Forlani: lo vedevo meglio ministro di Amedeo La Mattina

Forlani: lo vedevo meglio ministro Forlani: lo vedevo meglio ministro «E' un moderato, farebbe bene alla Difesa» Amedeo La Mattina ROMA «Per Casini avrei visto megho un ministero». Questo, almeno, Arnal�do Forlani lo dice di getto. Per il resto una parola, quindici secondi di pausa, mezza frase, trenta secon�di di pausa. Guarda fuori come a cercare ispirazione. Al quinto piano del palazzo, dove per tanti anni ha tenuto l'ufficio Anoreotti, l'ex segre�tario De, «padre putativo» di Pierferdinando Casini, pensa e ripensa alle cose da dire. Da piazza San Lorenzo in Lucina arriva il brusio tiepido dei pomeriggi romani, il chiacchierìc�cio felice dei neo deputati venuti a prendere il gelato con le famiglie. Qui dentro il tempo e le paròle hanno un'altra scansione. Una ve�trina con le foto insieme a Paolo IV, a Bush e a altri potenti del mondo, quando anche lui lo era prima della valanga di Tangentopoh. Un librointervista appena uscito («La politi�ca fuori campo»), con una copertina che ritrae Forlani, nel '69, a 44 anni accanto ad Andreotti mentre Inter-1 viene a Montecitorio come segreta�rio della De. C'è una dedica ad un amico che riacchiude una filosofia: «La pohtica è diversa da quella che viene fatta apparire». Presidente, il suo allievo sta per diventare Presidente del�la Camera. L'avrebbe mai im�maginato? «Guardi, Casini si è allevato da solo, politicamente parlando. Mol�ti pensano che Pierierdinando sia stato legato a me organicamente, ma non è cosi. Lui ha sempre avuto una capacità autonoma, di jresenza e dialogo. Non si è mai atto coinvolgere in attività setta�rie. E' sempre stato un ragazzo equilibrato e credo che farà bene il Presidente della Camera. Anche se... (pausa, lunga)». Anche se? «Anche se l'avrei visto meglio alla guida di un ministero. E' movane, ha spirito di iniziativa, è intra�prendente. La sua vicenda pohti�ca, i ruoli che ha ricoperto, ai tempi della De e in questa lunga fase di transizione... Una transi�zione che dura da Adamo ed Eva e della quale non si riesce a vedere l'approdo. Del resto, non si è conclusa positivamente l'attività della Commissione bicamerale per le riforme, non è stata cambia�ta la legge elettorale nata in modo improvvisato e che considero pes�sima». Stava dicendo qualcosa sulla vicenda politica di Casini in relazione alla presidenza del�la Camera. «Be', volevo dire che il suo attivi�smo, la sua vitalità lo rendono più portato a un incarico esecutivo é non di notabilato, come è la presidenza della Camera. Comun�que, Casini è un vero moderato, un uomo intelligente, equilibrato, per cui anche l�avrà ottimi risul�tati». Avrebbe preferito per lui il ministero degli Esteri? «Perché no? E' il vicepresidente dell'Intemazionale democristia�na, è parlamentare europeo. Anco�ra meglio l'avrei visto ministro della Difesa. Un ministero che ha una proiezione di pohtica intema ma anche eoilegata alla pohtica estera. La Difesa, poi, richiede una buona esperienza pohtica, senza aver bisogno di un lungo tirocinio burocratico». Come se lo ricorda il giovane Casini? «E' arrivato presto a compiti cen�trali del partito. Non aveva nean�che 30 anni ed era già deputato. Mi ricordo bene i suoi interventi nelle assemblee di partito e al Consigho nazionale: era sempre molto puntuale, preparato, acuto, equilibrato. La sua principale ca�ratteristica, che ho sempre ap�prezzato, era di non ragionare con logiche di appartenenze. Per questo le dicevo prima che lui, sì, ha condiviso le mie posizioni, ma non era in senso stretto il mio delfino». Comunque, politicamente è cresciuto accanto a lei. Ora che consiglio gli dà? «Pierferdlnando non ha bisogno dei miei consigli. Sa camminare con le sue gambe. Ha tutte le qualità per svolgere quel ruolo di garanzia e di equilibrio che sono necessari ad un presidente della Camera. Piuttosto, mi dica come sarà composto il governo. Spero che sia coerente in pohtica inter�na, economica e intemazionale, come lo fu per 50 anni la De. Ora però è di moda denigrare il passa�to...». Un'Immagine d'archivio del tempi della De di Arnaldo Forlani con Pierferdlnando Casini

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