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lI castello di Eymerich trasuda lussuria e malefici lI castello di Eymerich trasuda lussuria e malefici Ci ERA un volta un inquisiI tore dell'ordine domenica�no timorato di Dio, forte, crudele e astuto. La sua legge era il volere dell'Eterno, la sua ira quella dell'angelo vendicatore. 1369, la Castiglia è contesa da due sovrani. Pietro il Crudele è assediato dal pretendente al trono, il suo fratellastro principe Enrico di Trastamara. Re Pietro, incalzato dalle truppe di Enrico, capeggiate dal mercenario francese Du Guesclin, piega in ritirata rifugiandosi nel castello di Montiel. I suoi inse�guitori bivaccano ai piedi della for�tezza. La rocca incombe e, come il peggiore degli incubi, si rivela inespugnabile. Nicolas Eymerich e Padre Gallus si recano a Montiel per volere di Pietro il Cru�dele, ai loro occhi la fortezza si rivela panie�re in terra dei peggiori mah delTinfemo. I giu�dei, "infame razza rea della crocifissione di Cristo", capitanati dal rabbino Ha-Levi, controllano le fi�nanze di Pietro il Crudele, le cui truppe si riducono a una manciata di infedeli mussulmani effeminati. Il castello trasuda dalle sue immon�de pietre lussuria e malefici. Ad aggravar la precaria situazione, nel campo di Enrico di Trastamara, dimora Ramon de Tàrrega, ebreo convertito al cristianesimo che ha abiurato per entrare neUe file degli adoratori di Satana, negromante e cabalista, il cui nome è sufficiente a scatenare la furia di Eymerich. L'inquisitore è avvezzo al demo�nio, alle sue innumerevoli forme, ma se la tentazione ha gli occhi profondi di Myriam? Dove risiede il male peggiore? 1944, campo di concentramento di Dora, nei pressi di Buchenwald in Turmgia'. Lo sturmbannfuhrer delle SS Viktor von Ingolstadt fa del razzismo morale, fisico e intellet�tuale la suprema delle virtù. I suoi studi sono orientati alla ricerca dell'essere perfetto. Un guerriero, un Dio ariano, puro nel corpo e nell'intelletto, capace di dare una svolta decisiva al conflitto belhco. Dove risiede il male peggiore? RECENAless IONE ndra Nicolas Eymerich, www.eymerich.com, inquisitore domenica�no realmente esistito, nato a Gerona 1320, morto nel 1399, è pro�tagonista della più po�polare saga di fanta�scienza italiana, com�posta da sei romanzi e un volume di racconti, partorita dalla pindarica immaginazione di Valerio Evangeli�sti, vincitore del premio Urania nel 1994 col romanzo Nicolas Eymeri�ch. inquisitore. Ora Eymerich è tomato, dopo tre anni d'attesa, portando nelle librerie il suo "castello", versione estesa, e assai diversa, dell'omoni�mo radiodramma Rai che gli è valso il Prix Italia 2000 per la fiction radiofonica (www.radio.rai.it/radio2Zarchivi). Nel suo nuovo romanzo II castel�lo di Eymerich Valerio Evangelisti amoreggia con la storia, con i suoi più gravi errori, costmendo un colorato puzzle di paradossi temporali, in cui le colpe si perdono nell'oblio per ritornare con potenza devastante a schiaffeggiare gli uo�mini immemori. Evangelisti costruisce mondi sanguinari e carichi di umori, sfrut�tando sapientemente la commistio�ne tra la fantasy e la fantascienza. Edifica universi temporali i cui tasselli si incastrano in un mosaico carico di tensione, in cui il bene e il male risiedono solo negh occhi del Supremo Inquisitore. Dove bene e male sono il riflesso di un volere superiore, asservito alla vista an�nebbiata degli uomini. ^ ^i dm Valerio Evangelisti II castello di Eymerich Mondadori, pp. 396, L. 34.000 ROMANZO RECENSIONE Alessandra C