Belgrado novecento cadaveri inchiodano Milosevic

Belgrado novecento cadaveri inchiodano Milosevic I resti umani scoperti nei pressi dell'aeroporto militare, accanto al complesso residenziale riservato alle forze speciali Belgrado novecento cadaveri inchiodano Milosevic Giornale rivela che sarebbe stata trovata una fossa comune, il governo indaga Ingrld Badurina ZAGABRIA Dagli ottocento ai novecento cada�veri di civili kosovari e guerriglieri dell'Uck sarebbero sepolti in alcune fosse comuni ritrovate nei pressi di Belgrado. Ad affermarlo è il settima�nale serbo «Nedelnji Telegrafi» che precisa che le fosse si trovano nel sobborgo di Batajnica, sede dell'ae�roporto militare di Belgrado nonché del complesso residenziale riserva�to alle forze speciali dell'esercito jugosla\ Pur non confermando né il luogo dove .sono state rinvenute le fosse, né il numero delle vittime sepolte, il ministro degli intemi serbo Dusan Mihaj lo vie ha ammes�so ieri che la polizia ha preso in custodia una zona dove ha aperto le indagini. «Vedremo il risultato delle esumazioni» ha detto Mihajlovic, lasciando intendere che gli scavi sono effettuati in almeno due locali�tà di cui « si vei rà presto a sapere». Due giorni fa il ministro aveva annunciato che il 31 maggio era iniziata l'esumazione della fossa in cui erano stati gettati i cadaveri degli ottsntasei albanesi ritrovati in un camion frigorifero affondato nel Danubio nella primavera del '99. Alcuni pescatori avevano avvistato il camion sommerso nelle acque. Al momento in cui il veicolo è stato estratto dal fiume uno dei sommoz�zatori che aveva partecipato al suo recupero ha intravisto l'agghiac�ciante contenuto: corpi di vecchi, donne e bambini accatastati l'uno sopra l'altro. Ma le autorità serbe avevano immediatamente fatto spa�rire i cadaveri distruggendo il ca�mion con l'esplosivo. Il regime di Milosevic faceva di tutto per elimi�nare le tracce dei crimini commessi dalle sue truppe nel Kosovo. Oltre alle migliaia di morti ritrovati nella regione stessa, almeno ottocento uomini, donne e bambini albanesi sarebbero stati uccisi e trasportati fuori dal territorio kosovaro. Finora nessuno sapeva dove era�no sepolti. Forse potrebbero trovar�si nelle fosse rinvenute dalla polizia di belgrado nelle ultime settimane. «Sicuramente la testimonianza del�l'ex presidente Milosevic sarà deter�minante per stabilire la verità» ha dichiarato il ministro. Secondo il «Telegrafi), che dispone di fonti vici�ne alla polizia, Milosevic aveva deciso di nascondere le vittime dei massacri nel Kosovo alla vigilia dei bombardamenti della Nato. La deci�sione scrive il giornale fu presa nel «Beh Dvor» (d Castello Bianco), l'ex residenza reale adibita a ufficio presidenziale. Proprio come le trup�pe naziste di Adolf Hitler che verso la fine della Seconda guerra mondia�le, con l'avanzata degli alleati, ave�vano tentato di occultare i loro crimini, anche l'ex padre della pa�tria voleva coprire le stragi di alba�nesi prima dell'intervento della na�to. E per farlo aveva convocato nel palazzo i suoi fedelissimi. All'incontro, come viene ricostru�ito dal giornale, hanno preso parte l'ex ministro dell'interno Stojiljkovic, incriminato dal tribunale del�l'Aia, l'ex capo dei servizi segreti Rade Markovic, che si trova attual�mente in prigione, l'ex capo della polizia DjorQjevic,,e non meglio precisati rappresentanti militari. Se�condo il ministro invece i vertici dell'esercito erano del tutto estra�nei alla vicenda delle fosse segrete. Alla domanda diretta se il contenu�to dell'articolo pubblicato dal setti�manale è corretto Mihajlovic ha risposto: «Chiedetelo all'autore. Co�munque lo saprete presto». Di fronte ad una svolta dramma�tica si trova la Macedonia dove la notte scorsa sono stati uccisi cinque soldati ed altri sei sono rimasti feriti in un'imboscata dei guerriglieri del�l'Uck, sulle montagne a ridosso di Tetovo. Di fronte a quest'ultimo incidente il primo ministro di Skopje, Ljupce Georgievski, ha deci�so di chiedere al parlamento la proclamazione dello stato di guerra. «Questo ci permetterà di arruolare tutti gli uomini abili alle armi e di combattere più efficacemente i ter�roristi albanesi» ha detto il portavo�ce del premier. «La dichiarazione dello stato di guerra andrebbe sol�tanto a vantaggio degli estremisti e non aiuterebbe a risolvere la crisi attuale» ha ribadito da Bruxelles il responsabile della politica estera dell'Unione Europea Solana che ha chiesto ancora una volta alle autori�tà macedoni di ricorrere al dialogo. Ma la tensione nel paese cresce di ora in ora. Ieri pomeriggio si è sparato nelle vicinanze della resi�denza del presidente Tr^jkovski. Centotrentamila abitanti di Kumanovo sono rimasti senz'acqua. I gueiriglieri dell'Uck, che controlla�no una diga sovrastante la città, hanno chiuso le condutture lascian�do i rubinetti a secco.

Luoghi citati: Aia, Belgrado, Bruxelles, Kosovo, Macedonia, Skopje