Pisanu deluso, Viminale addio

Pisanu deluso, Viminale addio S iA..pLO.C,aAraiCQZZfSE,p.g,L^CQLQ,iMNELLO« Pisanu deluso, Viminale addio L'ex capo dei deputati azzurri: nmsgpmto personaggio Aldo Camillo ROMA CHE non si lamenti troppo; ad altri sardi rivali di Cossiga e dei suoi ascendenti andò an�che peggio. Il sicario che attentò alla vita del bisnonno don Beppe Ladu, per dire, fu trovato «sgozzato da orecchio a orecchio»; quindi, come tiene a precisare l'ex capo dello Stato nelle sue memorie, «con sfregio». Perdere il Viminale al confronto è pena lieve per Beppe Pisanu, anche se certo brucia.lasciarlo a Scajola mica a Fouché, cioè a un uomo che avrà «i coghoni», per dirla sempre con l'ex capo dello Stato, ma che quando Pisanu già veniva convocato all'alba da Moro, dopo aver passato la notte a raccoghere le confidenze di Zaccagnini sulle prospettive del compromesso stori�co, si occupava delle Usi dell'Impe�riese. Sconta, Pisanu, quell'aura congenita di moderazione, che non lo predispone alla strategia dell'ur�to che Berlusconi pare aver scelto. Ieri mattina, ad esempio, sospirava melanconico di non essere «uomo da competizioni olimpiche». E poi: «Non sonò solito sgomitare». E anco�ra: «Mi prenderò un meritato perio�do di riposo», che era anche un modo per ricordare al Cavaliere il lavoraccio compiuto come capo dei deputati, da cui si è congedato l'altro ieri con un pianto. Poi Berlu�sconi è venuto, l'ha preso sottobrac�cio, se l'è portato a casa e l'ha intrattenuto per quattro ore, al termine delle quali, se non il Vimi�nale, qualcosa Pisanu deve aver strappato. Lui però dissimula: «So�no sempre dell'umore di stamatti�na. Pessimo? No: mi piacerebbe trasmétterle uno smagliante soni: so, ma al telefono non ci riosco. E la penso allo stesso modo: non ho nulla a che fare con la ressa che si è scatenata. Che si chiacchieri pure; ma di altri. 0 vogliamo negare anche a chi fa politica da un po', e a un livello non infimo, il diritto di chiamarsi fuori dalla ressa?». Ottimo invece l'umore di Cossi�ga. «Oggi sono più sereno» annun�cia. «Ho appreso che Pisanu andrà a prendersi un periodo di riposo. Ne sono contento per l'ex amico e ancor più per il paese». L'altro ieri, ancora in ansia, aveva dichiarato: «Chi non vorrei nel governo? Pisa�nu. Se lo sapessi scelto per l'Interno andrei a dormire meno tranquillo delsolito». Poi un appello alle prero�gative quirinalizie: «Spero che Ciampi ne faccia buon uso». E non è il timore di quel che l'ex amico (definito anche, con Tacito, «monu�mento vivente di ingratitudine») potrebbe trovare nei cassetti del Viminale, e dell'uso che potrebbe fame, ad agitare l'animo di Cossiga. Già quando si discuteva la succes�sione a Violante fece sapere che «la candidatura Pisanu servirebbe, per l'ilarità generale con la quale sareb�be accolta, a sollevare il depresso umore del paese dopo le elezioni», E, quando la candidatura parve prendere corpo: «Non credo che l'Italia, pur con tutte le sue colpe e imperfezioni, si meriti Pisanu presi. dente della Camera». Qualora poi non fosse stato chiaro, «per la vene�razione che ho per la storia costitu�zionale di questo paese, e per il rispetto profondo che nutro per le sue istituzioni, non voterei mai un voltagabbana quale Beppe Pisa�nu...». Sui motivi di tanto dileggio per il corregionale (e quasi concittadino, essendo Pisanu nato a Ittiri, provin�cia di Sassari, il 2 gennaio 1937), i leader postdemocristiani rievocano un episodio del '94. Quando Cossiga si batté per farlo eleggere con il Polo («cosa che ottenni da Berlusconi battendo i pugni sul tavolo», e pare finanziando anche l'acquisto di una costosa pagina promozionale su un quotidiano sardo). Con l'accordo die alla Camera il figlioccio avreb�be ingrossato le fila del Ccd; avendo in animo l'ex presidente un'operazione analoga a quella poi riuscitagli con l'Udr. Ma il «monumento vivente di ingratitudine», ha ricor�dato nei giorni scorsi Cossiga, subi�to dopo passò a Forza Itaha, «all'in�segna del vecchio detto sardo per cut "se di greppia si deve trattare, meglio grande che piccola'»,. Pisanu replicò con un altro detto sardo: «Porto pesce». Richiesto di traduzio�ne, spiegò trattarsi di «risposta da dare agli inopportuni cui non si vogliono far sapere gli affari pro�pri»; dove inopportuno però non era l'ex capo dello Stato, ma i compilatori di totoministri. Con lo�ro ieri mattina Pisanu è stato più generoso, comunicando il proprio ritiro (dalla ressa, non dal governo). Il suo gfogo seguiva di poche ore quello di Pietro Lunardi, Allarmato dalla scomparsa della propria foto dal suddetto totoministri, l'ingegne�re aveva cominciato a telefonare in via del Plebiscito. Invano. Sempre più insospettito, alla vista della foto di Pisanu sulla casella «Infrastruttu�re» ha perso la pazienza: «Un politi�co al mio posto? Berlusconi ne risponderà agli italiani». «Ma per�che Lunardi mi tratta da usurpato�re» mormora Pisanu al telefono, «se neanche lo conosco?». Mesta guerra tra disillusi. La vicenda di Lunardi è stata accostata da alcuni deputati cinefili alla trama di «Luci della città», dove il miMardario,invita il passante nella sua reggia la sera e il mattino dopo passata l'euforia lo fa caócite dai ' servitóri; quella di Pisanu, a «Il secondo tragico Fantozzi»,'dove'il ragionier Ugo viene elevato ai massimi ranghi aziendali nella fattispecie: Montecitorio, Viminale ^rawr poi perdete uno a mio i simboji (tìel potere* Compresa la pianta di ficus e D naif jugoslavo. Evocazioni ingiuste, visto che per •entrambi qualcosa àllafiitósi trove�rà. Se poi Pisanu dovesse prendersi davvero un periodo di riposo, sarà sempre sorte migliore, di quella toccata al duca dell'Asinara, altro sventurato messosi sulla strada de�gli avi di Cossiga e di altre famighe nobiliari sarde (tra cui i Flores già allóra noti giustizialisti), il quale, ricorda sempre l'ex capo dello Stato nelle memorie,, non solo fu ucciso, «il che sarebbe stato normale», ma fii ucciso «non normalmente»: ven�ne cioè «legato e sistemato in un forno pieno di legna incandescen�te». Dopo quattro ore con Berlusconi: «Mi chiamo fuori dalla ressa» Cossiga ironico con l'ex amico: «Si riposa? Ben per lui e per il Paese» Giuseppe Pisanu: nella scorsa legislatura astato il capogruppo di Forza Italia alla Camera

Luoghi citati: Italia, Ittiri, Pisa, Roma, Sassari