«I nostri sindaci non remeranno contro» di Maurizio Tropeano

«I nostri sindaci non remeranno contro» «I nostri sindaci non remeranno contro» Rutelli: l'opposizione al governo solo in Parlamento Maurizio Tropeano TORINO Mercato di Porta Palazzo. Ore 11. Fran�cesco RutelU scende dall'auto, fa appena in tempo a stringere la mano a Sergio Chiamparino, candidato sindaco deU'UUvo, che una folla di casalinghe con la borsa della spesa in mano, ambulanti e passanti lo assale, lo tocca, gli chiede l'autografo, lo riempie di biglietti e di foto. Sotto la Mole la popolarità del leader dell'Ulivo è alta e cos�l'ex sinda�co di Roma ne approfitta per cercare di rafforzare la sua leadership. Primo: «Un periodo di opposizione ci può fare bene, se la faremo bene». Secondo: «Faremo un'opposizione seria, non distruttiva, ma determinata e intransigente perché questa è la richiesta che arriva dal Paese. Dunque, non sarà un'opposizione astiosa e nemmeno scendiletto». Già, ma che cosa farà l'Ulivo in Parlamento? «È bene che gli italiani vedano ciò che il centrodestra sa fare spiega perché non si ripeta la sceneggia�ta del 1994 e per evitare che Berlusconi ripeta: "Non mi hanno lasciato lavora�re"». Aggiunge: «Noi riveleremo con puntualità tutti gli adempimenti, tutte le promesse che hanno fatto e che già adesso vengono stracciati dalla maggio�ranza». Rutelli punta il dito su Bossi, sull'Irap che «adesso non vogUono più abolire ma al massimo ridurre con gradualità», e sul fatto che Berlusconi ora non esclude la «volontà di fare scelte impopolari». Cos�attacca: «L'unico con�tratto che vorremo fosse stato firmato è quello per cui stanno lottando sette milioni di lavoratori». E non mancano le frecciate contro Confindustria: «La politica economica non deve andare avanti con scelte gladiatorie ma è necessaria una concertazione matura e responsabi�le. Noi saremo sempre buoni interpreti deUa coesione sociale». Ma RutelU non dimentica il prossimo appuntamento politico: i ballottaggi. Il suo tour elettorale lo ha portato a Torino, poi neUe Marche e in Toscana. Il messaggio è unico: «Si tratta di battagUe difficiU e impegnative sul fUo di pochi voti. Ciò che conta, però, è che tornino a votare per il centrosinistra quanti lo hanno fatto al primo turno per consolida�re U vantaggio». Ma subito dopo aggiun�ge: «L'Ulivo non vuole usare i sindaci eletti come strumento dell'opposizione contro U governo Berlusconi. Chiampari�no a Torino, Veltroni a Roma, la Jervolino a Napoli e gli altri si sono candidati per governare le loro città. Se eletti non remeranno contro. Il compito di fare opposizione l'avremo noi dirigenti dell' Ulivo». Certo, RutelU si augura che dai «bal�lottaggi arrivino buone notizie». «E' chiaro precisa che U risultato positivo di queste elezioni ci aiuterà anche neUe prospettive poUtiche». E per U leader del centrosinistra «U nostro primo compito è di rinsaldare la coalizione e di sostene�re quello che all'interno deU'UUvo si annuncia come un processo importante e sereno di riorganizzazione nella sini�stra democratica, nella Margherita ma anche nel Girasole e nei Comunisti Italiani». Conclude: «Una volta fatto questo, si aprirà il dialogo e il confronto con coloro che non hanno partecipato alle nostre battaglie elettorali (Rifonda�zione Comunista e lista Di Pietro) e lo faremo con mente aperta». «Non saremo astiosi ma non faremo da scendiletto Prima riorganizziamo la coalizione, poiawieremo il dialogo con Bertinotti e l'Italia dei valori»

Persone citate: Berlusconi, Bertinotti, Bossi, Di Pietro, Rutelli, Sergio Chiamparino, Veltroni

Luoghi citati: Girasole, Italia, Marche, Napoli, Roma, Torino, Toscana