Il segnale di Marconi in viaggio tra le stelle

Il segnale di Marconi in viaggio tra le stelle | STORIA DELLA SCIENZA Il segnale di Marconi in viaggio tra le stelle A UN SECOLO DAL PRIMO ESPERIMENTO DI TRASMISSIONE, LE ONDE HANNO PERCORSO CENTO ANNI LUCE RAGGIUNGENDO ALPHERATZ, NELLA COSTELLAZIONE DI ANDROMEDA, E POTREBBERO ESSERE ASCOLTATE Sandro Baroni (*) tentativi di Guglielmo Mar�coni di trasmettere segnah radio passano, nel 1896, attraverso la pianura di Sahsbury in Inghilterra proprio dove c'è il monumento megaliti�co, forse astronomico, del secon�do millennio avanti Cristo deno�minato Stonehenge. Qui Marco�ni riusc�a superare una distan�za d�tre chilometri. Il risultato sembrò prodigioso. Ma il fatto storicamente più importante fu del 1901, esattamente un secolo fa. Si voleva giungere al collega�mento dei continenti tramite le onde radio. Marconi era molto fiducioso. Trovati i finanzia�menti furono scelti i due punti da collegare, uno in Comovaglia in Inghilterra e uno nell'Iso�la di Terranova nell'America del Nord. Dopo varie vicissitudi�ni che ritardarono l'esperimen�to (un disastroso temporale dan�neggiò le antenne), il 6 dicem�bre del 1901 tutto era pronto. Marconi era in attesa con il ricevitore all'orecchio: «Improv�visamente, verso le dodici e mezzo, inequivocabilmente, mentre ero in ascolto, sentii tre deboli battute corrispondenti ai tre punti del codice Morse (la lettera S), ma allora non volli essere soddisfatto senza una conferma. Udite voi nulla si�gnor Kempt?, dissi tendendo il telefono al mio assistente. Kempt ud�il medesimo crepitio da me udito. Non mi ero ingan�nato, le onde elettriche genera�te in Comovaglia avevano attra�versato l'Atlantico senza preoc�cuparsi della curvatura della Terra, che i più consideravano un insuperabile ostacolo». I se�gnah radio inviati da Marconi erano onde elettromagnetiche che viaggiano nello spazio alla velocità della luce, circa 300.000 chilometri al secondo, un miliardo e ottanta milioni di chilometri ah'ora. Dal dicembre 1901 lo spazio inizia a riempirsi di informazio�ni radio di origine terrestre, raggiungendo ora attomo a noi la distanza di 100 anni luce. Dal Sole, centro del nostro sistema planetario, una circonferenza con un raggio di 100 anni luce comprende poco più di 550 stelle visibili ad occhio nudo: una civiltà intelligente compre�sa in questa dimensione e posta su di un pianeta orbitante attor�no a una di queste stelle potreb�be captare un nostro segnale radio a suo tempo disperso nello spazio, e allora questa civiltà intelligente potrebbe cer�carci! Naturalmente le stelle più vicine sarebbero invase da innu�merevoli segnali radio, perché dal 1901 ad oggi le emissioni radio sono continuamente au�mentate in modo esponenziale. Considerando l'espansione del primo segnale radio di Mar�coni, debolissimo o addirittura impercettibile esso raggiunge ora la stella Alpheratz, la stella principale o Alfa della Costella�zione di Andromeda, distante da noi appunto 100 Anni Luce. Da tempo ormai i nostri segnah radio hanno raggiunto steUe molto note: Sirio, Procione, Altair, Vega, Arturo, Denebola, Capella, Castore, Aldebaran, Re�golo. Addirittura gli eventuali esseri intelhgenti abitanti pia�neti orbitanti attorno a queste stelle captando le nostre emis�sioni elettromagnetiche potreb�bero vederci! Infatti le stelle elencate poco sopra sono lonta�ne da noi, dai nove anni luce di Sirio ai settantadue di Regolo, quindi hanno la possibilità di ricevere le frequenze televisive che si disperdono nello spazio dal 1926, quando nacque la tv. Restiamo all'erta: prima o poi ascolteremo un messaggio proveniente da mondi lontani e fin da ora possiamo ipotizzare che in qualche parte dell'Uni�verso qualcuno ci stia ascoltan�do entro la distanza, per adesso, di 100 anni luce. (*) Planetario di Milano

Persone citate: Capella, Marconi, Regolo, Vega

Luoghi citati: America Del Nord, Inghilterra, Milano, Terranova