Duello virtuale tv, vince il leader dell'Ulivo di Antonella Rampino
Duello virtuale tv, vince il leader dell'UlivoDuello virtuale tv, vince il leader dell'Ulivo Santoro: punito quel comizio. Costanzo: ilmio non era uno show Antonella Rampino ROMA Avvertenza per U lettore. In questo articolo si parla della sfida televisiva tra Maurizio Costanzo e Michele San�toro, vinta dati alla mano da quest'ulti�mo con quasi 7 milioni d�italiani all'ascolto contro 4 milioni 652 mila, un bel 10 per cento di differenza in share per il «Raggio Verde». Ma il junto è se il teleduello a distanza che la costretto gli elettori allo zapping, allo strabismo tra Rutelli su Rai2 e Berlusconi su Canale 5, abbia visto prevalere un candidato premier sul'altro. Per Santoro, «i telespettatori hanno punito Berlusconi, e mandato un segnale forte di attenzione a Rutel�li: la partita è aperta». Al «Raggio verde» c'erano Benigni, la Ferilli, e tre giornalisti. Un puntuto direttore del berlusconiano Giornale, ex sodale di Vittorio Feltri, preso più volte in castagna da Rutelli perché confondeva la spesa corrente con quel�la per la sanità, e rimbeccato dai rutelliani sino al mattino dopo: soste�neva che Rutelli non avesse mai dato corso alle sei querele annunciate per il quotidiano di Mario Cervi. Replica di Luca Petrucci, avvocato del candidato premier: non solo le cause sono state intentate, ma tre sono già state vinte. Segue dettagliato elenco dei vari proce�dimenti. C'era Pierluigi Battista della Stampa, che Santoro giudica garbato ed efficace, e Lucia Annunziata diret�tore di Ep.Biscom che il braccio destro del Cavaliere, Paolo Bonaiuti, valuta come «efficacissima». «Sono stato io a dire a Lucia di menare duro contro Rutelli, e del resto lei è una professioni�sta a 24 carati» puntualizza Michele Santoro. Da Costanzo, intanto, il picco di 6 milioni di ascolto si è registrato all'inizio, grazie al Cavaliere: «Eccomi qui, ospite della telecrazia...». Chiaro il riferimento al fatto che Maurizio Costanzo vota Ulivo, e per giunta 0 4 maggio ha preso un aereo ed è andato a Gallipoli a dare ima mano al compa�gno D'Alema, «è mio amico, e non lo rinnego certo» dice il conduttore. La sfida a distanza catodica da Costanzo è andata avanti col braccio destro del conduttore, Luisella Testa, sintonizzata in cuffia con Santoro: ogni tanto agitava un cartello per aggiornare in diretta il boss di quel che in contemporanea accadeva sulla rete avversaria, casomai si potesse porre a Berlusconi uno dei tre quesiti che Rutelli intanto gli rivolgeva via etere. Ma nelle retrovie della trasmis�sione di Costanzo, ben deciso a evitare il fattaccio, c'era Paolo Bonaiuti. «Mai avremmo accettato di rispondere nem�meno indirettamente a una domanda di Rutelli» precisa Bonaiuti. Tutta diversa invece la strategia di Michele Santoro, anzi «la tattica che uso sem�pre: non mi metto mai all'ascolto del concorrente, e lo ignoro volutamente al fine di evitare che, dandogli un'eco all'interno del mio programma, il mio pubblico finisca per cambiare canale». Visti i risultati, ha avuto ragione. «Macché, Santoro si è avvantaggiato del fatto che Costanzo ha chiuso la sua trasmissione venti minuti prima»; per Bonaiuti, si è trattato insomma di un mezzo furto di telespettatori. Unico nanosecondo di contatto catodico tra candidati premier, quando un collabo�ratore di Rutelli gli ha portato un lancio d'agenzia con la retromarcia di Berlusconi sui ticket, anche per il centrodestra è giusto che non si paghi�no. Mentre sul programma de Polo, commentava arrabbiato Rutelli in stu�dio, c'era scritto proprio il contrario. Comunque, sarà stato pure «un programma contro un comizio», come chiosa elogiando essenzialmente se stesso Carlo Freccerò, che è il respon�sabile della rete Rai che ha in palinse�sto «Il raggio verde». Di certo, lo share ha premiato Santoro: 27,30 contro il 17,9 di Costanzo. Alt, mette le mani avanti quest'ultimo: «Io non ho pro�prio perso nessuna sfida. Ho fatto un programma di approfondimento, in fascia oraria diversa dal solito, e senza la mia consueta formula di talk-show. Il mio format era diverso da quello di Santoro, e dunque non è paragonabile. Il raffronto va fatto invece con la puntata analoga che mercoled�scorso abbiamo mandato in onda con Rutelli; share 14,35 per cento, 3 milioni e mezzo di ascoltatori». Dunque, a senti�re Costanzo, hanno vinto Costanzo, e Berlusconi. «Maurizio ha fatto uno speciale fuori dalle abitudini di consu�nto del suo pubblico, ma dire che non c'è una trasmissione che ha prevalso mi sembra negare la realtà» glissa signorilmente Michele Santoro:«Diciamo che l'esito della nostra trasmissio-. ne era più aperto, ripetto alla messa in ' onda di un Berlusconi che parla inin�terrottamente perQO minuti». In effet�ti, un altro picco d'attenzione Mauri�zio Costanzo l'ha registrato quando si è dovuto rivolgere a Berlusconi con un «...scusi, le chiedo di fare un legge speciale grazie alla quale io possa rivolgerle una domanda...». Santoro obietta pure che «il risultato di Costan�zo di ieri si spiega anche come una critica a Berlusconi che non ha accetta�to il confronti diretto con l'avversa�rio». Confronto che sarebbe stato se�guito invece da almeno 15 milioni di telespettatori, stima in una chiacchie�rata con Ap-Biscom Paolo Gentiloni che è responsabile della campagna elettorale di Rutelli. Se ci fosse stato, naturalmente. Un confronto diretto trai due leader avrebbe potuto avere un pubblico di 15 milioni Santoro 6.921.000 telespettatori 27f300Zo dìshàre
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