Agnolottini con il pizzicotto e terrina di sella di coniglio

Agnolottini con il pizzicotto e terrina di sella di coniglio Agnolottini con il pizzicotto e terrina di sella di coniglio Al dolce: bignè di crema al limone, arance caramellate, e straordinario e morbido torrone fatto in casa RISTORANTE San Marco DI là dalle siepi si sentiva la vigna e si vedevano le canne: è questa la bellezza di Canelli. Sem�bra di essere lontano, in un paese diverso, e la collina non è più la collina, anche il cielo è più chiaro, come quando fa sole e piove insieme...". Le parole di Cesare Pavese, monumento alla lingua italiana ed alla nostra memoria, si aprono nel cortese .elegante cartoncino con il quale vi sarà portato il conto. Avrete speso 100-110.000 lire e sarete felici perché qui avrete trascor�so due ore importanti per chi, come voi e come noi, vuole "ricordare le usanze del passa�to, i sapori che non dobbiamo dimenticare, le materie prime che non possiamo lasciarci usur�pare". Sì,perché il ristorante di Pier Carlo e Mariuccia Ferrerò, lui in sala con educato rispetto e ac�corta professionalità, lei in cuci�na con bravura sempre maggio�re, non è un ristorante, è un faro di italianità. Se voi ad un ospite, ad un amico straniero volete far conoscere la cucina italiana ve�ra, non dovete dimenticare que�sto angoletto appartato di Canel�li, nel lungo vialone alberato che sale alle spalle dell'ospeda�le. Qui trovate la cucina del cuore per un posto dell' anima: una volta era stallaggio, accan�to alla chiesetta dedicata al�l'evangelista. In quella chiesa venivano le donne, con i bachi da seta in grembo, a pregare per il raccolto dai gelsi; oggi ci si viene per incontrare le leccor�nie della memoria. T come Terra, T come tradi�zione, T come territorio: che dire se no di quel piatto che è stato recuperato e che da poco trovate in questo locale, quegli agnolotti "del plin", cioè fatti con il "pizzicotto", che non solo sono buonissimi come pasta, come ripieno, come equilibrio, ma che arrivano a tavola, come un tempo, "al naturale", cioè avvolti celati e coperti dal tova�gliolo: voi lo aprite e gustate una delizia e la nostra storia. Amateli questi due ristorato�ri piemontesi per le loro serate della tradizione, a tema, per queir aria di intima, calda rac�colta cordialità che si respira tra queste mura, oltre l'ingresso raccolto che apre un ninnolo: il caminetto acceso d'inverno, il salottino d'entrata, le tendine ricamate, i vetri deUe finestre istoriati... "Coperto, servizio, stuzzichini, piccola pasticceria e torrone casalingo sono inclusi nei prezzi": anche questo vuol dire professionalità. Ed ecco, allora, il succulento inizio a base di stuzzichini, tra frittatina alle erbe, crostini e bruschette, e poi la terrina di sella di coniglio con soave filangè di verdure, il tortino di asparagi gratinato al formaggio Rasche�rà, gli gnocchi di patate al Castelmagno, il baccalà dorato, il capretto arrosto, cose che io ho accompagnato con il Barbera d'Asti Pomorosso 1997 scelto in una carta dei vini che è di piasi Ica ma che è anche una commovente rassegna del me�glio del territorio (se non finite la bottiglia, in base all' idea di Buia Stupa, potete anche portarvela a casa). Al dolce, bignè di crema al limone, arance cara�mellate, grande piccola pasticce�ria e straordinario tLirrone mor�bido fatto in casa. Ultima prova: 21-4-2001 SAN MARCO Canelli (Astì),via Alba 136 Tel. 0141.823544, fax: 0141.829205 e-mail: rist_sanmarco@libero.it Chiuso marted�sera e tutto mercoledì, Carte di credito: AE, CS, DC, EU MC, VISA, Bancomat Voto: 15/20

Persone citate: Barbera, Cesare Pavese, Mariuccia Ferrerò

Luoghi citati: Asti, Buia, Canelli, Castelmagno