Mezzo milione di metalmeccanici in piana di Marina Cassi

Mezzo milione di metalmeccanici in piana Mezzo milione di metalmeccanici in piana Decine di manifestazioni per chiedere la firma del contratto Marina Cassi In decine di piazze, da Torino a Milano, da Roma a Firenze, Bolo�gna, Genova, Brescia, Livorno, Ber�gamo, Verona, Venezia, Treviso, Ro�vigo, Reggio Emilia, Modena, Ferra�ra, Cesena, Ancona, Bergamo, Lan�ciano, Perugia, Napoli, Bari, Taran�to, Palermo i metalmeccanici sono tornati a manifestare nell'ambito di uno sciopero di 4 o 8 ore indetto da Fim-Fiom-Uilm per chiedere la chiusura del contratto. A due anni dalla firma di quello nazionale si tratta adesso del rinnovo del cosid�detto biennio economico. Le parti sono per ora lontane: il sindacato chiede 135 mila lire lorde medie a regime in quattro anni, la Federmeccanica offre 85 mila lire lorde. Ma in ballo non c'è solo un problema di soldi legato a due differenti modi di intendere il recupero dell'inflazione ma di valutazione degli accordi del '93, del ruolo della concertazione, dell'esistenza del doppio regime con�trattuale. E come sempre quella dei me�talmeccanici è la vertenza che più si carica di valori simbolici. Non a caso da Torino, di fronte a 20 mila perso�ne, il segretario generale della Fiom, Claudio Sabattini, ha detto chiara�mente che se la vertenza non si concluderà positivamente, dal mo�mento che la piattaforma è stata condivisa anche dai segretari confederali, lo sciopero generale con mani�festazione a Roma a sostegno di tutti i contratti ancora aperti e che .coinvolgono oltre a un milione e mezzo di metalmeccanici altri tre milioni di lavoratori sarà inevitabi�le. Nei cortei, ai quali secondo il sindacato hanno partecipato oltre 500 mila metalmeccanici, con una adesione agli scioperi mediamente dell'80% slogan e cartelh prevalen�ti sono sul contratto, ma non ne mancano alcuni più ironicamente politici come: «Compagno Berlusco�ni il nostro dovere l'abbiamo fatto, adesso ci pensi lei a firmare il contratto», «Berlusconi, tu che sei un imprenditore operaio, aiuta noi poveri operai», «Berlusconi anche noi voghamo fare un contratto; con i padroni» e «Solo nella repubbhca delle banane hanno stipench come il nostro». I sindacati metalmeccanici sono fermissimi però nel respingere l'ipotesi che si tratti di mio sciopero «pohtico» contro la nuova maggio�ranza; ricordano che le dieci ore di astensione dal lavoro erano state decise più di un mese fa. E il segretario Uilm, Tonino Regazzi, che parla a Milano precisa: «Lo sciopero di oggi è contro la Federmeccanica e non contro il gover�no, che non si è ancora neppure . insediato; è assurdo collegarlo alla vittoria del centro-destra, lo abbiamo proclamato il 19 aprile». Nei comizi prevale il merito dei problemi sindacah. Sabattini è net�to: «È bene due ai padroni che l'inflazione '99-2000 non si discute, la voghamo tutta. Non abbiamo possibilità di abbassare le nostre richieste e tratteremo con la Federmeccanica soltanto se cambierà la sua posizione». Aggiunge: «Da questa piazza voglio dire a Federmeccanica, e alla Fiat che la sostiene, che non è nostro interesse riprendere il balletto sul 2,90Zo dell'in�flazione. Per questo ribadisco che deve essere chiaro a tutti che siamo in grado di riprendere la trattativa solo se Federmeccanica ha cambiato la posizione. Se invece vuole perde�re tempo aspettando un intervento del piccolo grande fratello, magari più piccolo che grande, la trattativa non ci interessa». E da Firenze il segretario genera�le della Firn, Giorgio Caprioli, ironiz�za: «Il primo provvedimento annun�ciato dal nuovo governo è l'abolizio�ne della tassa di successione e sulle donazioni. Se cos�sarà si comincia proprio male, perché Berlusconi, cedendo l'azienda ai figli, tenta in questo modo di risolvere il conflitto di interessi. Lo stesso Berlusconi ha detto che in questo modo potrà risparmiare al massimo 50 miliardi. Bene, 50 miliardi divisi tra tutti i metalmeccanici fanno 50 mila Ure a testa, proprio quello che ci vuole per chiudere il contratto. Ce li dia a noi, dunque». A fianco della categoria si è schie�rato il ministro del Lavoro uscente. Cesare Salvi, che ha accusato le imprese di violare l'accordo del '93. Una linea non condivisa dall'econo�mista di Forza Italia Antonio Marzano, probabile ministro del prossimo governo, che ha sottolineato l'auto�nomia delle parti sociali auspicando un accordo in tempi ravvicinati. La giornata giornata di mobilita�zione ha soddisfatto i tre sindacati meccanici e anche i segretari confe�derali. U segretario generale della Cgil, Sergio Cofferati, commenta: «Lo sciopero e le manifestazioni sono una risposta importante e signi�ficativa alle chiusure di Federmecca�nica e Confmdustria. I lavoratori hanno respinto il tentativo di mette�re in discussione l'intera pohtica dei redditi». Il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, sollecita la ripre�sa e le conclusioni rapide del contrat�to dei metalmeccanici «per evitare uno scontro sociale» e ribadisce che «in Italia esiste una «questione sala�riale». E, infine, per il segretario generale Cisl, Savino Pezzetta «le posizioni assunte dalla Federmecca�nica non sono giustificabili in quan�to la piattafonna presentata rientra pienamente, come da più parti è stato riconosciuto, in quello che è l'accordo del 23 luglio». Cortei e sit-in da Torino a Milano sino a Palermo «Compagno Berlusconi aiuta noi poveri operai» Cofferati: segnale chiaro per tutta Confmdustria La Fiom: senza firma sarà sciopero generale La manifestazione dei metalmeccanici di ieri a Torino