Un conservatore di sinistra

Un conservatore di sinistra UN NEMICO STORICO DEI NOTABILI DEL GRAND OLD PARTY Un conservatore di sinistra L'uomo che vale il controllo di Capitol Hill il protagonista Maurizio Moilnari corrispondente da NEW YORK IL senatore del Vermont che fa tremare la Casa Bianca è un veterano del�la Us Navy che da quando venne eletto per la prima volta al Congresso, 27 anni fa, non ha mai cessato di essere un repubblicano ano�malo perché troppo liberal. Michael Barone nel suo «American Politics» l'an�nuario commentato dei par�lamentari di Washington descrive Jim Jeffords ricor�rendo alla sua massima: «Il Paese ci chiede di essere bipartisan, ma la politica è una cosa e gli individui un'altra, perciò sono indi�pendente, questo lo sanno tutti». Jeffords, 67 anni, appar�tiene a quel gruppo ridotto di deputati e senatori repub�blicani della regione del New England che esprimo�no tradizionalmente posizio�ni più liberal rispetto al conservatorismo della lea�dership del partito. L'impor�tanza di questa combattiva pattuglia è aumentata negli ultimi anni a causa dello stretto margine numerico di differenza fra i due schiera�menti al Congresso: votan�do ora di qua ora di là sono stati spesso l'ago della bilan�cia ma questi precedenti impallidiscono di fronte al�l'ipotesi che il cambio di casacca di Jeffords cambi addirittura il colore della maggioranza al Senato. Fra le decisioni di Jeffor�ds che hanno fatto più arrab�biare i suoi leader di partito c'è il doppio voto contrario che espresse nel 1999 assie�me ad altri quattro colleghi contro i due tentativi re�pubblicani di ottenere l'im�peachment dell'allora presi�dente Clinton per il caso Lewinski. Ma per lui non si trattava di una novità. Du�rante gli otto anni di Clinton alla Casa Bianca è stato il repubblicano più fedele al�l'Amministrazione. Paladino delle libertà civi�li e dei diritti di gay e lesbiche, sostenne le leggi sulla famiglia, sulla sanità e sui veicoli a motore. Nel caso della sanità, nel luglio del 1993, annunciò il suo sostegno al progetto Clinton prima ancora che fosse pre�sentato al Congresso. A Jef�fords «piace fare di testa propria», come la moglie Elisabeth suole ripetere. Pri�ma alla Camera dei Rappresentanti -14 anni di seguito e ora al Senato dove viene rieletto da 13 non si è mai smentito. Il suo collegio elet�torale nel Vermont lo ama per questo. «Chiunque tenta di sfidarlo da queste parti si fa male», dice Garrison Nel�son, analista di politica del�l'Università del Vermont. Tale sostegno popolare non si è intaccato neanche quan�do, nel 1994, Jeffords sosten�ne il pacchetto di rigide misure anticrimine propo�sto da Bill Bradley che anda�va in direzione opposta agli umori del suo Vermont, favo�revoli ad un maggiore con�trollo dell'uso delle armi da fuoco. I leader repubblicani lo sopportano sempre meno. Quando nel 1994 ottennero il controllo della Camera dei Rappresentanti grazie al «Contratto con l'America» il programma in cento punti di Newt Gingrich lui fu l'unico a smontarlo frase per frase. Quando l'anno passato si schierò a favore della riforma dei finanzia�menti alla politica diventò una spina nel fianco della campagna presidenziale di Bush. Nessuna sorpresa dun�que se Jeffords si è battuto in prima linea contro il taglio delle tasse da 1600 miliardi di dollari, cavallo di battaglia dell'attuale Am�ministrazione. «La riduzio�ne fiscale è troppo grande ed è stata orientata nella dire�zione sbagliata disse in febbraio illustrando la sua opposizione perché dovreb�be premiare chi non ha, chi ha bisogno dell'assistenza sanitaria, chi non ha di che vivere». Un dissenso reso più pesante dal fatto che senatore siede nella commis�sione del Senato incaricata di redigere il testo della nuova legge fiscale. Bush non gli perdonò il dissenso ma rischia di dover�si pentire per non aver tenu�to conto dei suggerimenti controcorrente del marinaio di Rutland. Dove il mare, ovviamente, non c'è. Nel suo Vermont è imbattibile, tutti lo votano perché pensa soltanto con la propria testa Paladino dei diritti civili e dei gay rifiutò di votare per l'impeachment di Bill Clinton Il senatore James Jeffords

Luoghi citati: America, New York, Vermont, Washington