I guerriglieri decapitano due ostaggi e fuggono

I guerriglieri decapitano due ostaggi e fuggono Bimbi usati come scudi umani. La presidente Arroyo aveva detto: «Devono arrendersi o moriranno» I guerriglieri decapitano due ostaggi e fuggono Filippine, rotto l'assedio dell'ospedale dove erano stati bloccati MANILA Un ostaggio decapitato, un altro fatto a pezzi a colpi di machete, bambini utilizzati come scudi umani per rompere l'assedio dei militari; ora è di nuovo in fuga nella giungla dell'isola filippina di Basilari il commando di «Abu Sayyaf» che da due giorni era barricato in un ospedale e in una chiesa della terrorizzata cittadi�na di Lipatan. I ribelli dello spietato gruppo secessionista islamico hanno con loro almeno 11 dei 20 prigionieri sequestrati il 27 maggio scorso sull'isola di Palawan, a quasi 400 chilometri di distanza. Nove so�no fuggiti, ma il commando avrebbe rapito e portato con sé anche un medico, sua moglie e alcune deUe 200 persone che erano rimaste intrappolate nell' ospedale. II presidente filippino Gloria Macapagal Arroyo sabato aveva annunciato che nell'assedio era rimasto ucciso Khadafi Janaljani. «Se gh altri non si arrendono, faranno la stessa fine», aveva detto in un messaggio radiofoni�co alla nazione. Sulla morte di Janaljani, fratel�lo minore del fondatore del grup�po ucciso dalle forze di sicurezza nel 1999, i guerriglieri non si sono pronunciati. Hanno preferi�to parlare con i fatti, beffandosi nuovamente di centinaia di mili�tari. Con il favore delle tenebre, altri 100 guerriglieri sono spun�tanti dalla boscaglia tropicale e hanno attaccato le forze di sicu�rezza. I circa 60 uomini sotto assedio nell'ospedale e in una vicina chiesa sono stati fulminei: hanno radunato alcuni bambini e altri ostaggi e, servendosi di loro come scudi umani, si sono dile�guati neUa notte. Il generale Edilberto Adan, il portavoce militare, non ha potu�to che confermare quello che già avevano riferito alcuni testimo�ni. «Sono arrivati altri ribelli e ci hanno presi alle spalle», ha detto. L'ufficiale ha poi precisato che i tre cittadini americani rapiti il 27 maggio sono ancora in mano al gruppo guenrigliero. Tra loro vi sono due missionari protestanti. I due ostaggi uccisi, entrambi filippini, sono stati ritrovati in un villaggio non lontano da Lipatan. I loro corpi erano orrendamente mutilati. A uno di loro era stata mozzata la testa. Un portavoce della polizia ha detto che erano morti almeno da due giorni. I ribelli probabilmente h hanno eliminati venerd�quando, dopo cinque giorni di fuga, le forze di sicurezza li avevano intercettati alle porte di Lipatan, cittadina della provincia di Basilan a oltre 800 chilometri da Manila. La fuga del commando rappre�senta un pesante smacco per i militari. Non solo i guerriglieri sono fuggiti sotto loro naso, ma nella caccia agli ostaggi di Pa�lawan l'esercito ha perso almeno 16 uomini, compreso un capita�no. I nove rapiti che sono riusciti a fuggire hanno fornito testimo�nianze da brivido e hanno detto che non è con i militari che gh altri possono sperare di salvarsi. «Mi appello alle forze di sicurez�za perché interrompano le opera�zioni ha detto Teresa Ganzon, una degli ostaggi o per i nostri compagni di sventura non ci so�no speranze». II gruppo «Abu Sayyaf» è stato fondato all'inizio degh '90 da Abdulrajak Abubakar Janjalani: vorrebbe creare uno Stato islami�co nell'isola di Mindanao, nel Sud deUe filippine. Conta attual�mente un migliaio di seguaci e compie azioni di guerriglia estre�mamente violente. Il più grave fatto di sangue rivendicato dal�l'organizzazione risale al 1995, quando i guerriglieri diedero l'as�salto alla località di Ipil, a maggio�ranza cattohea. Vennero massa�crati 53 civili inermi. [Ansa]

Persone citate: Abu Sayyaf, Abubakar, Arroyo, Edilberto Adan, Gloria Macapagal Arroyo, Teresa Ganzon

Luoghi citati: Filippine, Manila