Edf conferma: abbiamo comprato il 20% di Zeni

Edf conferma: abbiamo comprato il 20% Edf conferma: abbiamo comprato il 20% «Operazione corretta, non dfermerete» Armando Zeni MILANO Una grande disponibilità a spiegare, a chiarire, ma anche la certezza che «legalmente», come ci tiene a precisa�re un portavoce, «non si può fare niente contro la presa di partecipazio�ne di Edf in Montedison». Mostrano tranquillità, i francesi dell'Electricité de France, dopo la conferroa (sapiente�mente fatta filtrare già l'altra sera per preparare il terreno al grande botto) che sono proprio loro gli azionisti numero uno, con il 2007o della Montedi�son. Tranquilli? «Beati loro...», è il commento a caldo, l'unico che si lascia sfuggire l'amministratore dele�gato di Montedison, Enrico Bendi («Non parlo, ci sono troppe turbolen�ze...») che ieri ha avuto un'intensa giomata di incontri compreso un fac�cia a faccia con Amato. Per ora, dal vertice della società di piazzetta Bossi non sono arrivate prese di posizione: la situazione va valutata e lo sarà fatto attentamente in un consiglio d'amministrazione straordinario che si terrà nei primi giorni della prossima settimana. Contano sulla mobilitazione pohtica, del govemo in carica ma anche del prossimo govemo Berlusconi, gli uo�mini Montedison. Ovvio che la partita non sarà di brevissima durata e se, in prospettiva, c'è da immaginare che i propositi di guerra lascino il posto alla mediazione e alla trattativa unica via d'uscita vera, questa, anche a giudizio dei maggiori analisti finanzia�ri per ora la chiamata alle armi contro lo straniero fa buon gioco. Ma, mentre in Borsa il titolo perde colpi 1 (-A,?0/») e mentre dalle ultime comuni�cazioni ufficiali Consob si apprende che sia il Sanpaolo Imi che la Banca di Romalìanno di nuovo venduto qualco�sa, restando il primo col 4,4407o e la seconda con un 5,370Zo, i francesi sembrano indifferenti (per ora) alla reazione che monta, alle promesse di intervento del govemo italiano, alla levata di scudi delle forze politiche, agli altolà della Comunità europea. Tutti preoccupati per la campagna d'Italia, dopo quella di Germania e quella di Spagna, del monopolista pubblico transalpino fyrbo ad appro�fittare della liberalizzazione elettrica in molti paesi avendo le spalle coperte dalla relativa chiusura del proprio mercato interno. Insiste con il refrain dell'«investi�mento finanziario», l'Edf. Spiega: «Ab�biamo realizzato l'operazione in con�formità con le regole in vigore alla Borsa italiana, l'aumento della partecipazionediEdfin Montedison è stato oggetto di un'informativa alla Con�sob». E tanto basta. 0 cos�pare. Perchè, nell'attesa di capire cosa farà il govemo e cosa l'Antitrust europeo, la realtà dei numeri parla chiaro: in Montedison Edf è ormai socio determi�nante a tutti gli effetti. Più forte, anche se i francesi giurano di non voler crescere oltre, del 2007o dichiara�to, visto che negli ambienti finanziari si continua a suggerire quote più elevate, un 25-300Zo, rastrellate da mani amiche e posteggiate non si sa dove. Di fronte la cordata guidata da piazzetta Cuccia che, tra Mediobanca, Generali, Pesenti, Falck, Lucchini, Sai, qualche fondo amico e qualche azionista più piccolo parrebbe poter contare su un 35-4007o. Poi c'è il IO,2507o della Tassare di Romain Zale�ski, l'uomo che ha dato il là alla scalata, aprendo la strada ai francesi ma che i francesi adesso si guardano bene (per evitare l'accusa di azione concordata che farebbe scattare l'Opa obbligatoria) dall'inglobare nella loro squadra d'attacco: che fine farà que�sto 1007o? Per non parlare delle banche, ex grandi azioniste, rimaste con un 1307o comunque strategico. Così, se la confenna del 2007o in mano a Edf chiarisce in parte dove sia finito il grosso del 25-2607o passato ai blocchi nell'ultimo mese, restano gli interro�gativi sulla reale consistenza degli schieramenti opposti e sul futuro di una Montedison nella quale non esi�sterebbe al momento un dominus. Ipotesi, questa, che rende possibile scenari opposti: dal possibile lancio difensivo di un'Opa (considerata però improbabile dagli analisti) a un break up del gruppo (ai francesi l'eneigia, a Mediobanca e C. tutto il resto) all'idea della mediazione: sediamoci a un tavo�lo e trattiamo. Tutt'altra cosa il dossier Edison che, comunque vadano le cose, diven�ta caldissimo. Nessun dubbio sul per�ché Edf abbia investito oltre un miliar�do di euro in Montedison: «E' la presa di posizione nell'azionariato di una società che racchiude un polo eneigetico importante, Edison e Sondel». Ed è qui, attorno cioè alla possibilità che una Edison, controllata da una Monte�dison francese, possa concorrere nella gara per le ex centrali Enel che si stanno alzando gli scudi difensivi dell'Antitrust europea, del govemo italiano e degli altri concorrenti. Il gruppo francese si difende: abbiamo operato nei pieno rispetto delie regole In Borsa il titolo della società italiana perde colpi: -4,70Zo LONDON ELECTRICITY-SWEB Gran Bretagna 2,8 milioni di clienti in elettricità 200.000 clienti gas P. P. 2930 MW Svizzera ATEL 100.000 clienti in elettricità R P. 1425 MW Polonia ECK P. P. 450 MWe -1450 MWth KOGENERACJA P.P. 370 MWe-1415 MWth ZECW P, R 350 MWe 1500 MWth RYBNIK P.P. 1720 MWe ■thwmm GRANINGE Svezia 220.000 clienti in elettricità P. P. 875 MW Ungheria DEMASZ 735.000 clienti in elettricità P.P. 117 MWe EDASZ 90QLOOQUdient�in elettri ™;^ft3l12MWe BERT R P. 262 MWe 26Q0 MWth ISE Italia P. P. 1360 MW

Persone citate: Berlusconi, Enrico Bendi, Falck, Lucchini, Pesenti, Romain Zale

Luoghi citati: Germania, Gran Bretagna, Italia, Mediobanca, Polonia, Spagna, Svezia, Ungheria