Quando parla la fotografia di Rocco Moliterni

Quando parla la fotografia Quando parla la fotografia Rocco Moliterni COME si passa dalla scrittu�ra all'immagine, da un te�sto alla sua «materializza�zione visiva, che sia foto�grafica, video o cinematografica? Ad illustrare questo percorso è «Border Stories Ai limiti della scrittura», la manifestazione orga�nizzata dalla Sezione Didattica del�la Fondazione Italiana della foto�grafia in occasione della prossima Biennale, che aprirà i battenti a settembre a Palazzo Bricherasio. «Border Stories» propone a tutti i ragazzi fra i 16 e i 26 anni di inviare un racconto inerente i temi della biennale: le parole chia�ve dell'edizione 2001 sono globaliz�zazione e senso di appartenenza, meticciato culturale, tolleranza/in�tolleranza, odio razziale e società dei valori. ((Attraverso questa ini�ziativa letteraria spiega Maria Riccobene, responsabile della se�zione didattica del Fondazione per la fotografia si vuole dialogare con il linguaggio visivo e quindi, stimolare i ragazzi a trasformare i loro scritti in sceneggiature per poi, eventualmente, tradurle in immagini fotografiche o cinemato�grafiche». Per questo è nata una collaborazione con la Fert (Film with a European Regard in Turin) che ha ideato «Affaìmla Readings», rivoho agli autori di sceneggiature per lo schermo. Come si partecipa all'iniziativa? Entro il 30 luglio bisogna inviare i propri testi in una sola copia e per un massimo di 10 cartelle per posta alla Fondazione Italiana per la Foto�grafia in via Avogadro 4, 10121, Torino. A scegliere i testi migliori sarà una giuria composta da cinque personalità: il direttore della Fonda�zione Denis Curii, un responsabile del programma AfTabula Readings, un insegnante, un produttore regi�sta, un membro della scuola Holden. Il racconto finalista sarà pub�blicalo su TorinoSetle e verrà espo�sto alla Biennale. L'iniziativa è forse una scom�messa: se appare facile passare da un testo a un soggetto per il cinema e la tv, molto più proble�matico è passare da un testo a una fotografia. Anche se tutti i fotografi, prima di passare al clic, si pongono, esplicitamente o no, il problema di cosa e come «narrare». Lo «sguardo» del foto�grafo implica sempre un proget�to, che si voglia fermare la realtà in un reportage di cronaca o che si intenda costruire vere e pro�prie sequenze narrative. Certo per un adolescente o un giovane che si voglia avvicinare alla fotografia, la via letteraria sembra il percorso più lungo, ma a volte anche le strade all'appa�renza tortuose producono buoni risultati. Per allenare i muscoli e il cervello i possibili partecipanti possono vedere, sempre in Fon�dazione, la mostra di Lartigue, il grande fotografo francese, la cui intera produzione in fondo ri�spondeva al progetto di narrare la vita della borghesia del suo tempo. Asia Argento, attrice, ha «ereditato» dal padre Dario, regista, anche una grande passione per la fotografìa

Persone citate: Asia Argento, Denis Curii, European Regard, Fert, Lartigue, Maria Riccobene

Luoghi citati: Torino