Anche Internet «tifa» Blair di Francesca Paci
Anche Internet «tifa» Blair LA GRAN BRETAGNA VERSO LE ELEZIONI: ALLE URNE GIOVEDÌ' Anche Internet «tifa» Blair Laburisti e libemldemocralici organizzano sulla Relè il «voto tattico» per sconfiggere in lutti i collegi a rischio l'avversario conservatore Francesca Paci inviata a LONDRA Il cantante inglese Billy Bragg, candidato laburista nella circo�scrizione Dorset West, è il pio�niere della politica digitale. La sua campagna l'ha fatta porta a porta nei quartieri, ma per rac�cogliere "voti tattici" è andato online. Dal sito www.votedorset.net, Billy chiede ai cybersupporters un "patto elettronico": sostenere il campione liberaldemocratico che nel suo collegio ha più chance di superare l'av�versario conservatore. In cam�bio, garantisce che il libdem Richard Denton-White gli sta rendendo il favore nel Dorset South. "In pochi, giorni ha detto domenica all'Observer sono stato contattato da oltre 10 mila ragazzi che chiedevano informazioni". Gioved�7 giugno poco meno di 60 milioni di elettori andran�no alle urne in Gran Bretagna per il rinnovo del Parlamento. La vittoria del labour party, secondo i sondaggi, è scontata. Ma le segreterie dei partiti, allarmate dall'astensionismo che per la prima volta dal 1918 minaccia di portare la percen�tuale dei votanti al di sotto il 70 per cento, battono tutte le stra�de. Compresa quella che passa dal web. "Dopo le presidenziali ameri�cane non possiamo più ignorare l'impatto di internet sulle istitu�zioni e sulle vicende elettorali", spiega Stephen Ward lettore di economia politica all'European Study Research Institute dell' Università di Salfort. "La sfida tra Gore e Bush insegna che nell'era digitale i candidati devo�no fare i conti con la Rete". Anche in Italia le ultime elezioni hanno avuto grande successo online. Uno studio del�la Jupiter Mmxi rivela che tra il 7 e il 13 maggio circa 5,5 milioni di utenti si sono collegati a internet: di loro, uno su quattro ha consultato un sito politico. Westminster, il parlamento inglese, osserva e impara: la performance di Jesse Ventura eletto due anni fa governatore del Minnesota attraverso un network di cyberfan e una va�langa di e-mail, ribadisce che il fine giustifica i mezzi. Anche quando il mezzo si chiama inter�net e, a detta del giornalista freelance Derek Draper consu�lente di Peter Mendelson nella progettazione del New Labour, "non appassiona affatto la mag�gior parte dei parlamentari anglosassoni". Negli ultimi cinque anni quasi tutti i partiti nazio�nali sono approdati sul web. Ma basta spostarsi sul piano locale per ridimensionare lo sbarco: appena il 10, 15 per cento delle sezioni laburiste e Tory gestisce un proprio sito. E l'impressione è che i promotori non ci abbia�no investito molto sopra. Secon�do una ricerca dell'Institute of Economie Affairs si tratta per lo più di homepage "inept, flaccid, mildly comic in its ineptitude", inadeguate, flaccide, piuttosto comiche nella loro incompeten�za. Dal canto loro gli inglesi, "annoiati" come si definiscono dalla politica, non fanno sconti a quella in Rete. Un terzo dell' elettorato naviga frequente�mente online dal 1997 a oggi gli utenti sono passati da 3 a 10 milioni ma la maggior parte usa il web per fare shopping. cercare informazioni sportive o cliccare su siti pornografici. Un' indagine dell'Industriai Society pubblicata nei giorni scorsi dal sito Ananova, conferma che la campagna elettorale inglese del 2001 ha lasciato freddo il popo�lo del net: solo il 2 per cento degli intervistati è andato a dare un'occhiata dentro un sito politico. David Felton nello speciale elezioni dell'Independent sostie�ne che i tempi non sono maturi. "Bisognerà aspettare ancora 5 o 6 anni prima che i partiti riesca�no a catturare l'attenzione dei cybemauti". Intanto c'è chi si organizza all'antica: John Bumett, candi�dato liberaldemocratico nel Torridge e West Devon, appartiene a quella lista ideale di libdem che si definisce "non-high-te�ch". Nell'attesa di venir scalzato dalla tecnologia, dice, si mette in Rete. "La mia però", scherza facendo un gioco di parole. "La Rete fatta da me, mia moglie, i miei quattro figli, i volontari che ci aiutano a fare la campa�gna e ovviamente gli elettori". Vale a dire: programmi distribu�iti nei mercati e all'uscita dalle chiese, porta a porta di 6 o 7 ore al giorno per volahtinare mani�festi e raccogliere le richieste della gente, un centinaio di lettere a cui rispondere a mano tutte le sere. Scarpe risuolate, non ancora software. ■ Su Tony Blair tutti 1 sondaggi sono concordi: stravincerà le elezioni in Gran Bretagna
Luoghi citati: Gran Bretagna, Italia, Londra, Minnesota
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