La ginnastica come scienza

La ginnastica come scienza | NELLE SUPERIORI La ginnastica come scienza COME SFRUTTARE AL MEGLIO LE DUE ORE SETTIMANALI DI EDUCAZIONE FISICA A SCUOLA, OTTENENDO A FINE ANNO RISULTATI SORPRENDENTI Gabriele VaninH L programma ministeriale di Educazione Fisica per le scuole secondarie superioI ri, promulgato nel 1982, è quanto mai scarno e generico, limitandosi a suggerire indica�zioni orientative per raggiunge�re cinque obiettivi fondamenta�li: 1) potenziamento fisiologico; 2) rielaborazione degli schemi motori; 3) consolidamento del carattere, sviluppo della sociali�tà e del senso civico; 4) cono�scenza e pratica delle attività sportive; 5) informazioni fonda�mentali sulla tutela della salute e sulla prevenzione degli infor�tuni. Di questi obiettivi, il pri�mo è sicuramente il più impor�tante, anche perché influenza fortemente gh altri. Negli anni passati si è diffusa tra gli inse�gnanti l'impressione che, con il limitato tempo a disposizione, due ore alla settimana, fosse illusorio sperare in una azione positiva sotto questo profilo. Tuttavia non è così: e vorrei in proposito accennare alla mia esperienza personale, auguran�domi che possa essere utile anche ad altri. Ho imparato già da tempo che, per incidere sul profilo motorio degli allievi e consegui�re risultati positivi, occorre to�gliere genericità ai contenuti del programma e quindi divìde�re rigorosamente anno per an�no le attività da proporre. An�che per quanto riguarda il po�tenziamento fisiologico ho agi�to in questo modo, dedicando ciascuno degli anni del corso al potenziamento di una delle cin�que qualità fisiche primarie, scelte in base a criteri di matu�razione fisiologica e alle capaci�tà di apprendimento connesse alle varie età: la mobilità artico�lare in prima, la velocità in seconda, la^fbrza in terza, la resistenza in quarta, la coordi�nazione generale in quinta. Per valutare i livelli d�partenza e i miglioramenti nelle varie quali�tà ho adottato una batteria di 11 test, tre riguardanti la flessi�bilità (delle anche, delle spalle e del busto), tre la velocità (20 metri con partenza supini, 60 e 100 metri con partenza in pie�di), tre la forza (trazioni (per i ragazzi) o sospensioni (per le ragazze) alla spalliera), due la resistenza (800 metri e test di Cooper) e uno la coordinazione (circiiit training con nove stazio�ni differenti). Il primo mese dell'anno scolastico (otto ore di lezione) è dedicato esclusiva�mente al potenziamento fisiolo�gico, dopo una o due lezioni sull'esecuzione dei test che ser�vono come prove d'ingresso. Per quanto riguarda la mobilità articolare, la modalità adottata è basata essenzialmente sui mo�vimenti passivi, eseguiti a cop�pie; per la velocità, sull'esecu�zione di 'ripetute" su brevi distanze e sulla cura dello stile di corsa; per la forza, su ripatizioni tipo body-building ma con carico ridotto, sempre naturale (peso del compagno, distribuito però, con varie modalità, in scarico parziale); per la resisten�za, sulla corsa lenta è continua; per la coordinazione, sul lavoro analitico sulle singole stazioni e solo alla fine, una o due lezioni, sul percorso sintetico. Tali mo�dalità sono ben lontane da quel�le, molto più analitiche e tecni�camente ben più strutturate, in uso presso le società sportive, ma occonericordare che a scuo�la ci troviamo d�fronte non ad atleti, ma a soggetti in età evolutiva che spesso hanno in queste capacità livelli molto bassi. I risultati conseguiti alla fine del mese d�preparazione sono sorprendenti: nella classe pri�ma (21 allievi) la mobilita è aumentata del 14,60Zo. Nelle se�conde (53 allievi) la velocità è aumentata del 2,2'ii). Nelle terze (52) la forza è aumentata del WH». Nelle quarte (46) la resi-' stenza è aumentata del 7,80Zo. Nelle quinte (48) la coordinazio�ne è aumentata del 13,307o. Que�sti risultati confermano, fra l'al�tro, un fatto ben noto in lettera�tura, e cioè che la velocità è la qualità fisica meno alienabile in assoluto, tanto che si può dire che i progressi sono relativi più che altro alla migliorata coordinazione e al raffinamen�to dello stile d�corsa. Il confron�to specifico degli incrementi dimostra un altro fatto ben noto nella teorìa dell'allenamen�to, e cioè che i progressi maggio�ri s�misurano proprio negli allievi meno dotati naturalmen�te, ciò che costituisce una com�pensazione non indifferente, e utile per gli allievi in chiave di valutazione didattica. 0 Liceo Sdentifìco "Primo Levi", Montebeiluna (Treviso) CINQUE LE QUALITÀ' PRIMARIE SU CUI LAVORARE IN PALESTRA: MOBILITA ARTICOLARE, FORZA, VELOCITA, RESISTENZA E COORDINAZIONE GENERALE

Persone citate: Cooper, Primo Levi

Luoghi citati: Treviso