Gli Happy Days non finiscono mai di Antonella Mariotti

Gli Happy Days non finiscono mai re .. INA MOSTRA SUL TELEFILM CULT DEGÙ ANNI SETTANTA Gli Happy Days non finiscono mai Antonella Mariotti VIVI a lungo, ama con passio�ne, e non lasciare che qualcu�no usi il tuo pettine». Il massimo teorema del Fonzie pensiero, tutto ciuffo e brillantina, resterà scolpito nella storia della televi�sione Anni Settanta, quando «Happy days» chiudeva i pome�riggi e annunciava 1'«Almanacco del giorno dopo». Domani e domenica, la nostal�gia per Fonzie, Potsie, Richie e per i signori Cunningham picco�li grandi eroi di un telefilm che è rimasto nella memoria dei qua�rantenni sarà la protagononista del «raduno nazionale dei . fans club», al parco milanese di Novegro. «Ci siamo appassionati il gior�no della prima puntata raccon�ta Giuseppe Ganelli, leader del club dedicato alla serie -. Stava�mo ognuno per conto suo, cer�cando oggetti da collezionare, senza avere un'organizzazione ufficiale. Poi un giorno siamo stati invitati a "Quelli che il calcio", dove era ospite Joanie, la mitica sorellina di Richie. Fu l�che decidemmo di costituire il gruppo». Per la tv di oggi, è un balzo indietro di trent'anni. Il primo episodio di «Happy days», acqui�stato dalla Abc, andò in onda nel dicembre 1977. Al centro degli episodi la famiglia Cunningham, dove personaggi stile ((American Graffìtti» vivono, amoreggiano e mangiano hamburger. Uno choc per un'Italia che non aveva anco�ra conosciuto Me Donald's. Personaggi «normali», quoti�diani, senza problemi. Tutti affa�scinati, guidati, e soprattutto istruiti sul tema «amore, inna�moramento e motocicletta» da Fonzie interpretato da Henry Winkler. Un antieroe che fa Ù verso ai motociclisti cattivi di «Easy rider», prendendoli in giro con quel giubbotto di pelle borchiato che non toghe mai, e il fidato pettine sul quale costrui�sce una sua filosofìa di vita. La vita di «Happy days» è una lunga sequenza di foto Anni Cinquanta, gonne a quadretti e nastri tra i capelli per le ragazze, mamme vecchio stampo sempre alle prese con le torte di mele e giovanotti tra baseball, moto e brillan�tina. Una formu�la che ha fatto del serial ame�ricano il tele�film più visto nella storia delle televisione, e dal quale sono nati professioni�sti del cinema come Ron Howard (nel telefilm era Richie) regista di film da «Una sirena a New York» a'«Cocoon». Poi Tom Bosley, il panciuto mister Cun�ningham, diventato in seguito una star delle miniserie tv d'ol�treoceano. Le avventure di Fon�zie e amici sono durate dieci anni, ma la serie viene rispolve�rata spesso: dal sette aprile infat�ti, tutti i sabati alle 15, Italia Uno ne trasmette due episodi. , A «Happy Days», il raduno di Novegro dedica una mostra foto�grafica, la prima mai organizza�ta in Italia: oltre duecento imma�gini tratte dal set del telefilm. che veniva registrato in presa diretta. Alcune sono quelle che la Abc usava per pubblicizzare la serie tv/altre invece sono foto di scena degli episodi. Tutte, o quasi, inedite in Italia, raccolte a caro prezzo in anni di appassio�nata ricerca. «Ma noi non siamo soltanto collezionisti spiega Gonelli Per noi Happy Day's è una materia da studiare. Da anni pubblichiamo anche "Amold's news", una rivista sul passato dei personaggi e sul presente degli attori». Amold's era il loca�le dove i protagonisti passavano gran parte del loro tempo libero. «Oggi è un giornale. Trentadue pagine ogni quattro mesi. Per sapere davvero tutto». Richie e Fonzie, protagonisti del serial «Happy days»

Persone citate: Cunningham, Gonelli, Henry Winkler, Ron Howard, Tom Bosley

Luoghi citati: Italia, New York