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Dai lettristi a via Panispema a febbre delle tribù ROMA Dai lettristi a via Panispema a febbre delle tribù Lea Mattarella RROMPE neU'arte il concet�to di tribù. È sinonimo di gruppo, di movimento? Solo in parte perché, come spiega Achille Bonito Oliva che del�l'esposizione Le tribù dell'arte è l'ideatore, «questi gruppi hanno sviluppato volontariamente e involontariamente la strategia tipica delle tribù, comportamen�ti comuni per mentalità e siste�ma di vita poggianti appunto su una comune identità mai espropriatrice delle differenze indivi�duali: gruppi di artisti e mai collettivi anonimi». Chi sono lo vedremo in due puntate, intan�to si è aperta la prima sezione dedicata al Lettrismo, al Situazionismo, a Gufai, a Fluxus ed Events, all'Happening e ai Capi Tribù senza Tribù. Che sarebbe�ro quelli che hanno fatto proseli�ti nonostante, o forse proprio a causa, della loro individualità: Beuys, Kounellis, Manzoni, Pa�scali, Basquiat, Morley... Di ogni tribù storica vengono poi rintracciati gli sviluppi e le continuità negli artisti della nuo�va generazione. Cos�si stabili�sce un rapporto tra la sonora «Pianta di Parigi» di Donatella Landi che, pur immergendo in uno spazio buio, offre suggestio�ni cinematografiche, e le riprese degh happening di Allan Kaprow o Milan Knizak, tra le video-performance degli artisti giapponesi contemporanei, Kyupi Kyupi e Momoyo Torimitsu, e le pennellatone gestuali e rituali di Kazuo Shiraga e Shozo Shimamoto. Nel catalogo Skira, utile strumento che aiuta a leggere la mostra laddove l'allestimento si rivela un po' caotico come al pianoterra della Galleria, ci dico�no che anche i Nazareni erano una tribù. E cos�il gruppo di Bloomsbury. E i fisici di Via Panispema! Vuoi vedere che se andiamo a caccia di tribù chissà quante ne troviamo? Alla Galleria d'arte moderna l'ultima invenzione di Bonito Oliva Il Mao di Andy Warhol (particolare) Le tribù dell'arte Roma, Galleria d'Arte modema Orario: mardom 9-19; festivi 9-14 Luned�chiuso Fino al 24 giugno