A spasso tra i sentieri e le «creuze» di Portofino

A spasso tra i sentieri e le «creuze» di Portofino PERCORSI MAGICI SUL PROMONTORIO MARINO ATTACCATO DA UN LATO A SANTA MARGHERITA E, DALL'ALTRO. A CAMOGLI A spasso tra i sentieri e le «creuze» di Portofino WEEKEND Giovanni Tesio SE lo guardi dall'alto si allarga nel mare come una piattaforma di sago�ma tozza, attraccato da un lato a Camogli e dall'altra a Santa Margherita Ligure. Al promontorio di Portofino ci si arriva in più modi: dalla Al 2 chi va veloce, uscendo a Rapal�lo; dalla litoranea (la boriosa Auretia) chi non ha fretta e ama viaggiare con quella lentezza che i luoghi meritano (per chi va in treno è invece ideale la stazione di Santa Margherita). Portofino resta un luogo turisti�camente infallibile, specie se si ha cura di evitare le adunate dei giorni festivi, rifugiandosi nei "fuori stagione". Converrebbe cercare di arrivarci da sopra, da ima qualche altura, ad esempio partendo dalla bella vista dell' hotel Splendido (Salita Baratta 16), un'antica villa diventata un albergo di lusso, dove meglio del fascino noir delle contesse borghesi e della fauna connessa ancora aleggia la mitologia mondana delle coppie cinemato�grafiche più sontuose come Lauren Bacati e Humphrey Bogart, Elizabeth Taylor e Richard Bmv ton o quella delle teste più coronate o piuttosto "scorona�te" come il Duca di Windsor e della moglie Wallis (ma anche gti scrittori, i pittori, i poeti, da Yeats a Kokoschka a Thomas Mann). Dall'hotel Splendido lo sguardo abbraccia il promonto�rio e un lembo di piazzetta con le imbarcazioni del porticciolo, consentendo nello stesso tempo di spaziare sui più lontani guiz�zi di luci e colori. Attraversando il parco, dove gti amanti della botanica posso�no sostare davanti a piante australiane, himalayane, ameri�cane, dalla grevillea robusta al cedro atlantico (ma guai fare torto al fascino locale di un magnifico pino marittimo, cui un giovane giardiniere molto gentile attribuisce una qualche "cinquantina d'anni"), si può scendere per ti sentiero pedona�le Portofino-Paraggi: un chilo�metro e mezzo di "creuza" che costeggia ville padronali dall' onomastica semplice, "Bastia�no", "Bello Vedere", "San Giusep�pe", fino a incontrare la casa dove una lapide ricorda il nome di Herbert Pagani, un personag�gio che ebbe discreta notorietà negli Anni Sessanta, ottenuta con qualche gradevole canzone di successo ("Gin cin con gti occhiati..."). La lapide degli ami�ci è naturalmente più generosa, e magari più giusta: "In questa dimora/ nei tempi felici/ Her�bert Pagani/1944-1988/ ambrogino d'oro/ umanista cantauto�re poeta/ scultore pittore/trasse ispirazione/ per t^nte opere sue". Stando bene attenti ad attraversare la strada incassata tra i gomiti di due curve perico�lose (meglio imboccare il sotto�passo), si scende sulla chiesa parrocchiale (X secolo) dedicata a San Martino. Proprio dalla Salita della Chiesa partono il sentiero pedonale per Paraggi e il sentiero-mulattiera per San Sebastiano, Olmi, Pietre Stelle e relative diramazioni per San Fruttuoso (via terra), Portofino Vetta, Ruta, Camogli, il regno dei camminatori che amano le lucciole marine e le escursioni rustiche zaino e buone gambe tra zolle e salmastro. Il turista meno attrezzato e anche un po' più pigro non ha che da scende�re (invece che salire) al portic�ciolo, che è l�a due passi, un palcoscenico che sembra un trompe-l'oeil: la piazzetta con l'acciottolato e le due guide che l'attraversano in diagonale per arrivare direttamente ad un'al�tra salita in fondo a destra, che porta a sua volta alla chiesa di San Giorgio, al castello Brown e al Faro. Da Portofino basterà prende�re un battello (lo stesso si può fare da Santa Margherita e da Rapallo) per aggirare il promon�torio in direzione di Genova; gettando sguardi ghiotti su una natura finalmente intatta e su un mare finalmente smeraldo. San Fruttuoso si mostra all'im�provviso con l'abbazia e la torre campanaria ottagonale. Già do�minio dei Doria (di cui si conser�vano le tombe che vanno dal 1275 al 1305), l'ex monastero benedettino è stato preso in carico dal FAI (Fondo per l'Am�biente Italiano) che dall'85 al '92 oggi ha curato i restauri della chiesa, dell'abbazia, del chiostro e delle tombe. Il bigliet�to d'ingresso è di 6.000 per gli adulti e di 4.000 per i bambini dai sei ai dieci anni. Da marzo ad ottobre aperto tutti i giorni tranne i luned�non festivi. Dopo San Fruttuoso, veleg�giando appena un altro po' ver�so Genova, si può chiudere l'escursione a Camogli: con i colori aranciati, verdi, gialli, rossigni dei suoi palazzi di cin�que e sei piani, incombenti sulla spiaggia come graziose quinte di cartone. Una festa dello sguardo, che si può anche fare ài contrario. Da Portofino a Camogli o da Camogli a Portofi�no come nella proprietà com�mutativa il risultato è sempre lo stesso. La villa amata dalle coppie celebri: Bacall-Bogart, . Taylor-Burton il Duca di Windsor e la moglie Wallis Il capo di Portofino