Orchestre al Conservatorio

Orchestre al Conservatorio Orchestre al Conservatorio .a Filarmonica in un repertorio del 700 Programma tardoromantico per Mihailjora DUE orchestre sinfoniche si alternano in settimana sul palco del Conservatorio e danno origine a una singoiar tenzone il cui interesse è legato soprattutto alla estrema diversi�tà dei programmi. La prima a scendere in campo è l'Orcnestra Filarmonica di Torino, che si produce nell'ottavo concer�to della sua stagione (luned�21 e marted�22 alle 21): la serata è dedicata al Settecento strumen�tale, di cui la Filarmonica, senza le intransigenze e gli eccessi filologici oggi tanto di moda, è ottima interprete. Sotto l'esper�ta guida di Sergio Lamberto che ritaglia per sé il ruolo di direttore e, nelle ultime due pagine in programma, di violino solista vengono infatti propo�ste quattro composizioni del pe�riodo aureo del Barocco. L'aper�tura è affidata al Concerto in sol minore «Per l'Orchestra di Dre�sda», di Antonio Vivaldi, e si vale della presenza di Michele Mangiacasale come violino principa�le; anche gli altri titoli della serata rientrano nella tipologia del Concerto solistico e sono di Domenico Cimarosa (Concerto per due flauti, solisti Michele Mo e Isabelle Massara), ancora Vivaldi (Concerto «Per S.A.R. di Sassonia» con Sergio Lamberto al violino e Bruno Oddenino all'oboe principale) e Bach (il primo Brandeburghese). I biglietti di platea costano 38 mila lire, di galleria 28 mila; Per informazioni telefonare allo 011/436.06.91. Si ispira invece al nazionali�smo tardoromantico il secondo concerto, quello in programma al Conservatorio gioved�24 alle 21 per la stagione dell'Accade�mia Terapia: protagonista in que�sto caso è il complesso filarmonico Mihailjora di Bacau, la piccola ma attiva città che sorge ai piedi dei Carpazi Orientali, in Romania. Fondata poco meno di mezzo secolo fa, l'orchestra vanta oggi un curriculum artistico di leva�tura intemazionale: cosa che permette di interpretare, senza patemi o contraddizioni, pagine sinfoniche di grande impegno. Come si diceva, l'esibizione tori�nese attinge al momento storico legato alla fioritura del secondo Ottocento: vengono infatti pro�posti l'ouverture fantasia «Ro�meo e Giulietta» di Ciaikovsky e la Quarta Sinfonia di Brahms. Sul podio sale un giovane artista torinese. Stellano Fago�ne Buscimese, molto apprezzato come direttore anche fuori Italia ma proveniente dalle file del concertismo pianistico. I biglietti costano 22 mila lire (tei. 011/521.42.66). [a.fe.] Stellano Fagone Buscimese per la Tempia

Luoghi citati: Italia, Romania, Sassonia, Torino