Sotto il tiro degli Hezbollah di Aldo Baquis

Sotto il tiro degli Hezbollah Sotto il tiro degli Hezbollah Un terzo di Israele aUaportata dei loro missili Aldo Baquis TEL AVIV Sotto il confine con il Libano un terzo del territorio israeliano si trova adesso alla portata di nuovi razzi ottenuti dai gueniglieri filoiraniani hezbollah. «Siamo ormai in grado di colpire una zona della Palestina settentrionale dove risie�dono due milioni e mezzo di ebrei», ha notato con orgoglio, durante un comizio a Tiro, Nawaf Mussawi, membro dell'ufficio po�litico degh hezbollah. Sotto la minaccia dei razzi Fajar-3 s�trove�rebbero il porto di Haifa e città popolose come Raderà e Afilla. Mussawi parente di Abbas Mus�sawi, leader degh hezbollah assas�sinato da Israele nel 1992 ha còsi replicato a un duro monito inoltra�to da Israele alla Siria. Nei giorni scorsi il premier Ariel Sharon avrebbe avvertito il presidente siriano Bashar Assad, attraverso canali diplomatici, che Israele non è più disposto a tollerare attacchi hezbollab contro la Gali�lea e le zone adiacenti. Se attacca�to, Israele potrebbe reagire contro obiettivi siriani in libano. Cos�facendo ha notato ieri Mussawi Sharon esporrebbe il Nord del paese ai razzi dello sceic�co Nasrallah. Grazie alla massic�cia assistenza militare dell'Iran e alla copertura aerea della Siria, gh hezbollah ritengono d�aver rag�giunto ora un deterrente tale da ridurre in maniera considerevole la libertà d'azione di Israele con�tro il Libano. Sul confine Nord d'Israele da una settimana c'è lo stato di massima allerta nel timo�re che gh hezbollah decidano al�l'improvviso d�aprire un secondo fironte di lotta per aiutare l'intifada nei Tenitori. NeUe ultime.settimane si sono infatti rafforzati i legami operativi fta gli integrali�sti libanesi e quelli palestinesi d�Hamas e della Jihad islamica. Nel tentativo di raggiungere un cessate il fuoco fra israeliani e palestinesi, il diplomatico statuni�tense William Bums ha ieri incon�trato per la seconda volta in due giomi il presidente Yasser Arafat e il premier Ariel Sharon. I suoi sforzi hanno conseguito un primo successo: da oggi riprenderanno �colloqui d�sicurezza fra �respon�sabili delle due partì. Ma nessuno si illude che tanto basti per ripor�tare la calma. Incaricato di realiz�zare sul terreno alcuni provvedi�menti messi a punto dalla Com�missione Mitchell, che nelle scor�se settimane ha compiuto un ap�profondito sopralluogo nei Terri�tori, Bums ha appreso sìa dagli israeliani sia dai palestinesi che entrambi approvano quel docu�mento. Ma ha poi scoperto che in realtà gh si chiede la quadratura del cerchio. I palestinesi notano che dopo otto mesi non è possibile spegnere il fuoco della rivolta senza presen�tare alla popolazione risultati poli�tici concreti e credibili: ad esem�pio, il congelamento deUe colonie, la reyopa dell'assedio militare, la realizzazione di un rìtiro israelia�no già deciso all'epoca del gover�no laburista di Ehud Barak. Israe�le replica che l'intifada è stata una ingiustificata aggressione contro lo Stato ebraico. «Non pagheremo alcun prezzo per il cessate il fuo�co», ha chiarito Sharon. Perchè in caso contrario, sostiene, «in futu�ro i pales tinesi sarebbero invoglia�ti ad indùlgere a nuove violenze». Mentre il diplomatico era impe�gnato a trovare un mìnimo terre�no d�intesa, non sono mancati nemmeno ieri gh incidenti. H più grave è avvenuto a Sud d�Nablus, dove un minibus con due israelia�ni a bordo è caduto in un'imbosca�ta palestinese. Crivellato d�colp�di amia da fuoco, l'autista ha perso il controllo della vettura e s�è ribaltato in un burrone. Entram�bi i passeggeri sono rimasti feriti in modo grave. A Gaza mezzi blindati israeliani sono entrati in una area palestinese presso il rio�ne di Sajjaya e hanno livellato il terreno. Cannoni israeliani hanno anche bombardato la città d�Bafah, provocando il ferimento d�alcune persone fra le quali un bambino d�sette anni. Allarme a Gerusalemme dopo la rivelazione del leader Nawaf Mussawi Nel mirino Haifa, Hadera e Afilla