Buttiglione: così rivisiterò la storia di Aldo Cazzullo

Buttiglione: cos�rivisiterò la storia IL PROBABILE MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE « BLOCCARE SUBITO LA RIFORMA DEI CICLI» Buttiglione: cos�rivisiterò la storia «Bisogna liberarla dalle incrostazioni marxiste» intervista Aldo Cazzullo ROMA PARLO con il ministro Butti�glione? «Non ancora...». Pubblica Istruzione, vero? «Vedremo, parleremo. Partendo da un'esigenza: dobbiamo fare un gover�no pò itico, non abbiamo bisogno di tecnici al di sopra delle parti che garantiscano per una maggioranza populista. Sappiamo leggere e scrive�re, non ci servono amanuensi che lo facciano per noi e ci insegnino a stare a tavola. Un govemo che deve avere la fiducia del Parlamento dev'essere composto in buona parte da parlamen�tari». E' finito il tempo dei tecnici alla De Mauro, per fare un nome? «De Mauro ha tentato di dar seguito al lavoro di Berlinguer, cioè a una rifor�ma che deforma». Condivide l'intenzione di Berlu�sconi di bloccare subito la rifor�ma dei cicli? «Sì. Sarà un atto di saggezza: lo stesso De Mauro in un dibattito che ho avuto con lui si era detto disposto a sospende�re per un anno la riforma. Perché è inapplicabile. Gli insegnanti non sono pronti: alcuni sono formati a trattare con i bambini, altri con gli adolescenti; se li si mescola, come si fa? E poi l'edilizia scolastica è concepita per cicli di 5 anni più tre, non per un unico ciclo di sette». Dopo la sospensione che sarà della riforma? ((Apriremo una discussione che non è stata fatta, un confronto con insegnan�ti e famiglie da cui uscirà una riforma molto diversa». Npn era valida l'idea di introdur�re elementi di meritocrazia? «Certo. E la riprenderemo. Però un insegnante non è bravo perché rispon�de a un quiz, ma perché sa educare i ragazzi. E per individuare l'eccellenza educativa accorre in primo luogo far riferimento ai presidi». C'è molto da cambiare nei pro�grammi e neilibri di testo? «Si, molto. I giovani non devono studia�re la storia universale, ma innanzitut�to quella del loro paese. Inseguendo un astratto cosmopolitismo, si annoia�no. Devono capire la cultura in cui sono nati». Ad esempio? «Il cristianesimo. Roma è piena di chiese. Un ragazzo che sta a Roma deve decifrare le pietre di Santa Sabi�na, e da h risalire ai precedenti latini, e greci. Penso a una figura come quella del vescovo defensor civitatis, che è stata ricacciata nell'oblio. I programmi del governo di sinistra avevano un approccio mondialista, puntato tutto sulla storia sociale, che non fa capire quel che è accaduto prima». Sta dicendo che programmi e libri di testo sono appesantiti da incrostazioni marxiste che van�no eliminate? «Certo. Distinguiamo: il marxismo è una cosa seria, poco nota in Italia. Di veri marxisti ne abbiamo avuto forse imo solo. Galvano Della Volpe. Altra cosa è la vulgata italiana, infarcita di giudizi incalcinati in una concezione scientifica che è caduta, e che quindi sono oggi appesi al nulla; per usare un termine gramsciano, sono folklore». Sta pensando anche al Gramsci il cui studio è stato tanto racco�mandato da Berlinguer? «Sì. Gramsci appartiene alla cultura italiana, ma bisogna distinguere quel che è vivo da quel che è morto, eliminare gli elementi caduchi rimasti nell'aria. Vede, la storia va rivisitata. I giovani vanno aiutati a fare un bilan�cio critico». Anche sul fascismo? «Sì. Bisogna spiegare ai giovani perché i loro nonni sono stati fascisti, aiutarli a capire come il fascismo e il nazismo siano sorti nell'ottica della lotta al comunismo». Analogamente andrà rivisitata la Resistenza? «Occorrerà spiegare che alcuni resi�stenti hanno inteso combattere una guerra di liberazione e che tra loro c'era l'esercito del Sud -, mentre altri intendevano combattere una guerra di classe, condotta con finalità e meto�dologie diverse. E spiegare perché la maggioranza degli italiani abbia atte�so la liberazione senza schierarsi». Continuerà rmsegnamento del latino e in particolare del greco, che Berlusconi disse di voler ridimensionare? «Certo non tutti li dovranno studiare, ma sono una parte importante della nostra biografia, perché hanno forma�to modelli morali». E' sicuro che il nuovo corso non vi porterà a scontrarvi con inse�gnanti e studenti? Che non si prepari una stagione di scioperi e occupazioni? «Cercheremo di scongiurare tutto que�sto con il dialogo». Quindi eviteremo i riti novembri�ni del Mamiani? «Non sarebbe un male. Ormai alle rivoluzioni degli studenti non crede più nessuno». «La sinistra puntava su un astratto mondialismo Mai giovani devono conoscere il proprio paese, capire la culuira in cui sono nati» «No a troppi tecnici: un governo che deve avere la fiducia del Parlamento, dev'essere composto in buona parte da parlamentari» Il leader del Cdu Rocco Buttiglione sarà probabilmente ministro della Pubblica Istruzione nei governo Berlusconi

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