www.santantonio, il frate predica sulla Rete

www.santantonio, il frate predica sulla Rete Il rettore della Basilica di Padova: «Milioni di fedeli potranno incontrarsi nel suo nome» www.santantonio, il frate predica sulla Rete Brunella Giovara MILANO SANT'ANTONIO sarebbe contento. Sarò presuntuoso ma secondo me è così». Poteva non finire sul Web, un santo che «è stato un grandissimo comu�nicatore ed un affascinante oratore»? Infatti ci è finito: www.santantonio.oi-g, un che e'si entra nel portale verticale creato dal Messaggero di Sant'Antonio, da sempre portavoce della Basilica di Padova e dei suoi Frati. Il «presuntuoso» padre Domenico Car�minati, che della Basilica è rettore, la definisce «una sfida, con la tradizione religiosa e con noi stessi, per il carattere fortemente innovativo che questo stru�mento comporta e per il ruolo concreto che i frati avranno nell'aggiomamento e nel controllo di questo strumento di comunicazione». Sfida è sempre la parola giusta, parlando di Internet. Ma lo è ancor più assieme al controllo parlando di religione, persino per i comunque mo�dernissimi frati di Sant'Antonio. Cam�biano i ruoli (e cos�capita di conoscere un ragazzone in tonaca che si presenta «piacere, sono padre Paolo, project leader di www.santantonio.it»). Cam�bia anche il modo di pregare, e forse l'unica certezza resta la fede, che non può che trarre vantaggio da Internet. «Mihoni e mihoni di fedeli del Santo potranno incontrarsi, mediante forum, nel Suo nome», spiega padre Agostino Varotto, direttore generale del Messag�gero di S ant'Antonio Editore ( 12 testate diverse in 8 lingue, mihoni e mihoni di copie in tutto il mondo). Ma il Santo comunicatore arriva ulti�mo, sul Web. Il primo fu il Vaticano, seguito da tutte le più grandi organizza�zioni della Chiesa (www.chiesacattolica. it, sito ufficiale della Conferenza Episco�pale Italiana, come pure l'Azione cattohca e la Caritas). Poi arrivarono gh altri, e censirli è ormai un problema. La Chiesa su Internet ci galoppa, basta dare un'oc�chiata ad un sito come www.siticattohci. it per rendersene conto. Creato da un laico (Francesco Diani) che nel 1997 ha cominciato a raccogliere tutto quello che incontrava navigando sulla Rete, ed è arrivato ad oltre 5 mila siti, in cui c'è veramente di tutto. «Sono indirizzi che coprono a 360 gradi il panorama deUe attività religiose m Italia: istituzioni, diocesi, congrega�zioni, movimenti, riviste», dice Diani. La grafica è spartana, l'unico banner è quello severo di «Genesi, servizi di ristorazione solo per enti ecclesiastici». Migliaia i siti personali. Citando a caso: il sito di «Alberto Marsili, fotopoe�ta eremita» che vive in provincia di Lucca; quello di don De Maria (www.donantonio.interfree.it) che si apre con un «sono il collaboratore della vostra gio�ia!», e spiega nella sua biografia di essere nato «in Quaresima, per volere di mia madre, che non voleva che nascessi di Carnevale. Essere "un carnevale" da noi a Catania significa essere un minchione» (la pagina è corredata da una foto in cui don Antonio è ritratto assieme al Papa). Ma c'è anche il sito degli «Amici di Joseph Ratzinger», e quello dei frati minori conventuah di Napoh, dedicato a chi «avverte una chiamata alla seque�la di Cristo», ed evidentemente preferi�sce farsi un'idea più precisa, ma preferi�sce bussare a www.vocazionefrancescana.it piuttosto che al portone di un convento. E il www.mochi.org, sito ufficiale dei chierichetti («sei un chieriweb?»), con link a www.chierichettutaha.com, che è il sito dei ragazzi di ima parrocchia di Milano. Tra i santi e i beati, posto d'onore a Padre Pio, forse il più checabile di tutti: oltre al sito ufficiale www. operapadrepio.it, ci sono centinaia di siti in cui si possono versare offerte online, pregare in chat, scrivere e medi�tare in più lingue, a qualunque ora, e con le comunità di fedeh più lontane, www. padrepio.org, e dall'altra parte ci sono quelli di Bario, Pennsylvania.

Persone citate: Agostino Varotto, Alberto Marsili, Bario, Brunella Giovara, De Maria, Diani, Francesco Diani, Joseph Ratzinger, Padre Pio

Luoghi citati: Catania, Italia, Lucca, Milano, Pennsylvania