La «French Connection» che odia il catenaccio di Ugo Bertone

La «French Connection» che odia il catenaccio II segreto dell'offensiva transalpina? Andare all'attacco sfruttando le regole della globalizzazione La «French Connection» che odia il catenaccio Ugo Bertone EILETTRICITÀ, ma non so| lo. La «French Connectftion» (la definizione è del Financial Times) che sta inve�stendo gli equilibri dei mercati finanziari di mezzo mondo ha ambizioni che vanno assai al di là della «grandeur» di monsieur Roussely. Certo, Edf è la punta di diamante del decisionismo e del rigore cartesiano con cui i tecnocrati parigini hanno pro�grammato l'impatto con i merca�ti globaU. Edf, forte degb enonni margi�ni di vantaggio industriab che gli garantiscono le 58 centrali nucleari che producono energia a costi inferiori alla concorren�za, ba ormai sferrato un'offensi�va che copre la Gran Bretagna (London Electricity), la Germa�nia (Enbw), la Svizzera e che ha incontrato un primo stop solo in Spagna, dove il governo Aznar ba sospeso i diritti di voto del colosso pubbbco transalpino in Hidrocantabrico. Ma il dinamismo di Roussely, che ha promesso di spostare, entro il 2005, il 50 per cento del fatturato oltre confine, non è sufficiente a rubare spazio agb altri delfini di Francia. Come trascurare là magnifica corsa d�Jean-Marie Messier? In meno d�cinque anni ha trasformato un'utibty di rango, ma un po' noiosa, come la Generale des Eaux, nel ciclone Vivendi, rispo�sta europea ad Aol dopo la conquista a Hollywood della Universal. Negb ultimi giorni Messier, tipico firutto di quella fabbrica di eroi industriab che è l'Ecole Nationale d'Administration, si è aggiudicato Mp3, gettando le basi per il primato della sua Universal nel mondo deUa musi�ca Internet. E tanto per mettere a profitto la sua trasferta ameri�cana, ha gettato le basi per l'acquisto della casa editrice Hougbton Mifflin. Il prezzo? Un'occasione, «solo» 1,7 imbar�di di dollari. Ma anche Messier stenta a conquistare tutti i gior�ni un titolo a effetto sui media parigini. Bisogna fare i conti con Serge Tchuruk, pdg di Alcatel. I n meno di sei anni ha trasfor�mato una conglome. ata che pro�duceva un po' di tutto, dalle batterie d'auto ai treni ad alta velocità, in uno dei leader mondiab degb apparati per teleco�municazioni. In questi giorni le attenzioni sono tutte per lui, che ba avviato la trattativa più clamorosa: fusione ed acquisi�zione di Lucent, l'ex gioiello di At&t, una delle bandiere dei primati tecnologici Usa. Gb esempi, per la verità, po�trebbero continuare quasi all'in�finito: Air France, forte di un risanamento completato in ma�niera brillante, si accinge a un accordo (dove comanderà Pari�gi...) con l'Abtaba; Bernard Arnault guerreggia con un altro grande di Francia, Francois Pinault, per conquistare, prima o poi, il controllo di Cucci. Intan�to, il tam tam di Piazza Affari dà )er certo che il patron di Lvmb già alleato di Prada) potrebbe concludere l'acquisizione di Pre�da. Axa, colosso assicurativo d'Ol�tralpe, sta intanto per rompere la tregua che l'ha sempre tenuta lontana dalla Penisola, terreno di caccia delle Generali. La «pre�da»? Azimut, uno dei gioielb finanziari della scuderia Bipop (o forse ima quota nella stessa banca). Per non parlare della quota in Wind di France Tele�com. Ma da dove trae energia l'onda lunga parigina? Di sicuro ha il suo peso la tradizionale efficienza della burocrazia stata�le parigina. O, come sostengono �più critici, la massa critica assicurata dal sostegno incondi�zionato assicurato diallo Stato ai colossi pubbbei o ex monopobsti: Prence Télécom è ancora sotto il controllo del Tesoro, Edf sta utilizzando ogni pretesto per allontanare l'appuntamento con il mercato o l'apertura alla concorrenza. Ma questo giudi�zio è ingeneroso. Vivendi e, soprattutto, Alcatel, sono titob ampiamente diffusi presso i ge�stori di tutto il pianeta. Amault, per citare un esempio, è un ottimo caso di «govemance» an�glosassone, capace di sottoporsi alla prova della trasparenza. La Francia, nel suo comples�so, si è aperta ai criteri di giudizio richiesti dai mercati globab grazie anche all'efficien�za di un sistema bancario che in alcuni casi (Societé Generale o Bnp-Paribas) ha saputo sfidare i maestri deba City sul loro terre�no. E i «moschettieri» di Francia sfornati dalTEna o acquistati con il fiuto del talent scout (basti citare la determinazione di Carlos Ghosn spedito in Giap�pone nella «mission impossibi�le» del risanamento di Nissan) banno dimostrato talento, corag�gio e capacità di rispondere sia ai richiami dello Stato che a quelb del mercato. Il segreto, insomma, non sta nella tutela dello Stato francese, che pure ba il suo peso. Forse la formula vincente sta nell'aver capito che la tattica che paga, nel mondo senza frontiere, con�siste nel saper andare aU'estero e conquistare spazi di mercato. Il «catenaccio», attorno a piaz�zetta Cuccia o altrove (basti pensare abe storie parabele di Edf ed Enel), non paga.

Luoghi citati: Francia, Gran Bretagna, Hollywood, Spagna, Svizzera, Usa