Veneri, anemoni e paesaggi nei dipinti di Sobrero

Veneri, anemoni e paesaggi nei dipinti di Sobrero ROMA Veneri, anemoni e paesaggi nei dipinti di Sobrero Alla Galleria d'Arte Moderna ritorna l'artista torinese che piaceva a Soldati Marco Vallerà ■i curioso e quasi inspiegabiEl le il destino di certi artisti «minori», interessanti e gradevoli, che sembrano comunque destinati a rimanere minori e trascurati, ogni volta dannati al maledetto meccani�smo della «riscoperta», quasi una coazione a ripetere, che alla fine non muta mai la situazione. Per esempio, il torinese Emilio Sobre�ro ( 1890-1 964)' che si è già merita�to una bèlla retrospettiva curata da Francesco Poh al Circolo degh Artisti. Sobrero ha avuto un ruolo non trascurabile nella Torino casoratiana e gobettiana degh anni Venti, e nel vago clima del Nove�centismo piemontese (e poi roma�no), è presente in tutte le determi�nanti mostre dell'epoca, accanto al novarese Maestro delle uova metafiche e al Gruppo dei Sei, con cui non si è mai voluto fondere, probabilmente non meno pittore di Galante o di Faulucd, elogiato da critici illustri come Lionello Venturi, Giacomo Debenedetti e dal Suo esegeta-scrittore. Mario Soldati. Ebbene, ogni volta che ricompare un certo numero di sue opere ci si domanda come possa essere eoa rimosso e deglu�tito dall'indifferenza della Storia. Forse proprio perché non riusci�va o voleva rientrare nei gruppi ufficiah, di facile etichettabihtà? Allievo di Leonardo Bistolfi (più il pittore che non lo scultore) assai vicino alle astrazioni essenziah di Casorati, Sobrero moltiplica as�sonnati paesaggi piemontesi ri�tratti deheati di anemoni e Veneri in gesso, assorti autoritratti im�piombati nel silenzio e meditazio�ni cézanniane di nature morte, che hanno una loro incontroverti�bile malia, come ancora si rivela in questa rassegna di quasi-inediti. In quella «flessione monodica dei contorni e della preziosa piat�tezza dei timbri», quasi primitiviStica, come efficacemente ha scrit�to Soldati. Un autoritratto di Emilio Sobrero Emilio Sobrero. Da Torino à Roma. Roma. Gallerìa d'Arte Moderna. Orario 8,30-19,30 Sino al 13 giugno.

Luoghi citati: Roma, Torino