«Attentati dopo Arafat c'è il caos»

«Attentati dopo Arafat c'è il caos» LA RABBIA E I TIMORI DEL MINISTRO PER GERUSALEMME «Attentati dopo Arafat c'è il caos» Faisal Husseini: Sharon scherza con il fuoco intervista fiamma Niranstelii GERUSALEMME FAISAL Husseini conserva sempre un'aria aristocratica, anche quando è molto arrab�biato o sconvolto. Ieri, durante quello che gli israeliani festeggia�no come il «Giomo di Gerusa�lemme», ovvero l'anniversario della conquista della città nel 1967, ha passato ore dure. Il ministro dell'Autorità Palestine�se per Gerusalemme, si è trovato nel mezzo di una giomata di scontri, con una mamfestazione israeliana davanti ah'«Orient House», le notizie dei scontri dai Territori e poi, verso sera, il risoluto invito alla pace degh Stati Uniti. Faisal Husseini è possibilista sulla proposta di Co�lin Poweh e della Commissione Mitehell, ma durissimo verso il govemo Sharon. Signor Husseini, cosa signi�fica quest'ultima escala�tion? Si va verso uria guer�ra? «L'escalation è stata accompagna�ta da chiarissimi segnah che Isra�ele deve cambiare strada ora. subito, senza aspettare im minu�to. Tornare indietro, e fermarsi: l'esercito israeliano nella sua fo�ga ha compiuto una quantità di azioni esagerate e scandalose, come sparare sulla casa di Jibril Rajub, o uccidere cinque persone "per sbagho".Questi '"sbagli" in realtà sono parte di un modo di agire che è tipico di Sharon, tipico di chi in realtà vuole mette�re in atto un piano..» Quale piano? «Il piano è quello di piegare i palestinesi con la violenza, di rendere vana la nostra lotta con la forza, di sottometterci e uccide�re cos�le nostre ambizioni nazio�nah e umane». Da cosa ricava questa idea? «Chiunque conosca Sharon sa che ha un sogno: il nostro eroho. Che l'Autonomia, che Arafat, che la nostra leadership crolli. Ma questo sogno si può trasformare neU'incubo di ogni israeliano. Dal�la violenza sorgono mostri di violenza incontrollabili: se Sha�ron ci spezzasse, cosa che non accadrà mai, avrebbe ahora a che fare con lo sceicco Yassin, con un futuro sanguinoso come non mai». Sharon sostiene che il suo sogno, in realtà, è tornare al tavolo delle trattative dopo che Arafat ha ordinato il cessate il fuoco e gli attenta�ti si sono fermati. «Sharon, è lui a creare il ehma adatto per il terrorismo, è lui che lo chiama a sé con il suo compor�tamento sproporzionatamente aggressivo, creando odio, distru�zione, miseria». C'è stato un lungo processo di pace, in cui il benessere dei palestinesi avrebbe potuto crescere e creare un loro Stato, e alla fine del quale Barak ha offerto ad Arafat un pacchetto che gli conse�gnava il 97 per cento dei Territori e parte di Gerusa�lemme, comprese le Mo�schee, come capitale. Arafat non ha accettato. Non è di l�che nasce la violenza? «Per accettare le proposte di Ba�rak ci sarebbe voluto più tempo, più pazienza e anche più potere da parte di Barak stesso, che invece è stato subito cacciato». Non riconosce che là c'è stato un errore di Arafat? E che oggi questo errore si ripete quando Arafat rifiu�ta di proclamare la fine della violenza? «La nostra violenza non è certo quella di un esercito fortissimo, degh F-16, di distruzioni di case. Loro sono la parte forte, loro sono la vera violenza». Sa che Israele ha subito 5000 attentati da settem�bre? «I nostri villaggi sono distrutti da missili, le famiglie sono state colpite da lutti terribili, manca il pane, siamo assediati dentro i nostri villaggi. Noi siamo la parte debole, Israele usa la foza in maniera tale da indurre i giovani a cercare il suicidio terrorista. Il potere è tutto nelle mani d'Israe�le». Ma secondo tutto il mondo voi avete un potere enorme nelle mani. Quello di chiede�re, in arabo, la cessazione della violenza. «L'ho chiesto tante volte nel passato ai miei, a Har Homà, a Gerusalemme, e ne ho ricavato solo sopraffazioni israeliane». Allora non volete chieder�la? «Se Israele cesserà di costruire insediamenti, la peggiore delle violenze, ahora questo sarà un segnale». Israele si sente assediata dal terrorismo, non solo da parte palestinese, ma an�che dalla violenza verbale che definisce gh ebrei nazi�sti e mette in discussione l'esistenza stessa di Israele. Non si dovrebbe bloccare questo odio, per tornare a parlare? «Il linguaggio di una parte degli israeliani quando si nfesriscono agli arabi non è mighore». Ma è un'esigua minoranza, e da voi ormai si paragona�no comunemente gli ebrei ai nazisti, si nega la Shoah. La pace dunque non è più possibile? «Lo è ancora, io credo, ma non so se Sharon sia la persona adatta per raggiungerla. Le radici della violenza per me sono nell'occupa�zione militare: quella è la vera aggressione». «Lui sogna di fare crollare l'attuale leadership palestinese, ma dalla violenza nascono mostri incontrollabili E avrebbe a che fare con lo sceicco Yassin» L'ex negoziatore palestinese e ministro di Yasser Arafat, Faisal Husseini

Luoghi citati: Gerusalemme, Israele, Stati Uniti