E' TARDI PER IL GRIDO DI DOLORE

E' TARDI PER IL GRIDO DI DOLORE E' TARDI PER IL GRIDO DI DOLORE Carlo Bastasln IL grido di dolore non è nuovissi�mo: «Espropriate gli espropria�toli» era infatti lo slogan di Marx nel libro 1 del Capitale in cui scoccava «l'ultim'ora della proprie�tà privata». Modi e argomenti con cui in Italia politica e industria stanno reagendo all'«esproprio» di Montedison da parte di Edf, van�no aggiornati. Va bene giocare ad Asterix alla rovescia, ma, in fondo, sono 20 anni che l'Italia fatica ad attirare investimenti esteri di gran�di dimensioni. Se l'avesse fatto quanto la Gran Bretagna, sarebbe ora il Paese più ricco d'Europa. Anche dal tipo di risposta che Roma darà in questi giorni dipen�derà la disponibilità estera a inve�stire in Italia. Se c'è violazione di legge o di regole europee, ciò va fatto valere. Altrimenti, meglio lasciar perdere. Edf produce ener�gia che costa un terzo di quella italiana e la «scalata» metterà pressione su un mondo delle im�prese troppo compiaciuto di sé. Sia chiaro: il campo di gioco su cui si svolge la partita non è regolare. Anzi, non è regolato. I principi di liberalizzazione dell' energia non sono applicati da molti Paesi e i trattati comunitari sono neutrali rispetto a regimi proprietari pubblici o privati. In entrambi i casi però l'Italia fatica a difendersi: se il mercato francese è liberalizzato solo al 3096, il nostro lo è solo al 3496. Se Edf è proprietà del Tesoro di Parigi, Enel è ancora pubblica e Edison gode di tariffe non tutte di merca�to. Quello che avviene dimostra le colpe dei governi nazionali che a Nizza e Stoccolma fecero fallire la liberalizzazione del mercato euro�peo dell'energia. Fu respinta an�che la proposta di Aznar, attuata con Edf in Spagna, di togliere i diritti di voto a monopolisti che sbarcano all'estero. L'Europa però non vive in un vuoto di legge: la proprietà statale è parente della scarsa liberalizzazione e della chiu�sura dei confini. Bruxelles giudica la garanzia, anche implicita, dello Stato come un aiuto pubblico e quindi come una distorsione della concorrenza. Questi sono i princi�pi a cui appellarsi, se possibile. Roma non sarebbe credibile ora se rinnegasse 50 anni di europeismo per invocare la protezione naziona�le di un'impresa. Non sarebbe coerente difendere il libero merca�to dalla proprietà pubblica e poi ostacolarlo chiudendo i confini. Sul piano dell'orgoglio naziona�le d'altronde, comunque finisca, la vicenda Montedison ha già molto da insegnare. La «scalata» è potuta avvenire perché gli azioni�sti erano deresponsabilizzati da un sistema di controlli societari, in�trecciati e oscuri, in cui vige la pratica quotidiana della rissa. In Spagna vale la logica, buona o cattiva, dei «campioni nazionali»: tre gruppi stanno conquistando Europa e Sud America. La Germa�nia prospera grazie a una ventina di leader industriali e finanziari attivi in tutto il mondo. In Francia cinque grandi gruppi stanno imxmendosi perfino negli Usa. L'Itaia è l'unico Paese in cui sulla logica del «laissez feire» prevale solo la logica del «non lasciar fare a quelli che non sono miei amici». carlo.bastasin@lastampa.lt

Persone citate: Aznar, Marx