D'Antona, «coinvolta la sorella di Natali»

D'Antona, «coinvolta la sorella di Natali» Roma, oggi il Tribunale decide se scarcerare gli 8 militanti di Iniziativa Comunista D'Antona, «coinvolta la sorella di Natali» La procura sospetta che abbia partecipato all'omicidio retroscena Guido Ruotalo ROMA EM finita in carcere per asso" dazione sovversiva. In realtà, la procura di Ro�ma sospetta che «la rosela», la sindacalista Sabrina Natali, so�rella del leader di Iniziativa Comunista, Norberto Natali, ab�bia partecipato all'omicidio del professor Massimo D'Antona e, dunque, che faccia parte delle Brigate Rosse-Partito Comuni�sta Combattente. E' quanto emerge dalla lettura degli atti depositati dall'accusa al Tribu�nale della libertà, che oggi si esprimerà sulla richiesta di scarcerazione degli otto miUtan*ti e dirigenti di Iniziativa Comu�nista, arrestati il 3 maggio scor�so per associazione sovversiva. Nella richiesta di arresto inoltrata al gip Otello Lupacchini, il pool antiterrorismo della Procura di Roma scrive: «Decisivo sia per la posizione di Natali Sabrina sia per la qualificazione del gruppo asso�ciato oggetto della presente indagine è quanto riportato nell'informativa Ros del 22.03.2001 dal momento che la stessa informa di una conversa�zione intercettata ambiental�mente del 20. 03. 2001 tra Benvenuti Maria Cristina e Di Girolami Leone nel corso della quale è evidente il riferimento a Natali Sabrina (indicata co�me "la rosela") che...aveva par�tecipato all'omicidio di un com�pagno; compagno che necessa�riamente deve essere indivi�duato in Massimo D'Antona (la cui collocazione politica è no�ta) poiché nessun altro omici�dio di "un compagno", da lunga data, è stato compiuto e rivendicato dalle Brigate Rosse». Chiosano i pm antiterrorismo: «Viene cos�registrata l'appar�tenenza di Natali Sabrina alla struttura occulta di Iniziativa Comunista e la sua attivazione addirittura nell'attentato di presentazione pubblica delle riemerse Brigate Rosse-Partito Comunista Combattente». L'intercettazione ambienta�le a cui fa riferimento la Procu�ra di Roma è appena quella del 20 marzo scorso. Il colloquio viene registrato alle ore 23,48 tra Maria Cristina Benvenuti e Leone Di Girolami (i due non risultano neppure indagati, ndr). Il colloquio si svolge nella vettura Opel Corsa di Maria Cristina Benevenuti. Si parla di Sabrina Natali, di «la Poscia». Leone: «E' de teck... c'ha quella regola giusta pure, magari perchè del marxi�smo-leninismo e se non è quel�la applicata a ogni situazio�ne...per me era altri che...e ammazzano quel compagno pu�re lei..». Maria Cristina Benve�nuti: «si eeh, lei proprio non se sa...... Leone: «loro ammazza�no quel compagno..». Maria Cristina: «infatti...se vede na guardia lei è capace in un minuto de...de sparasse cioè...voglio di., dipende pure in che situazione stai. Pe�rò...hai visto nelle riunioni quelle sempre critiche lei come si comporta, è la peggio...». Questa è la intercettazione ambientale che porta la Procu�ra di Roma a ipotizzare un ruolo attivo di Sabrina Natali nell'omicidio del professore Massimo D'Antona, quel 20 maggio del 1999. In realtà sembra che gli uomini del Ros dei Carabinieri in queste setti�mane abbiano raccolto altri elementi contro il gruppo di Iniziativa Comunista che con�fermerebbe l'ipotesi di una partecipazione di alcuni inda�gati nell'attentato di via Sala�ria. Oggi il Tribunale della liber�tà comunicherà le sue decisio�ni in merito alle richieste di scarcerazione degli otto inda�gati. L'inchiesta sull'omicidio D'Antona è giunta cos�a un punto di verifica importante. Un anno fa, la verifica della pista Gerì, del presunto telefo�nista che rivendicò a nome delle Br l'omicidio contro il consulente del ministro del Lavoro dell'epoca, Antonio Bassolino, fin�con la scarcerazio�ne dell'indagato, di Alessandro Geri, dopo neppure due setti�mane e senza aspettare il ver�detto del Tribunale del Riesa�me. Oggi, questo Tribunale si pronuncerà sugli indizi raccol�ti contro gli indagati, accusati di associazione sovversiva e, in realtà, sospettati di essere in parte se non tutti «l'evolu�zione dei Nuclei comunisti combattenti», ovvero le nuove Brigate Rosse. Tra le carte sequestrate agli indagati di Iniziativa Comunista, oltre al documento di dodici cartelle dattiloscritte trovato a casa di Barbara Battista, ci sono gli appunti contenuti in un'agen�da sequestrata a casa di Rita Casillo, anche lei arrestata il 3 maggio scorso. Questi appunti sono stati definiti «interessan�ti ai fini delle indagini» dai pm lonta e Salvi. In particolare una frase è importante: «La ritirata strategica è finita il 20 maggio, ora si riparte e ci si riorganizza». Il 20 maggio è il giorno dell'omicidio del profes�sore Massimo D'Antona. II luogo dove fu ucciso Massimo D'Antona

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