Fassino: congresso straordinario di Mario Calabresi

Fassino: congresso straordinario IL VICE DI RUTELLI PROPONE DI RIDISCUTERE IDENTITÀ E STRATEGIA DEI DS Fassino: congresso straordinario «Positivo risultato al Nord, fiducia nel futuro» intervista Mario Calabresi ROMA y NA riunione dei vertici del partito e la convocazione del congresso per discutere l'identità e la strategia dei Ds dopo il risultato elettorale e per sceglie�re il successore di Walter Veltroni alla segreteria. Li chiede Piero Fassino, che si complimenta per il risultato della Margherita e con�ferma la validità della scelta del�l'Ulivo, pur non nascondendo l'amarezza per «l'errore di valuta�zione di Fausto Bertinotti» che ha fatto «sfuggire la possibilità di una vittoria». Onorevole Fassino, la Casa delle libertà vince le elezioni, ma la rotta dell'Ulivo non c'è stata, se lo aspettava? La fotografia del voto ci consegna un Paese che nei suoi orientamen�ti elettorali è molto equilibrato: la vittoria del Polo c'è e nessuno la contesta, ma non ha però assunto i connotati né di una valanga o di uno sfondamento, tant'è che il centrodestra non raggiunge il 510Zo, né c'è stato il plebiscito che Berlusconi aveva cercato». Il Polo però ha una netta maggioranza in seggi. «Sì, ma Berlusconi non ha la maggioranza dei voti degli italia�ni. Credo che tutti, a cominciare da chi andrà al governo, ne do�vranno tenere conto. Resta co�munque una certa amarezza». Perché? «Perché il recupero sul centrode�stra c'è stato e ci siamo resi conto che la vittoria poteva essere a portata di mano. Ci è sfuggita per un soffio. La sconfitta è stata di misura, e questo ci consente di guardare con serenità e fiducia al futuro». Bisogna però sottolineare che la tenuta dell'Ulivo arri�va grazie al successo della Margherita. «I risultati ci consegnano certa�mente un nuovo assetto dell'Uli�vo, con la Margherita che ottiene un successo lusinghiero, da saluta�re positivamente. Tutti nei mesi scorsi avevamo avuto la preoccu�pazione che il centrosinistra non riuscisse più a parlare al centro. Ora invece c'è un soggetto politico di centro nell'Ulivo che è competi�tivo nei confronti del centro del Polo, un risultato importante so�prattutto nel momento in cui Ccd e Cdu non raggiungono il quo�rum». Ma i Ds sprofondano al 16,6 per cento... «L'esito elettorale dei ds è per noi insoddisfacente e mi pare non rispecchiare il contributo che il partito ha dato al risultato dell'Uli�vo. Credo che ora si debba porre il problema di una riflessione sulla sinistra e sulla nostra identità». Una riflessione che riveda anche le scelte strategiche e le alleanze? «No, una riflessione che continui a vedere la sinistra come componen�te essenziale dell'Ulivo e non in alternativa ad esso. Dobbiamo abi�tuarci sempre di più a vivere in una sistema politico che è al tempo stesso bipolare e pluriparti�tico, la stabilizzazione di un siste�ma bipolare impone di rafforzare la coalizione e di far vivere, non solo nel passaggio elettorale ma sempre, l'Ulivo, e al tempo stesso il carattere pluripartitico del siste�ma ci sollecita a far vivere le diverse anime, non in antagoni�smo o in conflitto, ma come com�plementari tra di loro». Veltroni è allo sprint finale per diventare sindaco di Ro�ma, ci sarà anche da discute�re la nuova leadership del partito. «Tutti in queste ore tifiamo per�ché Walter vinca, perché sarebbe uno straordinario successo per tutto il centrosinistra la conquista del Campidoglio. E' chiaro che se tutto questo accadrà dovremo sce�gliere a chi affidare i Ds, coinvol�gendo in questa scelta tutti gli iscritti e il partito». Sarà necessario allora convo�care un nuovo congresso. «Lo deciderà il gruppo dirigente, naturalmente sulla base di una discussione politica sul futuro e i caratteri della sinistra». Bertinotti intanto chiede di incontrare D'Alema. E' possi�bile riprendere un dialogo con Rifondazione? «Dal voto emerge un dato che non si può trascurare: noi non abbia�mo perso voti a sinistra, anzi l'Ulivo ha più voti del '96. Rifonda�zione invece ne ha di meno, per cui l'interpretazione di Bertinotti che il centrosinistra avrebbe per�so perché si è indebolito alla sua sinistra non è fondata su niente. E' semmai Bertinotti che deve fare una riflessione sull'infonda�tezza dell'assunto da cui era parti�to: la sconfitta certa. A partire da questa sicurezza aveva delineato la sua strategia, ma i dati dimo�strano che si sbagliava. Se fosse partito dall'idea che la vittoria era a portata di mano, avremmo potu�to costruire le modalità di un'inte�sa che consentisse di vincere». La fotografia del voto riserva però anche altre sorprese: una rimonta al Nord c'è sta�ta, ma è arrivata, inaspettata per l'Ulivo, la sconfitta in alcune regioni del Sud. «Il dato più positivo è proprio la straordinaria rimonta al Nord. Il Polo aveva accreditato l'idea che noi non avremmo preso più di una ventina di seggi nelle sei regioni del Nord, invece ne abbiamo con�quistati 46 nei collegi uninominali della Camera, più un'altra decina nel proporzionale. Il triplo delle previsioni. Il dato più significati�vo è quello di Torino, dove alla Camera riconquistiamo 15 seggi su 19 e al Senato 7 su 12. In Liguria poi siamo andati meglio che nel '96 e cos�nel Veneto. In Lombardia infine, la più difficile, conquistiamo 4 seggi e in molti altri, anche se persi, abbiamo ridotto notevolmente il divario. Questo è importantissimo perché non si dirige l'Italia senza avere delle radici nella parte più forte del Paese. Naturalmente il voto della Sicilia, dove tutti gli eletti sono del Polo, costituisce un pro�blema serio su cui è necessaria una riflessione, non solo in sede locale, e una iniziativa del gruppo dirigente dell'Ulivo». «La vittoria del Polo c'è ed ora nessuno la contesta, ma non è stata una valanga né Berlusconi ha ottenuto quel plebliscito che tanto aveveva cercato» «L'Ulivo ha più voti del '96: ha mancato il suo obiettivo solo per un pugno di voti Determinante l'errore di valutazione di Bertinotti La Margherita? Buon dato» UWNUM)NAL| ELENCO DEI CAUDIDATI BALDASSAR FERRERÒ An SILIQUINI Maria Grazia ., tuMàìaiW» • -^DìPieTM ^,RELLI Franco POLOGRUTO Francese s L'Upvo ZANCAN Giampaolo RUTELU Il PORCARO Dome ^4m^ FERRETTI Guido Ren Il MARUCCI Pietro M'ylMtOUMIl ministro della Giustizia Piero Fassino

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