Giardinetto a medio periodo

Giardinetto a medio periodo LETTERE Giardinetto a medio periodo LEGGO costantemente la sua rubrica sulla Stampa ; mi per�metto di sottoporre al suo giudi�zio l'investimento che ho cos�ripartito: a) Bot a tre mesi lire 30.000.000 b) Btp 1/11/09 al 4,250Zo lire 50.000.000 (in data 3/08/2000) Fondi di investimento San Pao�lo: a) Soluzione 3, lire 50.000.000 (il 3/8/2000) b) Soluzione 4 lire 30.000.000 (il 29/6/2000) e) Soluzione 7 lire 50.000.000 (il 3/8/2000) d) Azioni Italia lire 30.000.000 (il 22/6/2000) Alla luce della sua esperienza si può ritenere ancora valida que�sta ripartizione? Oppure, visto che le soluzioni 4 e 3 non hanno dato alcun rendimento sarebbe opportuno disinvestire e acqui�stare Bot o Btp, mentre per Azioni Italia e Soluzione 7 sareb�be meglio aspettare perché, in prospettiva, dovrebbero miglio�rare? Giorgio Lovera (via Internet) Il portafoglio del lettore è equilibra�to, con un terzo in azioni (alto rischio), un terzo in reddito fisso (basso rischio), un terzo in fondi comuni a vario grado di bilanciamen�to (medio rischio). Se la proporzio�ne è stata costruita sulla base di un disegno di medio periodo e sulla propensione al rischio dell'investito�re, non possono essere considerazio�ni di breve termine a far cambiare il mix. Non si può. invece, pensare di aggiustare un portafoglio a posterio�ri sulla pura considerazione del rendimento negativo immediata�mente precedente. Paradossalmen�te, ha più senso «scappare» mentre si guadagna, ma pochi lo fanno, bui tempi di recupero delle varie Borse, infine, il calcolo va fatto a partire dai prezzi di partenza di ogni investito�re: chi è entrato ai massimi del marzo 2000 di pazienza deve averne molta, anche se in aprile Wall Street ha recuperato qualcosa e aiutato anche gli altri mercati. Le vìe per ottenere soddisfazione A marzo dell'anno scorso ho aperto un conto corrente alla Banca Popolare di Novara, filia�le di Novi Ligure (AL). L'addetto mi ha consigliato il Family, infruttifero per giacenze fino 5 milioni ma con 30 operazioni gratuite a trimestre. In quell'oc�casione non si parlò delle spese di custodia del deposito titoli né mi fu consegnato alcun prospet�to scritto. Nell'estratto conto di fine giugno figurano lire 30.186 di spese di custodia e ammini�strazione titoli; in quello di fine anno, amara sorpresa, figurano lire 249.972, a fronte di un portafoglio titoli azionari di cir�ca 130 milioni. Ho già protesta�to allo sportello ma, nella previ�sione di una risposta negativa, chiedo se è possibile un reclamo più in alto : a direzione generale di Novara o a quel nuovo Ufficio denominato Ombudsman. Gio�va notare che nel dicembre del�lo stesso anno ho sostituito il c/c con un altro più conveniente (50 operazioni gratuite); questa vol�ta mi è stato consegnato il prospetto delle spese da cui si evince che le spese custodia titoli sono lire l,507o, con un massimo di 25 mila a trimestre. quindi ben lontane da quelle applicate al c/c precedente. Salvatore S. (via Internet) Le regole di trasparenza introdotte da anni dalla Banca d'Italia obbligano le banche a esporre in dettaglio i costi per ogni servizio reso ai corren�tisti e ai fruitori dei servizi di risparmio. In particolare, le formule contrattuali possono contenere o meno le spese della movimentazio�ne dei titoli come forfait mensile o annuale, soprattutto nel caso siano previste le operazioni on line. Dalle parole del lettore non si capisce la natura complessiva delle prestazioni relative ai due conti, e quindi è impossibile dedurre la legittimità delle sue lamentele. Le strade sono due: contratto alla mano, il cliente ha il diritto di farsi spiegare ogni voce per filo e per segno. Se ritiene già di aver subito un torto, si rivolga invece all'Ufficio reclami della banca esponendo il caso in via formale. Ciò provocherà una risposta altrettanto ufficiale che, se non sarà ritenuta soddisfacente, potrà dare l'accesso al secondo grado di protesta, quello dell'Ombudsman. Presso lo stesso istituto troverà le indicazioni su come fare il ricorso. Ladeducibilità? Una soia volta Ho stipulato nel '98 una polizza vita con premio unico di 15 milioni con scadenza 5 anni. Vorrei sapere se la deducibilità Ii-pef di 2,5 milioni è valida solo per il suddetto anno oppure se il diritto prosegue per gli anni successivi. Pennello Torino Le norme fiscali prevedono che la detraibilità dei premi pari al 1996 (con un massimo di 475.000 lire) sia effettuabile solo nell'anno di paga�mento. I premi unici, quindi, per la loro natura, beneficiano della detrai�bilità solo una volta, anche se sono di importo elevato. A premio ricorrente Ho stipulato ima polizza vita da 2,5 milioni annui con la formula del premio unico ricorrente; la motivazione era soprattutto fi�scale, beneficiare cioè del picco�lo incentivo della detrazione di 475.000 lire. E' necessario versa�re per 5 anni per avere il benefi�cio? Dato che i premi sono unici ricorrenti, cosa succede se se salta il sesto versamento e si riprende dal settimo? Le interru�zioni fanno riprendere il perio�do minimo di 5 anni necessario per la detrazione? Anna Maria G. Torino Precisiamo che la legge sul tratta�mento fiscale delle polizze prevede che la detraibilità del premio (è prevista dal «vecchio» regime fiscale e, per i contratti stipulati prima del 31 dicembre 2000, continua a esse�re applicato anche in futuro) sia concessa se il contratto ha una durata almeno di 5 anni e se non vi sono riscatti prima della scadenza quinquennale. Non ha quindi rilevan�za il fatto che sia sospeso il pagamen�to di un premio: se già al terzo anno non si paga, non succede nulla alle detrazioni precedenti, né vi è l'obbli�go di versare per 5 anni di fila. Ha collaborato GIANLUIGI DE MARCHI A cura di GLAUCO MAGGI E-Mail: glauco.maggi@lastampa.it Chi desidera risposte in tema di risparmio e investimenti, banca, casa, fisco, pensioni e previdenza scriva a: Tuttosoldi via Marenco 31 10126 Torino

Persone citate: Anna Maria, Giorgio Lovera, Salvatore S.

Luoghi citati: Italia, Novara, Novi Ligure, Torino