avremmo dovuto affrontare una tappa di 7 ore che prevedeva la sveglia alle 6,30 e due salite durissime da scalare. Cose da matti». PANTANI: «Sono stati violati i diritti dell'uomo con un'azione subdola e poi plateale. Si sta andando oltre i limiti. Non discu�to la necessità di certe indagini', ma qui sono state tirate in ballo anche persone che non c'entrano e con modi inopportuni. Abbia�mo subito un vero sopruso». Ma per andare a segno i controlli devono essere fatti nei tempi giusti, come alla vigilia di una tappa decisiva. CIPOLLINI: «Sì, ma senza andare ad aprire anche i giocattoli dei nostri figli per vedere se nascon�dono qualcosa». PANTANI: «Mi risulta che la Finanza abbia messo microfoni e persino minitelecamere nelle stanze. Non siamo nemmeno libe�ri di girare in mutande senza essere visti». Volevate interrompere il Gi�ro, invece si riparte: il grup�po non è stato compatto? CIPOLLINI: «Era pronto un co�municato, avevamo deciso di so�spendere il Giro, poi il patron della corsa Castellano e il diretto�re della Gazzetta dello Sport, Cannavo, ci hanno convinti a recedere. Meglio così, per il cicli�smo, per certe piccole squadre che rischierebbero di chiudere se non finisssero la corsa. E natural�mente anche per la gente, che mi auguro ci capisca e continui a seguirci. A tutti gli appassionati cuneesi chiediamo scusa, ci di�spiace molto». PANTANI: «Pensavo che in noi ci fosse maggior consapevolezza sulla necessità di un atto di forza, invece alla fine hanno prevalso gh interessi degli sponsor. Io la pensavo in modo diverso, spera�vo che fossero con me anche i direttori sportivi». Il Pirata, ap�parso molto deluso, durante l'as�semblea era stato duro verso le «colombe» e il direttore Cannavo, sbottando anche in un eloquente «mi sono rotto le scatole». Qual è stato l'elemento deci�sivo che vi ha convinti a risalire in bici? CIPOLLINI: «L'umanità e la professionalità di Cannavo e soprat�tutto di Castellano. Sono persone esperte, che non credo abbiano voluto strumentahzzarci. Co�munque è già stato un segno importante aver annullato la I8a tappa». PANTANI: «Semplicemente ci siamo dimostrati ragionevoli, an�che se credo che la storia non finisca qui e che possano esserci ancora iniziative del genere». Cosa cambia, dopo l'annulla�mento della tappa e questa dimostrazione clamorosa? CIPOLLINI: «Forse abbiamo sco�perto maggior compattezza nel gruppo. Il ciclismo non potrà che mighorare, continuando a curare i suoi mah». PANTANI: «Questo episodio ha dato un segno al ciclismo del futuro. C'è ancora tanta passione da parte della gente, non disperdiamola». Ma anche questa voltail Pirata è parso freddo e distaccato, come selacosanonlo riguardasse più. Non comunque in questo Giro, che Pantani abbandonaugualmente a causa delle possi-me condizioni di salute: oggi saràsottoposto a un check-up alle vierespiratorie. Riunione fiume dei ciclisti ieri mattina a Sanremo A destra un primo piano di Pantani, sotto Cipollini circondato da tutti gli altri corridori

Luoghi citati: Busto Arsizio, Sanremo