Schlesinger e i due Joe di Paolo Passarini

Schlesinger e i due Joe FIERA DEL LIBRO LE IDEE Schlesinger e i due Joe Ritratto dell'ex consigliere di Kennedy «Un liberal è contro Stalin e McCarthy» ^fl^UATTRO anni fa, nell'Au(mUditorium della City Uni^H^versity di New York, cir�ca 150 eminenti intellettuali storici, pohtici e scrittori si riunirono per festeggiare gli 80 anni di Arthur Schlesmger. L'an�ziano professore, da soli due anni in pensione, appariva rag�giante e in ottima forma, con il suo caratteristico farfallino a pois. E dichiarò: «Io sono un liberal non pentito e non rifor�mato». Applaudirono tutti, de�mocratici e repubblicani, e non solo per rispetto all'età e alla carriera. L'ex-braccio destro, e poi storico, di John Fitzgerald Kennedy ha incarnato con coe�renza il modello del liberal, cioè del democratico di sinistra, radi�cale nella difesa della libertà anche nei confronti del comuni�smo. «Cinquant'anni fa mi dice�vano che, a essere anti-comuni�sta, sarei finito in compagnia di Joe McCarthy. Ma io risponde�vo che un buon liberale deve essere contro tutti e due i Joe, Stalin e McCarthy». Schlesinger viene dal MidWest, cioè da Columbus, Ohio, dove è nato il 15 ottobre del 1917, figlio di uno storico con lo stesso nome, Arthur. Si laureò a Harvard nel '38 e subito dopo venne risucchiato per quattro anni dalla guerra, che lo vide impegnato nei servizi di infor�mazione. Ritornato borghese, nel '46 diventò professore nella sua alma mater, Harvard. La svolta nella sua vita arri�vò 14 anni dopo, quando Kenne�dy lo volle con sé nella campa�gna presidenziale, come scritto�re di discorsi. Una volta eletto, Jfk lo portò con sé alla Casa Bianca come assistente specia�le. Schlesinger ci rimase fino al '64, quando si dimise un paio di mesi dopo l'assassinio del «suo» presidente. Sull'esperienza di quei tre anni, Schlesmger scris�se un libro famoso, «I Mille Giorni», che gli valse un Pulitzer nel '65. Ma non era il primo: ne aveva già vinto un altro ben 20 anni prima con «L'Età di Jackson». Scrittore estrema�mente prolifico, Schlesinger ri�cevette anche moltissimi ap�prezzamenti per il suo monu�mentale «L'Età di Roosevelt». Si tratta quindi di uno stori�co a tutto tondo dell'America moderna, non solo del kennedysmo. Ma non c'è dubbio che l'esperienza alla Casa Bianca fu per Schlesinger fondamentale. C'è stata una straordinaria occa�sione per riviverne almeno una parte nelle scorse settimane. E' stato lo stesso Schlesmger a raccontare in un lungo articolo apparso in Europa sul «Sunday Telegraph» il suo recente invito a pranzo da Fidel Castro per commemorare insieme il qua�rantennale dell'invasione alla Baia dei Porci, aprile '61. Fu un terribile fiasco, come si ricorde�rà, «il fallimento perfetto», co�me lo chiama Schlesinger, che era contrario, mentre Kennedy titubava e la Cia premeva. Nel�l'atmosfera conviviale di un pranzo all'Avana, Castro ha rac�contato i segreti dell'altra fac�cia della controrivoluzione faUita, di come i verde olivo ne impedirono i collegamenti. E ha soprendentemente confermato la giustezza di certe scelte di Kennedy criticate in patria, co�me quella di scartare per lo sbarco Trinidad, scelta dalla Cia in un primo momento, dove ci sarebbe stato «un bagno di sangue». Del resto, sul nemico Kennedy, l'uomo che cercò di farlo ammazzare e poi impose le sanzioni a Cuba, Castro ha maturato da tempo un'opinio�ne: «Nonostante tutto, avrei preferito che potesse continua�re». Paolo Passarini h Arthur M.SrhlesingerJr.

Luoghi citati: Avana, Columbus, Cuba, Europa, New York, Ohio