G8, la pace vietata di Maria Laura Rodotà

G8, la pace vietata GENOVA BLINDATA G8, la pace vietata Maria Laura Rodotà E» criminalepreoccuparsiperreffettoserra? E' socialmente peri�coloso chiedere una rifonna degli onanismi intemazionali? E' proprio da infami orsanizzare un concerto per parlare di Terzo mondo? Si può non essere d'accordo; ma, dicevano comid più miti di quelli di oggi, siamo in democrazia. Fondamentale in una democrazia è il diritto di maDifestare liberamente e pacifica�mente. Genova è in un Paese demo�cratico. A Genova, durante il vertice G8 di luglio, al momento pare non si voglia autorizzare nessuno a manife�stare. Perché d sono tanti rischi. H riscMo-teiTorismo; è però improbabi�le che gli uomini di OsamaBinLaden arrivino in delegazione coi circoli Ard. Il rischio-guerriglia uihana, mi�nacciata dalle «Tute bianche» dei centri sodali che vogliono violare la zona chiusa e citano «Braveheart» (come Bossi); ma non verranno in bus con ambientalisti e cattolid Sa�ranno in dttà da prima, agiranno comunque. C'è il rischio-blocco dei lavori del G8. Si terranno in palazzi blindati e su navi; difSdle possano venir distur�bati dalla «spede di festa deUUnità», chiesta dal Genoa Social Forum: di�battiti, concerti, azioni simboliche. E manifestazioni, sì. E ora si rischia un altro rìschio, cosà: di accomunare proteste violente e proteste civili; di criminalizzare tuttiidissensi, diradicalizzazliodi annientarli. Di diventa�re (causa psicosi? Autoritarismo? Ba�nale disorganizzazione?) una nazio�ne meno democratica. Non solo nei tre giorni del G8. Non d meritiamo un G8 così, si spera.

Persone citate: Bossi

Luoghi citati: Genova