Skopje propone la pulizia etnica «civile»

Skopje propone la pulizia etnica «civile» Skopje propone la pulizia etnica «civile» «Scambio di terre e popolazione con Tirana» Ingrid Badurina ZAGABRIA Uno scambio volontario di popola�zioni e tenitori: secondo un grup�po di accademici di Skopje questa è l'unica soluzione pacifica per mettere fine alla guerra civile fra macedoni e albanesi. La proposta, di cui illustri intellettuali del Pae�se hanno discusso ah'Accademia deUe scienze e deUe arti, e che è stata pubblicata dal quotidiano Vecer, prevede in sostanza ima pulizia etnica non violenta. A scambiarsi uomini e terre sareb�bero la Macedonia e l'Albania. Una cartina sommaria, pubblica�ta dal giornale, spiega quali sono le regioni più adatte al baratto. Secondo il piano, Skopje dovrebbe rinunciare a una parte della Mace�donia occidentale, compresa Debar, una parte della zona di Gostivar, che gravita verso la monta�gna di Sar, la valle del fiume Vardar, compresa la città di Tetovo, dove abita la stragrande mag�gioranza degli albanesi. In cam�bio, l'Albania dovrebbe cedere la sua parte dei laghi di Ohrid e Prespa,'le locahtà di Podgradec e Mala Prespa, dove abitano moltis�simi macedoni. In più, gh albane�si che attualmente vivono nella zona di Kumanovo, dove si sono intensificati i combattimenti fra le truppe macedoni e i ribelli dell'Uck, quelli che risiedono nel�la capitale Skopje e neUe città di Bitola, Veles, Kicevo e Struga, si dovrebbero trasferire neUe regio�ni cedute all'Albania, mentre i macedoni di Tetovo, Gostivar, Polog e Debar andrebbero a insediar�si nella capitale e nelle altre città svuotate dagli albanesi, che rimar�rebbero nel territorio macedone. Il tutto deve però essere realizza�to con «un approccio civile», sen�za spargimento di sangue, senza nessuna forma di costrizione, ma unicamente su basi volontarie. I trasferimenti volontari della po�polazione sarebbero finanziati an�che con l'aiuto della comunità intemazionale. «La Nato, l'Unione europea e la comunità intemazionale pre�mono affinché gh Stati nati dal�l'ex Federazione jugoslava siano multietnici, ma questo non fun�ziona. Per questo è assurdo insi�stere affinché la crisi in Macedo�nia venga risolta nello stesso modo», afferma la fonte accade�mica di Vecer che ha voluto mantenere l'anonimato. «Quah saranno i risultati della guerra che la Macedonia sta combatten�do contro i terroristi albanesi se alla fine saremo nuovamente co�stretti alla multietnicità e a una coesistenza artificiale che non funzioneranno mai?». E ancora: «Albanesi e macedoni sono due civiltà diametralmente opposte, si differenziano per religione, lin�gua, usi e costumi». Prevedendo reazioni infiamma�te alla proposta deh'Accademia macedone deUe scienze e deUe arti, il giornale ha pubblicato an�che le risposte a un primo sondag�gio condotto fra pohtici e cittadini di Skopje. «Si tratta soltanto di | ima delle ventidue opzioni possi�bili per risolvere la crisi attuale», ha precisato il presidente deh'Ac�cademia, Efremov, aggiungendo che la proposta è stata presentata, in forma non ufficiale, ai coUeghi dell'Accademia deUe scienze di Tirana. «Non so chi abbia autoriz�zato questa gente a parlare di queste cose. Penso che sia scanda�loso. Nessuno ha dato a nessuno il diritto di cedere neanche un centi�metro del territorio della Macedo�nia. Lo farebbero quelli che sono pronti a svendere la sovranità e l'integrità dello Stato», risponde furioso Retar Gosev, leader del partito Ldp. Più conciliante il presidente del Parlamento mace�done Stojan Andov, che ritiene prematuro ogni commento, ma giudica la proposta come un'idea dall'approccio civile che dev'esse�re analizzata perché non impone un cambiamento violento deUe frontiere. Di parere contrario 0 leader dei socialdemocratici Ivanov: «La pohtica mondiale si basa sull'inviolabilità dei confini, ab�bandonare questa posizione sa�rebbe letale per la Macedonia». Secondo la Costituzione mace�done, i confini possono essere cambiati soltanto con un referen�dum popolare confermato poi dai due terzi dei voti al Parlamento. Ma per alcuni degli intervistati si tratta di un'idea geniale. Eppure non è un'assoluta novità. Nel lontano 1937, Vaso Cubrilovic, un altro intellettuale, ma apparte�nente ah'Accademia deUe Scienze di Belgrado, aveva lanciato un progetto analogo per risolvere «la questione albanese»: la sua puli�zia etnica, cioè 0 trasferimento degh albanesi dal Kosovo, preve�deva però l'uso di tutti i mezzi disponibili, compresa la violenza, il sequestro delle terre e la distra�zione totale dei loro viUaggi, che dovevano essere incendiati e rasi al suolo. L'idea lanciata da un gruppo di membri dell'Accademia delle Scienze: «La convivenza non funzionerà mai»

Persone citate: Debar, Efremov, Mace, Macedo, Stojan Andov