Il grande fratello del terrore

Il grande fratello del terrore IL LEADER POLITICO RELIGIOSO NASRALLAH «VOGLIAMO GETTARE GLI ISRAELIANI NEL PANICO» :.. , ... -,. ..-■■.....l;....-.l... .■■■■. ...■....'.:.;... ■.. .l.l... . ' -■■■■-"" ..-. . v. . .. .^ i 7^ Il grande fratello del terrore Gli hezbollah registi degli altri gruppi arabi retroscena GERUSALEMME LA Jihad Islamica ha riven�dicato l'attentato di ieri mattina a Gerusalemme; l'organizzazione di George Habash ha rivendicato quella deh' altra notte; U giomo prima i due attacchi terroristici, l'uno a Gaza e l'altro a Hadera, sono stati rivendicati da Hamas. Questa giostra di firme si è verificata anche per gli attenta�ti dei giomi precedenti, e tutti hanno due importanti dati in comune, che ci permettono di decifrare la situazione attuale: la televisione degh hezboUah El Manara quasi ad ogni atten�tato (compreso queUo di Natanya che ha fatto cinque morti più U terrorista suicida) ha presentato in anteprima sia le immagini degh scoppi, sia i video-cult che i terroristi suicidi, gh shahid (in arabo: marti�re) lasciano per i posteri. A volte gli hezboUah trasmetto�no insieme anche dichiarazio�ni di incitamento e lodi da parte di Hassan Nasrallah, U loro carismatico leader politi�co-religioso, e anche deUo sce�icco Yassin, che sugli ultimi attentati ha dichiarato da Ga�za: «Voghamo gettare gh israeliani nel panico. Voghamo im�piantare il terrore nella testa dei nostro nemici». Sia i leader di Hamas sia gli hezboUah hanno dichiarato che gli ultimi attentati erano intesi a celebrare la ritirata di Israele dal Libano del Sud un anno fa. Persino un terrorista suicida l'ha dichiarato nel suo ultimo discorso. Ma consideria�mo anche il secondo elemento importante: da venerdì, quan�do Sharon ha dichiarato il ces�sate il fuoco, da parte di Arafat la sequenza di attentati in Israele non è stata condanna�ta; e anzi, dopo l'attacco di Natanya una grande manifesta�zione di gioia di Ramallah ha visto in piazza appartenenti a tutte le organizzazioni palesti�nesi, da Fatah a Hamas. Il muft�di Gerusalemme no�minato da Arafat, Ekrima Sabri, ha dichiarato venerd�U sostegno teologico ai terroristi suicidi. Del resto i colpevoh di attentati terroristi della Jihad e di Hamas, che dopo l'ondata terroristica del 1994-95 erano stati catturati daUe forze di Arafat, in base gU accordi di Oslo sono stati rimessi in liber�tà a ottobre con una decisione strategica di unità nazionale, seguita da regolari riunioni politiche fra tutte le componen�ti. Ieri stesso un personaggio di Mimo piano nell'Autonomia paestinese, NabU Amar, ha detto che considerare terrorismo le azioni in corso in Israele è una definizione americana che l'Au�torità non riconosce. In breve, al momento l'accor�do fra tutte le componenti pohtiche palestinesi compren�de anche le varie organizzazio�ni terroristiche: le loro azioni creano per Arafat una situazio�ne di tensione che potrebbe portare Israele a rompere U cessate U fuoco, a compiere un gesto pesante che gh consenti�rebbe cos�di rilanciare, al di là deUa ripresa di un'incerta me�diazione americana e del pros�simo incontro/di marted�con Shimon Peres/uno scontro tale da giustificare la chiamata in ;ioco di una forza intemazionae. Del resto, a giudicare da un'intervista di Solana sul quo�tidiano spagnolo «El Pais» di ieri, Arafat ha ottenuto un buon successo strategico po�nendo la questione degli inse�diamenti come priorità intema�zionale; il terrorismo ormai devastante e onnipresente nel�la vita degli israeliani resta in secondo piano. Non è detto, pensa quindi Arafat, che la sua richiesta di una forza intema�zionale non abbia successo. L'altt-o punto fondamentale per valutare la nuova escala�tion è il ruolo degli hezboUah: anzitutto è enorme U peso ideologico che, specie in questo anniversario deU'uscita israe�liana dal Libano, esercita l'ecci�tazione diffusasi nel Medio Oriente al pensiero che un esercito di guerriglia e di terro�rismo suicida abbia «messo in fuga» Israele. L'adesione al mo�dello libanese, U mito dell'irri�ducibilità, l'ispirazione religio�sa ne hanno fatto U modeUo deUa piazza e deUe organizza�zioni palestinesi, il punto d'ap�poggio deU'occupazione siria�na oel Libano e anche U gruppo di guerrigha islamico preferito dall'Iran. Appunto dall'Iran, con l'aiuto della Siria, giungo�no agU hezboUah una quantità di fondi e di armi inusitata, ormai distribuite aUe varie or�ganizzazioni amiche: la nave carica d'armi diretta a Gaza p intercettata neUe acque israe�liane era di questa provenien�za. La causa palestinese, per gU hezbollah, è diventata la nuo�va «ragione sociale» per la quale si battono, dato che Israe�le ha lasciato il Libano. E neUe intenzioni di NasraUah la guer�ra a Israele non ha una dimen�sione territoriale, ma strategi�ca, per restaurare una società islamica neU'intera area. Come per Hamas, per NasraUah che lo ripete ad ogni occasione «il nemico sionista» ha detto U 20 di questo mese «verrà attaccato sempre di più». Il 14 maggio Nasrallah aveva fatto sparare quattro missili sul po�sto di confine di DaUah e la sala da pranzo dei soldati era stata colpita qualche minuto prima del loro pasto. La tecnica deUe katiusha e dei mortai è copiata e sostenu�ta dagli hezboUah; le organizza�zioni che ora ad una ad una compiono attentati terroristici sono appunto riuscite a tomare sul palcoscenico del conflit�to perché gli hezbollah si sono fatti loro patroni e organizzato�ri; e quanto più Hamas, Jihad, Fronte Popolare si fanno senti�re, quanti più terroristi suicidi riescono a produrre, tanto più supporto e aiuto economico ottengono da questa sempre attiva fonte di sostegno, (f. n.l Una giostra di firme negli attentati degli ultimi giorni, ma la matrice è unica: persino il muft�loda i terroristi suicidi Enorme il loro peso ideologico dopo. avere «messo in fuga» il nemico dal Libano. La causa palestinese è la loro nuova ragione Una replica violenta d'Israele potrebbe dare modo ad Arafat di chiamare in gioco una forza intemazionale Un militante di Hamas, l'organizzazione estremista che firma molti attentati